capitolo 1

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SELENA:

"Allora siete pronti?"-urlai battendo le mani a ritmo della musica.
"Via! E un, due tre!"-dissi muovendomi insieme ai ragazzi che mi seguivano a tempo dietro. La canzone Chantaje prese possesso della sala e di noi.

"Così, sii, forza!"-dissi sorridendo vedendoli pieni di energia nel ballare.
"E adesso arriva il pezzo forte. Giravolta per poi tornare al posto."-dissi mentre eseguivo questo passo insieme a loro.

"Forza provateci voi!"-dissi sorridendo incitandoli.
"Si, così, esatto, bravo Josh! Bravissimi tutti, continuamo così!"-dissi sorridendo mentre continuavo a ballare e tutti gli altri ragazzi mi seguivano entusiasti.
"Un, due, tre, e via!"-dissi fermandomi alla fine della canzone insieme a loro. Questi ragazzi sono una forza della natura, hanno la danza nel sangue, scorre veramente in tutto il loro corpo.

"Wooow, siete stati fantastici, e siamo ancora all'inizio. Davvero bravi, sono felicissima!"-dissi sorridendo girandomi verso di loro. Avevano tutti dei grandi sorrisi stampati sul volto e questo riempiva di gioia il mio cuore. Amo il lavoro che faccio, non lo cambierei per nulla al mondo.

"Ci vediamo domani ragazzi."-dico prima che prendano le loro cose, e vadano ognuno dai loro genitori che li aspettano fuori.
Mi siedo dietro il piccolo bancone dove di solito prendo gli appuntamenti delle persone.
Esco dalla mia borsa una bottiglia d'acqua che comincio a bere come se fossi stata nel deserto per più di due giorni.

"Scusi maestra, posso restare qui con lei, mia madre non è ancora arrivata."-Dice la voce del piccolo Marcus. Questo bambino è un amore. È il più piccolo di tutto il corpo di ballo, ha solo cinque anni ed è già un professionista per me. È fortissimo ed io lo adoro, si muove meglio di me!
Mi alzo dalla sedia, e mi abbasso alla sua altezza.

"Certo tesoro, vieni qui."-dico dolcemente prendendolo per mano.
Esco dalla sala insieme a lui, e mi dirigo verso le macchinette che sono poste fuori l'uscita della sala.
"Ti va un Kinder Bueno?"-chiedo dolcemente indicando alla macchinetta quest'ultimo. Lui sorride ed annuisce.
"Sto morendo di fame."-dice con quella vocina dolce, facendomi ridere. Ha delle guanciotte rotonde e piene, che mi verrebbe di stare lì a giocarci​ tutto il tempo.

"Recuperi zuccheri dato che oggi ti sei impegnato sempre più del solito. Sei stato bravissimo!"-dissi complimentandomi con lui, mentre inserivo i soldi nella macchinetta.
"Lo so."-disse incrociando le braccia. Risi.
"Lo so che lo sai."-dissi prendendo il Kinder bueno dalla macchina.
"Questo è per te."-dissi porgendogli quest'ultimo. Lui sorrise ed in un batter d'occhio lo aprì, e cominciò a mangiarlo. Sorrisi.
"Grazie."-disse dandogli un morso per poi vedere già il suo muso sporco di cioccolato. Risi. Io me lo porto a casa.
Prima di ritornare in sala presi un caffè dalla macchinetta accanto. Quando stavo per tornare in sala, sentì una voce familiare alla mie spalle.

"Ti stai preparando per diventare mamma in futuro?"-disse Nina ridacchiando davanti a me.
"Oh ma guarda chi è arrivata, sempre la solita eh?"-dissi ridendo. Lei rise e mi abbracciò, ricambiai, e ci recammo tutti insieme in sala.
Io mi sedetti dietro il bancone, e feci sedere sulle mie gambe il piccolo Marcus. Gli ripulì il muso sporco con un fazzoletto.

"Ecco adesso sei apposto."-dissi sorridendogli.
"Allora cosa mi racconti?"-domando a Nina soffiando sul mio caffè caldo.
"Mh, nulla di che, oggi sono stata a fare la spesa dato che giovedì è il compleanno di madre."-disse appoggiandosi al bancone.
"Oh già vero, gli stai preparando una sorpresa?"-domandai cuoriosa. Lei sorrise.
"In realtà vorrei, ma tu devi aiutarmi."-disse supplicandomi.
"Chi ti ha detto che non lo farò?"-dissi sorridendo mentre cominciavo a sorseggiare il mio caffè.
Lei mi sorrise soddisfatta.
"Nessuno."-disse per poi ridere. Risi.
"Ne vuoi un po'?"-chiesi invitandola a bere un po' del mio caffè.
"Lo accetto volentieri."-Sorrisi e glielo porsi.
"Finiscilo se vuoi."-dissi per poi spostare lo sguardo sul piccolo che stava disegnando su un foglio di agenda.
"Sua madre?"-domandò Nina mimando con le labbra.
"Non lo so, dovrebbe arrivare a momenti."-sussurai. Lei annuì.
"Fa sempre così?"-disse a bassa voce.
"Sua madre lavora tutto il giorno."-dissi allo stesso tono.

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