capitolo 6

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Justin:

"Questo movimento deve essere leggermente​ ampio."-dice Selena mentre fa vedere un pezzo della coreografia ai ragazzi. Saranno qualche venti ragazzi. La maggior parte hanno dai 5 ai 16 anni. I più piccoli sono due bambini. Tutti l'ascoltano attentamente. Ha un modo di spiegare e muoversi che incanta chi la guarda e la segue. La danza vive in lei. Penso che questo sia una tra le tante cose che le esce una meraviglia. Si vede che lo fa con amore e passione.
Si rivolge ai ragazzi con delicatezza e gentilezza. Quando non capiscono qualcosa, lei lo rispiega o gli e lo fa vedere, cercando di farglielo capire attentamente.

"Fate un due minuti di pausa, riposatevi."-dice sorridendo ai ragazzi per poi venire proprio verso il bancone.
Posa una mano sulla sua fronte leggermente sudata. Prende la sua borsa ed esce una bottiglia d'acqua. Comincia a bere come se non bevesse da un giorno dopo essere stata in un deserto. Mi soffermo a guardarla, ed è possibile che anche quando beve solo un po' d'acqua è così elegante? Dopodiché​ la richiude e la rimette nuovamente nella borsa. Alza lo sguardo verso me, e accena un piccolo sorriso.
Raccoglie i capelli in una coda bassa a causa dei capelli corti.
"Allora che te ne pare?"-dice per poi guardare la sala.
"È bellissimo."-dico guardandola.
"Loro lo sono."-dice soffermandosi a guardare i ragazzi mentre un sorriso si dipinge sul suo volto. In quel sorriso leggo soddisfazione ma soprattutto felicità.

Il bambino più piccolo dai grandi occhi azzurri si avvicina a Selena, e poi ruba uno sguardo a me.
"Chi è lui? È il tuo ragazzo?"-domanda il piccolo indicandomi. Selena rimane in silenzio prima di rivolgermi uno sguardo. Sai prima lo ero.
"Siamo molto amici."-dico vendendole in aiuto rivolgendomi al piccolo sorridendo dolcemente. Selena rivolge un piccolo sorriso al bambino ed annuisce.
"Lui sa ballare?"-domanda il bambino sorridendo. Selena mi guarda.
"Sinceramente non lo so. Sai ballare?"-domanda con lo stesso tono del bambino, mentre ridacchia. Sorrido.
"Non so.. però posso provarci."-sussuro al piccolo facendogli l'occhiolino.

I ragazzi dietro cominciano a battere le mani invogliandoci a ballare. Sorrido mentre guardo Selena. Il piccolo batte le mani attendendo con ansia che noi balliamo.
"Facciamolo per loro."-sussuro a Selena che mi guarda mentre continua a sorridere per i ragazzi che fischiano e battono le mani e urlano un "Prof! Prof! Prof!"
Senza dire una parola si avvicina a me, mi prende per mano, e mi fa alzare dallo sgabello portandomi in pista.
Un "woo" da parte dei ragazzi riecheggia per tutta la stanza facendoci ridere.
Un ragazzo si avvicina alla cassa e attacca una canzone di Charlie Puth "some type of love."
"Oddio questa canzone."-dice Selena ridendo guardandomi. Sorrido mentre rimango a guardarla. Dio quanto era mancata.

"Ti piace?"-domando ridendo.
"Da morire."-Sorride. A quel punto si ferma a guardarmi, prende le mie mani e la posa sui suoi fianchi, mentre la sento tremare sotto il mio tocco. Lentamente avvolge le sue braccia intorno al mio collo, mentre i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza. Ritrovarci così dopo tanto tempo mi fa venire una fitta allo stomaco. Una fitta di piacere. La gola mi si asciuga e le parole mi si bloccano in essa. La tiro più a me, fino che i nostri corpi non sono attaccati l'uno con l'altro. Ci muoviamo lentamente a ritmo della musica, mentre i ragazzi seduti a terra di fronte a noi ci guardano quasi incantati.

Le faccio fare una giravolta lentamente, per poi stringerla nuovamente contro il mio corpo. Noi non potremmo mai essere amici. Potremmo essere dei perfetti sconosciuti che si parlano con imbarazzo. Ma non potremmo mai essere amici, se non due innamorati folli che stanno scappando dal passato convincendosi di andare avanti e dimenticarsi a vicenda, ma quando siamo di nuovo vicini, vicini come adesso, siamo noi stessi a scordarci del mondo intero.

SELENA:

Il suo tocco mi rende debole e fragile. Era da tanto tempo che non lo sentivo così vicino. Che non sentivo il suo magico e delicato tocco su di me. Il suo viso a pochi centimetri dal mio, mi fa rabbrividire e venir voglia di combaciare le mie labbra con quelle sue che mi mancano disperatamente.
Quando la musica finisce restiamo ancora con i corpi stretti l'uno con l'altra. E giuro che mi sento bene. Giuro che desidero fermare tutto e rimanere così per un eternità. Fin quando non invecchiamo e non abbiamo più nemmeno le forze per dividerci e le persone saranno così comosse nel vederci in quello stato, che ci sepolcreranno così come siamo rimasti. Stretti l'uno con l'altra per sempre.

Ad interrompere i miei pensieri sono i ragazzi che richiamano la mia attenzione. Mi accorgo che una altra canzone è partita. "Lost on you" dio è meravigliosa questa. Tutti i ragazzi si mettono attorno a noi e cominciano a ballare. Sorrido guardando Justin che mi prende entrambi le mani e mi incinta a muovermi. Comincio a muovermi a ritmo della musica ridendo. Lascio le mani di Justin per levarmi le scarpe e tirlale in un angolo della sala per terra.
"Adesso va meglio."-dico ridendo. Lui sorride. Comincio a muovermi e a ballare insieme ai ragazzi che si scatenano. Comincio a cantare il ritornello della canzone.

"To all the things i lost on you.
Tell me are they lost on you?
Just that you cold cut me loose.
After everything i've lost on you
Is that lost on you."

Sono così persa in lui. Dopo tutto sono ancora persa come una pazza di lui.

Vedo il suo sguardo puntato su di me mentre mi osserva passo per passo.
Ritorniamo quelli di una volta. Come poco fa.. ritorniamo insieme. Ritorniamo. Ho tanto bisogno di lui.
I ragazzi mi distraggono dai miei immensi pensieri per lui. Il piccolo mi prende per mano. Sorrido e comincio a ballare con lui mentre la sua dolce risata si infrange con la musica e la felicità dello stare bene tutti insieme in quella stanza. Amo lui. Amo loro. Amo il mio lavoro. Tutte queste cose insieme mi completano e desidero fotografare o dipingere questo momento.
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Il fresco della sera mi accarezza le guance, mentre mi dirigo verso la macchina di Justin. Dopo essere entrambi entrati. Parte verso casa mia.
Il silenzio e il rumore del fresco che proviene dal finestrino aperto mi rilassa. Mi sento rilassata. Ma vorrei che parlasse che la sua voce cullasse i miei pensieri che la sua voce mi cullasse e nient'altro.
Quando dopo pochi minuti ci fermiamo davanti casa mia. Mi giro lentamente verso di lui e gli rivolgo un sorriso, prima di avvicinarmi al suo viso e premere le mie labbra sulla sua guancia morbida. Lo senti irrigidirsi. Sorrido leggermente prima di allontare il mio viso dal suo.

"Grazie."-sussuro. Lui mi sorride.
"Sono qui per questo. Se hai bisogno di me, non esitare per nessun motivo a chiamarmi."-dice guardandomi sorridendo leggermente. Ho sempre bisogno di te. Ogni singolo momento. Anche adesso che sto per dirti di restare tranquillo e fare finta di niente come una stupida e darmi delle risposte da sole che non tu non sentirai mai purtroppo o forse non ancora per poco.
"Sta tranquillo."-dico sorridendo leggermente, prima di aprire la portiera della macchina e scendere.
Lo saluto per un ultima volta, e vado verso la porta d'ingresso di casa mia.
Ed ecco che il vuoto ha di nuovo preso possesso di me. Quando apro la porta di casa, sento la sua macchina sfrecciare subito dopo. La guardo farsi piccola, prima di entrare in casa e correre di sopra. Mi libero delle scarpe e mi butto a peso morto sul letto.
Mi manca. Se lo chiamassi anche se non se non è successo nulla? Andrebbe bene lo stesso?
Smettila di fare la stupida e dormi.
Non sto parlando con te.
E con chi allora? Svegliati. Anzi. Vai a dormire.
Bene adesso sono anche così stupida da parlare con me stessa da sola.
Non ho voglia di alzarmi e mettere il pigiama. Ma lo faccio. Dopodiché mi rimetto nuovamente a letto e crollo.

Hey bellezzeeee ecco a voi come promesso un altro capitolo. Vi ringrazio tantissimo per tutto, sono felicissima che la storia vi stia piacendo sempre di più, siete in amore con i vostri commenti, vi voglio tanto bene e vi mando un grande abbraccio ❤

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