Capitolo 12.

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Lunedì 26 Settembre 2011, ore 8:38.

È passata quasi una settimana dal litigio nel locale di Roberto tra me e Alessio, lo stesso tempo che è trascorso da quel quasi bacio con Aurora. Non riesco a pensare ad altro che non sia ciò. Ho tutti i pensieri puntati lì a quando, prima dell'interruzione dell'anziana signora, avevo chiuso gli occhi pronto per assaporare le sue labbra. In quel momento volevo quel bacio mancato più di qualsiasi altra cosa. Non posso dire di desiderarlo dal primo momento che ho incontrato Aurora, ma con l'esperienza che ho avuto all'uscita prima dell'interruzione dei miei amici e in quel bagno la settimana scorsa ho capito che fin da subito lei non mi è stata mai indifferente.

Spero che anche lei stia pensando a quel quasi bacio tra di noi. Ma la vera domanda non è questa, è un'altra: se l'avessi baciata in quel momento, lei si sarebbe spostata? Avrebbe pensato che fosse stato solo un momento di poca lucidità? E per me.. anche per me è stato un momento di debolezza? Ci sto pensando da una settimana e ancora non riesco a darmi una risposta. So solo che..

"A che pensi?" mi chiede Gianluca interrompendo i miei pensieri. Avrei voluto pensare senza che qualcuno mi parlasse, ma in questo momento siamo a scuola e si sa, la scuola non è un buon posto dove riflettere e perdersi nei propri pensieri.

Ci sono i professori che, se ti vedono distratto, ti richiamano delle volte facendoti andare anche alla lavagna. E poi ci gli amici che, vedendoti pensieroso, incominciano a preoccuparsi. Gli amici, infatti, sono coloro che ti conoscono meglio di chiunque altro e quindi sanno il più delle volte cosa provi e in particolare perché lo provi.

So perfettamente che io e Gianluca non ci conosciamo da molto, ma è stato il primo a capirmi. In questo momento sono più pensieroso del solito e lui sembra accorgersene. Da giorni mi comporto in questo modo e lui non sa cosa mi stia prendendo, o forse sì. Sono infatti sicuro che lui sappia che il motivo di questo mio strano comportamento sia dovuto ad una sola persona, ovvero Aurora.

"E da una settimana che improvvisamente ti incanti o ti immergi nei tuoi pensieri." continua poi il mio amico, non ricevendo, nuovamente, risposta da parte mia.

"Beh.. e quale sarebbe il problema?" sbotto io, infastidito. Non so più se Gianluca sia dalla mia parte o meno, se anche lui come gli altri voglia criticare Aurora o meno.

"C'entra Aurora, vero?" continua a domandarmi il mio compagno di banco e, come ho intuito fin dall'inizio, lui ha sempre saputo il motivo. "Non voglio giudicarla. Voglio solo sapere se provi qualcosa per lei." mi spiega poi, probabilmente vedendo il mio sguardo abbastanza scocciato. Non voglio che mi faccia la predica. Grazie agli sguardi suoi e di Piero nei giorni precedenti ho capito che hanno qualcosa contro Aurora e non voglio che ora lui inizi ad offenderla.

"Io.." cerco di dire, ma subito mi interrompo abbassando lo sguardo verso il mio quaderno ed incominciando a giocare con gli anelli che porto sulle dita. E credo che quest'interruzione e questo silenzio diano un'ulteriore conferma a Gianluca.

"Lo prendo come un sì." mi dice infatti e, dal suo sguardo, non so se sia contento o scocciato. Sta per aggiungere qualcos'altro, quando lo interrompo.

"Ci stavamo baciando." dico tutto un fiato. Non avrei voluto dire a nessuno di ciò che è successo una settimana prima tra me e Aurora. Non so se posso fidarmi o meno di Gianluca, ma è da giorni che mi tengo tutto dentro ed in questo momento non ne posso più. Devo confessare ciò che porto dentro a qualcuno e per me in questo momento la persona migliore è proprio Gianluca.

"Sì, lo so. È stato quando siete usciti e noi vi abbiamo interrotto." mi dice lui riferendosi a quel giorno in cui ho invitati Aurora a prendere un gelato.

Ricordami [Ignazio Boschetto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora