CAPITOLO 12

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ALONE

Vorrei sapere perchè l'adolescenza deve essere cosí fottutamente deprimente. Insomma, parlo per chi, almeno una volta ha avuto una pena d'amore. Sapete? Canzoncine tristi e deprimenti, stupide serie televisive, e passare la maggior parte del tempo a pensare solo ed esclusivamente alla propria crush. Ed ovviamente il mio Mood non è condizionato solo dall'incantevole trio che si è creato, ma anche dall'improvvisa scomparsa di Rosy. Non fraintendetemi non è stata rapita dagli alieni, è solo che da quando è entrata a far parte del gruppo delle cheerleader, facendo il provino senza accennarmi niente, ogni giorno gira sempre con il suo gruppetto di zombie senza cervello ed ogni volta che ci incontriamo nei corridoi a stento mi saluta.
Gli altri, c'è chi studia, chi lavora e chi ha incominciato a frequentare altre persone.
È deprimente vero? Insomma, chiunque mi vedrebbe in questo preciso momento mi etichitterebbe come "uno stupido frocio Nerd". Come al solito, attraverso il lungo corridoio della scuola, da lontano intravedo i due gruppetti di Rosy e Mason, cammino in osservato per non farmi notare, ma appena gli passo accanto, intravedo subito Armando abbracciato alla sua ragazza. Mi blocco e non riesco piú a camminare , ormai tutto il gruppo mi sta fissando, e un ragazzo che non conosco, d'improvviso si avvicina a me e urlandomi contro dice:"Ehi ballerina!! Cazzo guardi?!", rimango basito, non per lo sfottorio, ma perché mentre tutti ridono, i miei due amici rimangono in silenzio senza commentare o difendermi. Mi tremano le gambe e non riesco a muovermi, cerco con le mie poche forze di avviarmi verso la classe, e passo dopo passo sempre piú veloce, mi allontano dal gruppetto. Nessuno mi corre incontro, nessuno mi chiede scusa, Nessuno mi capisce, mi conforta e mi apprezza. Non ho per niente voglia di entrare in classe, allora esco dal retro e mi trovo da solo nei giardinetti, dietro la scuola.
Incomincio a piangere, ho il cuore a pezzi tutto intorno a me sembra vuoto e insensato, ho freddo, e non mi sento più le gambe.
Noi esseri umani siamo degli esseri viventi socievoli, tutti abbiamo bisogno di una persona accanto che ci protegga e ci riassicuri, io invece, mi sento fottutamente solo. È come se fossi l'unico nella scuola ad avere una malattia infettiva ed allontanare tutti coloro che mi stanno accanto.
A distogliermi dai miei pensieri è il suono della campanella che annuncia la fine della prima ora. Mi affretto a prendere le mie cose e ad avviarmi velocemente in classe, ho educazione fisica alla seconda ora e se arrivo in ritardo quel bastardo mi fará fare dieci giri di campo in piú.
Fortunatamente arrivo in classe subito dopo il professore, dopo 10 minuti scendiamo in palestra e incominciamo a fare cinque giri di campo per riscaldarci. Mentre faccio degli esercizi sento il mio nome che viene sbirsbigliato da dei ragazzi di un'altra classe, ad un tratto sento urlare dalla mia direzione:" Ragazzi guardate quel frocetto come fa gli esercizi", poi aggiunge commentando:"Gli manca solo il tutú ed è pronto a partecipare ad American's got talent", tutti incominciamo a ridere. Le lezioni, finalmente finiscono ed io arrivo a casa stremato.
La mattina seguente esco da casa in fretta e sto per raggiungere la fermata del bus quando improvvisamente mi arriva un messaggio da Armando 《Ci vediamo dopo scuola nel ripostiglio dei bidelli, non tardare☆》. Le lezioni passano subito e quando arriva l'ultima ora il cuore incomincia a battere all'impazzata, dopo una mezz'oretta suona la tanto attesa campanella ed io mi precipito ad andare nel ripostiglio. Appena entro intravedo subito la giacca nera di Armando, lui vedendomi mi sorride, io invece con aria irritata gli dico:"cosa vuoi? Non ti è bastato umiliarmi ieri? Vuoi vedermi ancora soffrire?", sul suo volto intravedo un'aria dispiaciuta, dopo diversi minuti cerca di parlare balbettando qualcosa di incomprensibile, poi si scandisce bene la voce e dice:" Io ti devo delle scusa, insomma ti bacio, poi ti tratto male, poi ti bacio di nuovo ed infine ti scopo", dopo aver pronunciato queste ultime parole se ne pente e mi chiede subito scusa con uno sguardo da cucciolo bastonato, io con un sospiro teatrale lo invito a proseguire. "Vedi Kevin tu susciti in me tantissime emozioni, ma purtroppo sono troppo codardo per uscire allo scoperto", io faccio per andarmene e proprio quando sto per attraversare l'uscio della porta lui mi urla contro:"Kevin io ti amo, cazzo se ti amo. Ma non posso uscire allo scoperto,ti chiedo scusa!"  Io sorpreso mi giro facendo chiudere la porta alle mie spalle, lui fa un passo verso di me, io invece indietreggio e rimango con la schiena vicino alla porta, lui continua ad avanzare e quando si trova di fronte a me fa avanzare la testa verso di me cercando di baciarmi, io distolgo lo sguardo da un lato, lui non si arrende e con le dita mi prende per il mento e mi bacia delicatamente. All'improvviso il mondo  circostante sembra essere ringiovanito come un albero all'inizio della primavera, ma il bel momento finisce quando lui stacca le labbra dalle mie e se ne va rimanendomi per l'ennesima volta imbambolato.

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