Capitolo 25.

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Venerdì 16 Dicembre 2011, ore 17:45.

"Cosa??" questa è l'unica parola che riesce ad uscire dalla mia bocca in questo momento. Non riesco a credere a ciò che ha appena detto e, soprsttutto, a quel nome che ha appena pronunciato. Lei ha davvero baciato Gianluca e lui era davvero il suo migliore amico?

"Ora che sai chi è, vai pure da lui e chied.." sussurra Aurora cercando di alzarsi dalla panchina per andare credo vicino la ringhiera, ma io la fermo e la faccio sedere questa volta sulle mie gambe.

"Basta piccola, calmati. Non andrò da lui, non preoccuparti ." le dico interrompendola. Lei ha lo sguardo basso, ma io glielo faccio alzare. Voglio che sappia che in questo momento le credo e che non ho bisogno di prove o di altri racconti di ciò che è successo tra lei e Gianluca quella sera alla festa o nei giorni e mesi successivi.

"Però hai reagit.." cerca di dirmi, ma io la interrompo ancora una volta. Non voglio che fraintenda le mie parole e per questo voglio in tutti i modi spiegarle i miei pensieri e i miei comportamenti.

"Hai baciato il mio migliore amico, sono rimasto per un attimo sbalordito. Insomma.. tu non vai d'accordo con lui ed ora, dopo quasi tre mesi, ho scoperto il motivo. Sono sbalordito perché non immaginavo che fosse successa una cosa del genere tra di voi, e mi dispiace, soprattutto perché hai detto che eravate amici." le dico poi cercando un suo contatto visivo, ma non ci riesco. Non vuole guardarmi ed io non capisco perché. È immobile e non risponde, non dice niente. Solo quando le faccio girare il viso verso la mia direzione ne capisco il motivo.

"Eravamo migliori amici ed ora lui mi odia.." mi dice lei con la voce rotta e con le lacrime agli occhi. La guardo e mi viene un'idea un mente. Sono sicuro che sia la soluzione migliore, ma per Aurora evidentemente no. "Ignà, no.." inizia con il dire, probabilmente capendo la mia intenzione.

"Ma voglio solo farlo ragionare e.." cerco di dire, ma la mia ragazza mi interrompe alzandosi di scatto dalle mie gambe e fissandomi dritto negli occhi.

"Credi che non ci abbia provato? Ci ho provato eccome, ma lui non ha mai voluto ascoltarmi!" mi chiede poi alzando la voce. Nonostante voglia far sembrare il suo tono di voce arrabbiato, si sente benissimo anche quel pizzico di tristezza. E tutto per colpa di Gianluca, penso.

"Io volevo solo aiutarti." sbotto invece io aumentando il passo allontanandomi così da lei. Ho capito che è triste per quello che è successo, ma io voglio aiutarla e lei in tutta risposta mi urla contro.

"Scusami Ignà, è che lui.. mi manca.." mi dice rimanendo indietro. Mi giro sentendo la sua voce rotta, ma la vedo andare dalla parte opposta di dove invece stavo andando io un attimo prima.

"Dove vai?" le chiedo confuso,ma anche preoccupato. È quasi inverno e sono le sei. A quest'ora inizia il buio ed io non voglio che giri per la città da sola.

"Non lo so, ma in questo momento sei arrabbiato con me ed io non voglio litigare." sussurra lei girandosi solo per pochi attimi e non guardandomi neanche in faccia.

"Non sono arrabbiato con te. Io voglio aiutarti, ma tu non me lo permetti. Hai detto che ci tieni a Gianluca, allora perché non posso aiutarti a farlo ragionare? Forse a me ascolterà." le dico io avvicinandomi lentamente a lei che nonostante tutto ha ancora lo sguardo basso. Poggio le mie mani sul suo viso asciugandole le guance bagnate dalle lacrime che stanno scendendo dai suoi occhi.

"Grazie, per tutto quello che fai per me." sussurra Aurora dopo avermi di scatto e quasi istintivamente abbracciato. Rimango per un momento sbalordito per questo suo gesto, ma subito dopo ricambio l'abbraccio stringendola forte a me.

"Grazie a te per questi mesi." controbatto poi. Alza lo sguardo e mi guarda mentre io le sorrido dolcemente per poi baciarla. "Si è fatta sera. Andiamo?" le chiedo poi e lei annuisce asciugandosi le lacrime con la manica della sua maglietta.

Ricordami [Ignazio Boschetto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora