capitolo 11

360 14 1
                                    

JUSTIN:

"Ti prego andiamo via."-sussura con lo sguardo basso arrivata davanti la macchina.
Mi avvicino a lei.
"Selena."-dico profondamente mentre lei tiene lo sguardo basso. Il suo viso è bagnato. Sospiro.
"Guardami."-sussuro.
"No."-dice mantenendo lo sguardo basso.
Con le dita le sollevo il mento e lei incrocia lentamente i suoi occhi con i miei. Sono rossi e tremendamente distrutti. Vederla così mi da rabbia e avrei voglia di sfrecciare un pugno a quello stronzo che ha la faccia tosta di definirsi suo padre. Una lacrima riga sul suo viso e con il pollice la scaccio via.

"Non ce la faccio Justin."-sussura battendo le palpebre tirando sul col naso mentre la sua voce spezzata dal pianto mi fa rabbrividire.
"Non voglio vederti così. Non devi farti vedere così. Lui non merita le tue lacrime."-dico subito dopo averla tirata a me, stringendola forte contro il mio petto.
"Justin mi ha ferita. Le sue parole mi hanno ferita. Io non posso crederci che lui abbia detto veramente quelle parole."-dice alzando il tono di voce singhiozzando contro il mio petto.
Sento il cuore a pezz, sentendomi inutile e così fortemente male per lei.
Non posso scordarmi gli occhi di quel mostro. Avari e senza importanza per ciò che aveva davanti. Un uomo inutile ed immatur a cui interessa solo il benessere. E lei non merita di sgretolarsi per lui. Un uomo senza cuore a cui importa solo di se stesso.  Credo che nemmeno uomo sia la parola giusta per definirlo.
"Persone come lui un giorno si ritroveranno sole senza nemmeno un briciolo d'amore. Perché è questo che si meritano."-sussurai contro il suo orecchio mentre le accarezzavo i capelli prendendo le ciocche delle sue punte. Non smetteva di piangere. Sentivo i suoi singhiozzi soffocare contro il mio petto.
"Ti prego calmati."-sussurai mentre sentivo un dolore forte al cuore vedendola in quello stato.
"Portami via perfavore."-sussurò implorandomi.
"Andiamo via."-sussurai.

Selena ha insistito perchè volesse andare a danza e fare lo stesso lezione. Gli ho consigliato di non farlo se non se la sentisse. Dopo vari tentativi l'ho convinta. Nina si è occupata di avvisare tutti i ragazzi che Selena per oggi si assentasse perché non si sentiva bene. Siamo ancora in macchina. Il suo sguardo è perso nel nulla. I suoi occhi sono gonfi e stanchi. Allungo la mia mano posandola sulla sua coscia per poi accarezzarla lentamente. Lei sobbalza leggermente al mio tocco dai suoi pensieri che in questo momento la stanno divorando. So bene a cosa pensa.

Mi rivolge un debole sorriso prima di posare la sua di mano sulla mia, ed intrecciare le dita con le mie. Il suo viso è sciupato a causa del troppo pianto. Fino a pochi secondi fa aveva ancora gli occhi lucidi.

"Andrà tutto bene."-sussurai guardandolo rassicurandola.
"Questa frase l'ho sentita tante volte. E mai di queste volte qualcosa è andato bene."-disse guardando seria un punto fisso. I suoi occhi e freddi pieni di delusione. Deglutii.
"Lo so. Ma prima o poi arriverà. Anche per noi. Il momento in cui tutto andrà bene. Ti prometto che arriverà Selena."-dissi stringendo forte la sua mano. Lei sorrise leggermente girandosi verso me.
"Lo spero vivamente."-sussuro guardandomi con quegli occhi che pur distrutti rimanevano intesi.
Sorrisi.
"Eccoci."-dissi sospirando
spegnendo il motore della macchina.
"Sei sicura di non voler venire da me?"-chiesi dolcemente.
"Voglio solo un po' stare da sola. Grazie Justin."-disse guardandomi con sincerità facendomi tenerezza.
"Non devi. Lo sai."-sussuro prima di sfiorarle una guancia con mano chiuse gli occhi al mio tocco.
"Ci sentiamo."-disse poi sorridendomi leggermente. È distrutta.
"A dopo. Chiamami quando ti va. Sarò lì da te immediatamente."
"Sta tranquillo."-disse prima di aprire la portiera scendere e chiuderla lentamente rimanendo a guardarmi prima di sorridermi con un debole sorriso e incamminarsi verso la porta d'ingresso di casa sua quando si fermò. Si girò verso me.
"Aspetta Justin."-urlo per farsi sentire prima di correre verso la mia macchina.
"Che succede?"-dissi preoccupato guardandola.
"Ho bisogno di te."-disse guardandomi con gli occhi di chi aveva disperatamente bisogno di aiuto. Feci un grande sorriso.
"Sali."
Lei non se lo fa ripetere due volte che è nuovamente dentro la mia macchina.
"Grazie. Grazie davvero."-sussurò guardandomi.
Mi avvicinai alle sue labbra prima di lasciarle un leggero bacio.
"Sono qui per questo."-sussurai contro esse.
Lei mi prese il viso tra le mani e fece combaciare le nostre labbra in un dolce e delicato bacio. Le nostre labbra si assaporano lentamente l'uno con l'altra.
Stringo la sua maglia per averla più vicina.
Quando ci distacchiamo per riprendere fiato. Rimaniamo a corto di parole mentre lasciamo parlare i nostri sguardi.

I Still Save YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora