I Still Save You

capitolo 32

SELENA:

"Ma smettila, sei sempre il solito!"-dice ridacchiando Miriana mentre scherza insieme a Josef. Rido alle loro battute come una pazza quando il mio sguardo si scontra con il grande amichetto di Caitlin che ha già gli occhi puntati su di me da un bel po'.

Ritorno leggermente seria ed il suo sguardo si posa nuovamente su Josef. Anche lui è un tipo strano. Decido di non pensare a nulla come ho fatto per il resto della serata, e cerco con gli occhi Justin tra le folla, poco fa è uscito fuori perché Pattie lo stava chiamando, mentre i miei occhi continuano a cercarlo, si fermano al bancone degli alcolici dove Caitlin sta prendendo da bere. Mi accorgo che mentre da i soldi al barista, esso gli passa una piccola bustina, lei prima di afferrarla tra le sue mani, si guarda intorno, ed in quel momento sposto lo sguardo su tutto ciò che non è quel bancone.

Ingoio la saliva che si è accumulata in gola e sospiro leggermente. Poso lo sguardo sul suo amico, e mi accorgo che i suoi occhi sono attenti e diretti nella sua direzione. Sento il cuore martellare nel petto, e l'ansia pulsare forte nella testa.

"Hope ha mangiato più di noi stasera!"-La voce di Justin mi riporta alla realtà.

"Eh? Cosa? Hope cosa?"-dico guardandola cercando di sembrare il più normale possibile.

"Mia madre mi ha detto che si è quasi mangiata una pizza intera e che dopo una passeggiata lungo la spiaggia si è addormentata in macchina. Ha insistito che per stasera Hope dorme li e domani andiamo a prenderla, che ne dici?"

"Certo si, va bene, almeno non gli facciamo fare tutti quei strapazzi, e può dormire tranquilla. Credo che noi andremo via per mezzanotte perciò lasciamola dormire con loro, Pattie e Jeremy saranno felici."-sorrido guardandolo mentre penso alla mia piccola. È una benedizione per tutti.

"Lo erano!"-dice ridendo. Sorrido.

"Mi mancherà."-sussura ridacchiando.

"Dai è solo per una notte, domani sarà di nuovo nostra."-dico sorridendo.

"Lo so, ma non posso separarmi da lei."

"Siamo in due."-sussuro sorridendo.

"Ragazzi ecco a voiii!!"-La voce pimpante di Caitlin ci interrompe. In mano tiene un vassoio, pieno di bicchieri di alcolici. Quella scena è anche bloccata nella mia testa e non vuole andare via.

"Allora, comincio da qui."-dice venendo nella direzione di me, Justin e Miriana. Ingoio e quasi sento il respiro mancare. Cerco di non far trasparire il mio agitarmi e lascio tutto questo all'oscuro.

"Selena questo è per te! Vodka alla fragola! A parer mio, il più buono!"-dice porgendomi il bicchiere davanti poi facendomi l'occhiolino. Ci giocavo tutto. Tutto. Le sorrido leggermente e la ringrazio rimanendo a fissare quel dannato bicchiere senza muovere un dito per berlo. Passa anche a Justin, e dopodiché a Mirana fino al resto dei ragazzi. Quando ha finito si siede anche lei accanto al suo compagno comincia a sorseggiare la sua bevanda.

"Non lo bevi?"-La voce di Justin mi riporta per l'ennesima volta alla realtà.

"Si certo."-dico sorridendo leggermente prendendo il bicchiere tra le mie mani.

Lui mi guarda leggermente titubante e mi sorride prendendo anche lui il bicchiere tra le sue mani, cominciando a sorseggiare l'alcolico.

Tutti stanno bevendo nel proprio bicchiere, mentre io resto ancora a fissare il mio, piano piano lo porta alla bocca, e apposto che ingoiarlo, vorrei buttarlo a terra o addosso a lei.

Se mai mi avesse avvelenata, sono sicura che non mi ucciderà. Non potrebbe mai farlo. Forse mi farà male, ma sopravviverò questo è sicuro. Ho visto benissimo con i miei occhi che quella era una bustina, ed il suo sguardo mentre il barista gliela porgeva era attento sulle persone come se si volesse assicurare che nessuna la stesse vendendo in quel momento. Pazza  non ci sono ancora diventata,  le allucinazioni non le ho mai avute, ho visto tutti con i miei occhi, ed è a forza di vedere i suoi comportamento strani che mi portano mille domande alla testa e stanno rendendo me una pazza. Sento lo sguardo di Justin addosso, e per non fare la parte della solita "guasta feste" sorseggio il cocktail e lo mandò giù quasi con forza.