capitolo 25

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SELENA:

"Più fotte mamma!"-Urla Hope facendomi ridere.

"Sei sicura?"-chiedo ridendo.

"Siiiii"-Urla entusiasta.

"Si va! Tieniti forte."-dico cominciandola a spingere un po' più forte sull'altalena.

Lei ride spensierata e felice riempendo d'amore e di gioia il mio cuore. L'ho portata al parco oggi dato che abbiamo lavorato solo di mattina. Ho scelto di fare qualcosa di diverso con lei, volevo farla divertire dato che lei desiderava da tanto venire qui.

"Mamma sullo civolo."-dice tirando il mio jeans volendo portarmi in quella direzione. Ridacchio e la prendo in braccio.

"Innanzitutto si dice scivolo."-dico correggendola anche se piccola non pretendo che parli perfettamente, non intendo questo, ma almeno qualche parolina la inzia ad assimilare anche se è così buffa e mi viene voglia stringerla tra le mie braccia.

"Che scivolo sia!"-dico mettendola per terra, mentre lei non aspetta un secondo in più per correre e salire.

Quando la vedo scivolare emette un piccolo urletto mentre in viso ha un dolce ed innocente sorriso.

"Mamma vieni."-dice prendendomi per mano, guidandomi. Quando si ferma davanti la scalinata per salire su esso, sorrido istintivamente.

"Amore io sono troppo grande per questo."-sussuro abbassandomi alla sua altezza.

Dentro di me mi sento una stupida, non si è mai grandi per fare qualcosa, specialmente adesso che mi trovo con mia figlia. Mi guarda con occhi tristi.

"Vieni qui."-dico prendendola tra le mie braccia, facendola salire sulle scale, piano piano salgo anch'io, ci posizioniamo per scivolare e il sorriso che sul volto mi fa venire i brividi. La metto in mezzo alle mie gambe e la stringo forte.

"Pronta?"-chiedo ridendo.

Lei alza le braccia al cielo e urla un "siii" ed ecco che scivoliamo lungo lo scivolo cadendo per terra, o meglio io, cadendo per terra perché lei è sulle mie gambe. Entrambe scoppiamo a ridere e poso leggere la felicità nei suoi e nei miei occhi. Due coppiette di anziani ci guardano inteneriti e con occhi amorosi. Hope si alza dalle mie gambe e mi porge la sua manina piccola per aiutarmi ad alzarmi, ma amore mio, questo gesto mi fa quasi scendere le lacrime. Dico davvero. Sorrido e poso una mano a terra e con l'altra stringo la sua leggermente, mi tiro su e la guardo sorridermi.

Cominciamo a camminare fin quando non vediamo un uomo che fa lo zucchero filato. Subito mi precipito vicino a lui e prendo due stecche di zucchero filato, una la porto ad Hope e l'altra la prendo io, dopo aver pagato ringrazio il signore e Hope lo saluta con la sua piccola manina.

Ti sei divertita?"-chiedo ad Hope che saltella da una parte all'altra.

"Siii"-Urla gioiosa dandomi la sua manina. Sorrido.

Ci dirigiamo verso la macchina e dopo aver finito il nostro zucchero filato entriamo e ci dirigiamo a verso casa. Sono quasi le sette e mezza e Justin dovrebbe essere a casa per le otto.

JUSTIN:

Cammino per il lungo corridoio che porta all'ascensore. Lo chiamo e quando arriva dopo una cinquina di minuti lo prendo. Passano altri cinque minuti quando si ferma al piano terra. Sono l'unico che è rimasto, sono tutti andati via. Io ho dovuto sistemare delle cose, ed ho perso tempo. Una volta aver chiuso la vetrata dell'azienda mi dirigo verso la mia macchina, ma mi accorgo che non sono l'unico ad essere rimasto ancora, infatti un po' lontano la mia aiuto vedo Caitlin che si stringe nel suo capotto girata di spalle che guarda  dall'altra parte della strada. Che ci fa a quest'ora ancora qui? Di solito è la prima ad andare via. Distrattamente si gira nella mia direzione ed io mi avvicino a lei.

I Still Save YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora