capitolo 8

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SELENA:

Dopo una giornata piena e movimentata, passata con i ragazzi a ripassare e ripassare per bene le coreografie, sono finalmente a casa. Sono distrutta. Ho bisogno di fare una doccia rilassante e andare a dormire. Domani ci sarà altro lavoro da continuare. Mi ha accompagnata - come sempre adesso - Justin a danza. Non è rimasto purtroppo oggi, aveva delle cose da sbrigare con i ragazzi. Dopo è ritornato per riportarmi a casa.

Stefan ha trovato una casa sia a lui che ai ragazzi. La casa di Justin dista cinque minuti da casa mia. Ed io mi sento un po' più sicura.
Entro velocemente nella doccia e mi rilasso al tocco dell'acqua che bagna il mio corpo. Le mille​ goccioline fanno strada lungo tutto il mio corpo. Comincio a lavare anche i capelli, e dopo aver finito avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo e mi dirigo davanti lo specchio. Prendo il pettine e comincio a passarlo lungo quest'ultimi. Dopo averli pettinati e aver eliminato quei pochi nodi, presi il phon e li asciugai. Una volta dopo aver finito, tornai in camera. Misi l'intimo e indossai semplicemente un pantaloncino e una canottiera dalle bretelle sottili. Presi il mio cuscino e mi buttai con esso fra le mani a peso morto sul letto. Lo sistemai e posai la testa su di esso. Chiusi gli occhi e caddi nel sonno più profondo.
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Mi svegliai in sussulto quando sentì un rumore provenire dal piano di sotto. Sentivo il cuore martellare ed il mio respiro mancare per un attimo. Sono le 22:55. Mi sono messa un ora fa a letto. Un altro rumore ruba la mia attenzione. Deglutì. Ho seriamente paura.

Mi alzo di scatto dal letto e senza perdere altro tempo, afferro il cellulare dove subito chiamo Justin. Mi tremano le mani al tal punto che non riesco a tenerlo.

"Sel"-La voce di Justin ferma , calma e un po' preoccupata rispose.
"Justin.. devi venire adesso. Stavo dormendo e mi sono svegliata di soprasalto​ perché ho sentito dei rumori giù in cucina. Non ce la faccio a scendere e controllare."-dissi tutto d'unfiato con lavoce tremante mentre i miei occhi fissavano la porta della mia camera. Avevo paura se si sarebbe aperta di scatto rivelando chi solo immaginavo io in quel momento.
"Selena non ti muovere di lì. Rimani in camera, chiuditi a chiave, io sto arrivando."-disse rassicurandomi ed allo stesso tempo potevo sentire la sua voce più dura e cupa. Riattaccò ed io velocemente mi alzai da terra e chiusi la porta della mia camera a chiave. Rimasi ad aspettarlo mentre sentivo le gambe tremare e nel silenzio della mia camera l'unico a fare rumore era il mio cuore. Dopo due minuti il mio telefono vibrò. Justin. Mi affacciai alla finestra e lo vidi. Risposi immediatamente.

"Selena apri la finestra."-ordinò. Feci come mi disse.
"Salirò di lì, va bene?"-disse alzando gli occhi io annuii e chiusi la chiamata. Lui comincio a salire fin quando non arrivo sopra il davanzale della finestra. Dio se non ci fosse lui. Lo aiutai ad entrare.
"Come stai?"-chiese posando una mano sul mio viso accarezzando leggermente la mia guancia.
"Adesso meglio."-sussurai guardandolo per poi abbassare lo sguardo. Lui avvicino il mio viso a se e mi lasciò un bacio sulla fronte.
"Resta qui."-sussurò prima di aprire la porta della mia camera e facendo attenzione​ attraversò il corridoio buio e scese di sotto. Avevo paura per lui. E se davvero c'era qualcuno in casa? Sospirai rimanendo davanti la porta aspettando e pregando che non ci fosse nessuno. Feci un passo in avanti ritrovandomi nel corridoio buio. Sono una stupida. Senti dei passi salire le scale e quasi non mi​ venne un colpo. Quando vidi Justin buttai un respiro di sollievo.

"Ho controllato dappertutto. Nulla. Non c'è nulla."-dice guardandomi serio. Sospiro e poso una mano sulla testa. Lui mi guarda intensamente negli occhi rassicurandomi con lo sguardo. Mi tira a se leggermente per il polso, fa sprofondare la mia testa contro il suo petto mentre mi stringe e accarezza delicatamente la mia schiena. Io lo stringo forte e chiudo gli occhi. Dio se mi era mancato. Dovevamo arrivare a questo punto per stringerci?

"Sta tranquilla. Erano dei rumori che provenivano sicuramente da fuori. In tutti casi, resterò qui lo stesso."-sussura contro i miei capelli con voce calda e rassicurante mentre afferma l'ultima parola.

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