Martedì 27 Settembre 2011, ore 16:32.
"Ignà vuoi darci una risposta?" mi dice Piero incominciando a stancarsi del mio silenzio, ma in questo momento non ho tempo per rispondergli. Sto solo pensando a quello che ho appena visto: Alessio entrare in casa di Aurora. "Lo vuoi capire che lei ti farà soffrire?" continua il mio amico e come vorrei non dargli ragione, ma purtroppo non si sbaglia. Altrimenti perché mai Alessio sarebbe entrato in quella casa?
Ho tanta di quella confusione in testa che non ho la minima idea di cosa fare: se dare una risposta ai miei amici o andare da Aurora per capirne di più. Alla fine, però, decido di andare da lei. Voglio delle risposte, e subito. Non riuscirei ad aspettare un minuto di più, l'ansia mi sta divorando vivo. Balbetto qualcosa ai miei amici, ma né loro né persino io riusciamo a capire cosa abbia detto. Cercano di fermarmi, ma ormai sono troppo lontano.
"Ignà, ciao. Hai bisogno di qualcosa?" mi chiede Aurora venendomi ad aprire. Mi sorride, ma il suo sorriso scompare e successivamente dà spazio ad uno sguardo confuso quando nota un'espressione preoccupata sul mio viso. Voglio una risposta a tutte le domande che mi sono posto, partendo dal cosa siamo fino ad arrivare al perché Alessio sia in casa sua.
"Cosa siamo?" mi limito inizialmente a dire mentre il suo sguardo diventa sempre più confuso. "Io e te cosa siamo?" ripeto timoroso fissandola. Ho paura della risposta, ho paura che lei mi dica qualcosa che non mi aspetto, ho paura di un rifiuto e tutte queste paure sono aumentate dopo aver visto Alessio entrare in casa sua. Cosa mi nasconde che io non so? Che Piero abbia ragione sul fatto del farmi soffrire?
"Perché me lo chiedi?" mi chiede.
"Quei baci oggi hanno significato qualcosa per entrambi, o sbaglio? Insomma.. io ti ho baciato perché era ciò che desideravo da tempo, perché ti amo. E tu invece di staccarti hai ricambiato. Se non ti fossi stato indifferente ti saresti staccata, ma non l'hai fatto. Quindi devi provare qualcosa per me, giusto?" le chiedo provando a parlare in modo calmo, ma i miei tentativi sono tutti inutili. Parlo, infatti, senza prendere fiato e con voce tremante. Ho paura ora di cosa possa rispondermi.
Aurora abbassa lo sguardo e da ciò capisco che non sa cosa rispondere. Sono sicuro che non voglia rispondere, ma che sapeva perfettamente che quella domanda da parte mia sarebbe arrivata, ma non è pronta. Non ha il coraggio di rispondere perché la risposta per lei è una sola ed è sicura che non mi piacerebbe.
"Ho bisogno di una risposta, ti prego." la supplico, notando il suo silenzio. Odio i silenzi, portano solo a qualcosa di negativo come un rifiuto, cosa che io però in questo momento non voglio.
"Quei baci.. sono stati uno sbaglio." si limitò a dire lei e tutte le mie paure diventano realtà. La guardo con gli occhi sbarrati e lei continua vedendi la mia espressione. "Sì, Ignà. È stato solo un momento di debolezza." ma sembra che lo dica per convincere più se stessa che a me.
"Momento di debolezza?" ripeto io con la voce rotta. Non voglio credere a quelle parole. Appena mi viene in mente l'immagine di Alessio che entra in casa di Aurora, però, ricaccio indietro le lacrime che stanno minacciando di uscire. "Poteva essere un momento di debolezza il primo bacio, il secondo, il terzo.. ma non tutti quelli che ci siamo dati, cazzo! Non tutti!" urlo poi incominciando ad innervosirmi.
"Ignaz.." sta per dire Aurora, ma c'è qualcosa ad interromperla, o meglio qualcuno: Alessio.
"Piccola, dove sei?" chiede venendo poi sull'uscio della porta. Alessio, quel ragazzo che prende sempre di mira Aurora davanti a tutti, ora è a casa sua con solo dei boxer addosso. "Ciao Boschetto. Cosa ci fai qui?" mi domanda lui con sguardo confuso.
"Cosa ci fai tu qui." sbotto io osservandolo da testa a piedi.
"Non te l'ha detto la piccola Aurora?" mi chiede il biondino circondando le spalle della ragazza con le sue braccia. Giro lo sguardo verso Aurora e lei si limita ad abbassare il suo. Non ha la forza di guardarmi e fa bene. I miei occhi, in questo momento, sono pieni di rabbia, dolore e tanta delusione e so che lei l'ha notato in quella frazione di secondo in cui i nostri occhi si sono incontrati.
"Dirmi cosa?!" chiedo ad Alessio, sempre più confuso, ma in realtà tanto confuso non sono. Spero che quello che ho pensato dopo la risposta del biondino non sia vero, ma più ci penso e più non riesco ad ammettere che sia così.
"Devo farti un disegnino?" e, con questa risposta da parte di Alessio, ho capito che per Aurora io sono solo un gioco, che tutti quei baci per lei non sono significati niente e che ciò che provo per lei non è ricambiato.
"Ignà.." cerca di dire Aurora provando a prendermi la mano, ma invani sono i suoi tentativi. Mi sposto bruscamente da lei e scappo via. "Ignazio, aspetta!" mi urla poi dietro. Mi rincorre e dopo poco, seppur con fatica, riesce ad avere un contatto con me. Mi giro di scatto verso di lei. I nostri sguardi si incontrano per un piccolo istante e lei non può fare a meno di notare i miei occhi lucidi.
"Vaffanculo Aurora!" sbotto liberandomi dalla sua debole stretta.
Avrei voluto assumere un tono freddo, duro, distaccato, ma la mia voce è invece uscita rotta. La mia voce è uscita piena di dolore e non piena di rabbia, come invece mi sarei aspettato. Questo è accaduto perché delle volte ci resti così male che non hai neanche la forza di incazzarti, ma hai solo voglia di piangere, di stare da solo.È proprio per questo che le do le spalle per poi correre via. Dove? Non lo so, so solo che voglio stare da solo in un posto tranquillo con miei pensieri, voglio stare da solo e cercare di non pensare ad Aurora, ma i miei tentativi sono tutti inutili. Come posso riuscirci se lei è uno dei miei principali e costanti pensieri?
Non voglio piangere, ma il dolore è troppo forte per poter reprimere le lacrime che lentamente iniziano a bagnarmi il viso. Spero che tutto ciò sia solo un sogno o meglio un incubo, ma purtroppo è la realtà e non riesco ad accettarlo. Poche volte mi sono innamorato e quelle anche se poche volte ho sofferto. Ora invece ho sperato che con Aurora sarei stato felice, ma purtroppo non è così. Lei sta con Alessio e devo accettarlo.
Quello che non riesco a capire e quindi ad accettare è che, nonostante ciò, Aurora ha ricambiato i miei baci. Non riesco, inoltre, a dare una risposta al fatto che nonostante dicesse che non voleva innamorarsi era andata a letto con il biondino.
In questo momento ho tanti di quei pensieri in testa che l'unica cosa che riesco a fare è arrivare al parco, sedermi con la schiena appoggiata ad un tronco di un albero, quell'albero, spegnere il cellulare e cercare anche se per poco tempo di non pensare a niente e a nessuno.
Ecco cosa aveva visto Ignazio: Alessio che entrava a casa di Aurora. Perché il biondino era in quella casa con solo dei boxer addosso? Cosa sarà successo tra di loro?
Comunque volevo avvisarvi che ho creato una pagina instagram per questa storia. Si chiama _ric0rdami e lì pubblicherò varie frasi della storia o qualche piccola anticipazione sui capitoli successivi. Se vi va, seguitemi. :)
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Ricordami [Ignazio Boschetto]
FanfictionUn vecchio diario trovato nella cantina di un appartamento ormai in vendita da anni farà scoprire a Sofia una storia ormai dimenticata da molti, ma ancora nella mente e nel cuore di qualcuno. Chi ha scritto quel diario e, soprattutto, quali sono i s...