Capitolo 31.

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Sabato 14 Gennaio 2012, ore 14:20.

È passata una settimana da quella rissa in piazza e da quando sono svenuto di fronte a tutti. Proprio così, sono svenuto. Ero troppo stressato e troppo nervoso per calmarmi e la prima cosa che ho fatto è stata quella di chiudere gli occhi per un secondo. Li ho poi aperti e subito dopo li ho richiusi, per poi svenire. Non ricordo bene cosa sia successo dopo, ricordo solo che mi sono svegliato su una panchina con affianco Gianluca e Riccardo che mi guardavano preoccupati mentre gli altri della comitiva erano dietro di loro ad aspettare che mi svegliassi.

In questa settimana, inoltre, non sono riuscito a non pensare a cosa sia successo con Aurora e Piero. Le parole di Francesco sono ancora nella mia mente, non riesco a mandarle via. Più provo a dimenticarle, più si imprimono dentro la mia mente. Non riesco a pensare che lei mi abbia tradito, perdipiù con uno dei miei migliori amici. E non riesco a pensare che uno dei miei migliori amici sia andato a letto con la ragazza di cui sono innamorato.

Sono stanco, stanco di ogni cosa. In questo periodo ogni cosa sembra andare male, ogni cosa sembra prendere una strada opposta a quella che invece vorrei io. Ma non si può decidere il corso delle azioni, almeno non di quelle che non dipendono dai nostri comportamenti. Ci sono cose più grandi di noi, che non sempre riusciamo e soprattutto possiamo controllare. La malattia di mia madre, ad esempio, è una di queste, così come lo è il tradimento di Aurora. Questa è infatti una cosa che non dipende da me o da ciò che ho fatto io, ma da lei. È sua la colpa, non mia. È lei che ha cambiato il corso delle cose, non io. È lei che mi ha tradito, non io. Io non ho fatto niente di male, ho solo agito d'istinto. Chi non avrebbe agito come me in una situazione del genere?

Ed ecco che ritorno a pensare ancora una volta a lei e a ciò che è successo tra di noi. Devo smetterla, devo girare pagina, devo guardare avanti. Come? Non lo so. So solo che devo trovare qualcosa che non mi faccia pensare a lei e..

Ciao Ignazio! Sono Francesca, ti disturbo? Senti, volevo chiederti se ti andasse di rivederci ancora. Dopo quella sera in discoteca ci siamo visti pochissime volte e la maggior parte in compagnia dei tuoi amici. Questa volta mi piacerebbe passare del tempo insieme.. da soli. Fammi sapere se accetti. Un bacio, Francesca.

Come se mi avesse letto nel pensiero, Francesca mi invia questo messaggio su Whatsapp. Cosa dovrei fare? Dovrei accettare? Non ho idea di cosa fare. Sono sempre stato indeciso, non riesco mai prendere una decisione. C'è una parte di me che pensa che sia una pessima idea, ma c'è anche una parte che invece sostiene che Francesca sia un ottimo passatempo per non pensare ad Aurora. Anche se non la definirei tanto "passatempo", infatti non mi dispiace passare del tempo con quella ragazza, anzi. Come ha detto lei, ci siamo visti poche volte da quella sera, ma in quelle poche volte sono stato davvero bene con lei. Abbiamo molte cose in comune, troppe direi. Una delle poche differenze è il mio carattere timido e il suo che invece è espansivo ed estroverso. Per il resto, ci troviamo su tutto.

Dopo un primo momento di esitazione, sblocco il telefono, apro whatsapp e rispondo a Francesca. Le dico che sono davvero felice di passare del tempo da solo con lei e di incontrarci tra circa un'ora nella piazzetta vicino alla scuola. Poso poi il telefono ed inizio a prepararmi. Niente di elegante, solo un jeans, una semplice camicia bianca e delle scarpe nere. Un outfit semplice e comodo, niente di troppo elaborato. In fondo è solo.. come dovrei definirla? Uscita con un'amica? Appuntamento con una ragazza? Pensandoci, però, non conta molto. L'importante per me, in questo momento, è non pensare ad Aurora.

Aspetto che si faccia ora, poi esco di casa. Mia sorella Nina è in pizzeria a lavorare mentre mio padre è in ospedale da mia madre, quindi sono solo a casa. Invio un messaggio a mio padre dove lo avverto di essere uscito da casa e dove gli chiedo di salutare mia madre. Come ogni volta, fin da quando abbiamo scoperto che mia madre è malata, ogni pomeriggio va in ospedale per vedere come e sopratutto per fare compagnia. Deve essere brutto essere da sola per la maggior parte del tempo ed interagire solo con medici o pazienti con la stessa malattia. Ma, soprattutto, deve essere brutto stare lontano dalla propria famiglia, come per me e Nina è brutto stare lontano da nostra madre e per mio padre da sua moglie.

A risvegliarmi dai miei pensieri è il mio telefono che squilla. Lo prendo e vedo che sullo schermo appare il nome di Gianluca. "Ciao Gian, cosa c'è?" gli chiedo curioso. Non so proprio cosa voglia chiedermi.

"Ci sei per uscire insieme a noi?" mi dice riferendosi a lui e alla nostra comitiva. Tentenno. Devo uscire con Francesca, quindi di conseguenza non potrei, ma sinceramente non so se dirgli il motivo. Non so se dirgli di Francesca, non perché non mi fidi di lui, ma perché non voglio che lo sappia. Non voglio dire a nessuno di Francesca. Il motivo? Non ne ho idea. So solo che voglio tenerlo nascosto. "Non preoccuparti, Piero non c'è e.." mi dice poi pensando che sia Piero il motivo della mia incertezza ed io, a questa frase, non posso non ipotizzare dove si trovi quel ragazzo in questo momento.

"Non è per Piero. Io.. devo uscire con Francesca. In realtà già sono uscito di casa e sto andando in piazza per incontrarla." ammetto alla fine. Non riesco a mentire, non al mio migliore amico. E poi, devo avere qualcuno con cui parlare ultimamente. Siccome con Piero ho litigato, ora Gianluca è l'unico a cui posso dire ciò che non direi a nessuno.

"Francesca, eh? Mi raccomando, Ignà." mi dice il mio amico con un tono strano. Lo conosco, e so che in questo momento ha un sorriso complice sul viso. "Ah e.. divertiti." conclude per poi staccare la telefonata. Penso alle parole del mio amico fissando ancora il mio telefono. Divertiti, mi ci vorrebbe proprio un po' di divertimento, anche se inizialmente, dopo ciò successo con Aurora, non avevi tanta voglia di uscire di casa.

Mentre aspetto che arrivi Francesca in piazza, mi siedo su una delle panchine presenti in quel posto. Guardo il cielo e vedo che ci sono parecchie nuvole grigie. È nuvoloso, speriamo che non piova, non oggi che devo uscire con Francesca. Sarei davvero sfortunato se al primo appuntamento con lei piovesse. Quando abbasso lo sguardo, sbarro gli occhi. Non ci posso credere, Aurora! È seduta ad un tavolino di uno dei tanti bar presenti in piazza e mi sta fissando con uno sguardo indecifrabile. Perché ogni volta che si cerca di non pensare a qualcuno, quel qualcuno ti compare quasi sempre avanti? Quasi come se ti stesse seguendo!

Continuo a guardarla con occhi sbarrati, senza muovermi tanto sono sbalordito di vederla lì. Lei invece è seduta, come se stesse aspettando qualcuno. E credo di sapere quel qualcuno chi sia..

"Ciao amore!" sento improvvisamente una voce alle mie spalle. Mi giro di scatto e vedo Francesca correre verso di me. Mi sorride e, dopo essermi alzato per salutarla, mi da un leggero bacio sulle labbra. Per la seconda volta rimango sbalordito dal suo comportamento. Non è il primo bacio che scappa tra di noi in questi giorni, ma questa è la prima volta che ci baciamo in presenza di.. Aurora.

In questo momento mi sento strano. Per un motivo che non riesco a spiegare, spero dentro di me che Aurora non abbia visto il bacio. È proprio per questo che istintivamente giro lo sguardo verso quel tavolino e vedo che si alza quasi di scatto per poi andare via a passo scelto. Passo svelto sì, ma facendo anche abbastanza rumore.

Francesca, infatti, vedendo il mio sguardo dritto alle sue spalle e sentendo il rumore improvviso della sedia che Aurora sposta quasi con violenza, si gira verso quella direzione. "Ignà ma chi stai fissan.." mi chiede, ma non riesce a continuare che segue il mio sguardo e.. "Aurora?!" esclama poi sbalordita. A quel nome Aurora si blocca di scatto e si gira lentamente verso di noi con uno sguardo rassegnato. Aspettate un attimo.. loro due si conoscono?

Ebbene sì, Aurora e Francesca si conoscono. La domanda è.. come? E perché Ignazio non le ha mai viste insieme? Secondo voi cosa è successo tra loro due?

Ricordami [Ignazio Boschetto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora