capitolo 34

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PATTIE:

Il campanello suona rubando sia la mia di l'attenzione che quella della piccola.

"Papà è arrivato!"-Esclamo guardandola entusiasta, anche se non vorrei mai lasciarla andare via. Le metto il giubbotto, il capello, e la sua sciarpa. Fuori si gela dal freddo e non vorrei che la mia piccola si prendesse un raffreddore!

Una volta pronta sorrido e la prendo tra le mie braccia, le lascio un dolce bacio e mi dirigo verso la porta d'ingresso, la apro e invece di ritrovarmi mio figlio davanti, mi ritrovo una ragazza alta, vestita accuratamente con dei lunghi capelli biondi che le cadono davanti, e dei lucenti occhi azzurri.

"Salve signora! Piacere di conoscerla! Sono la segretaria del signor Bieber, mi ha chiesto un favore, quello di portare la piccola a casa dato che lui sta perdendo abbastanza tempo ancora all'agenzia!"-dice sorridente e gentilmente.

Non l'ho mai vista prima e sinceramente per essere qui deve averglielo detto proprio Justin. E da come è vestita sembra proprio una segretaria. Anche se non voglio lasciarle la piccola, nella vita non ci si può mai fidare di nessuno, non è che non credi a questa ragazza, ma Justin non mi ha chiamata per avvisarmi, forse era troppo impegnato appunto anche per avvisarmi che sarebbe passata lei. 

"Ciao piccola! Ti ricordi di me?"-dice la ragazza di cui non so il nome riferendosi a Hope.

Guardo Hope e vedo che la guarda attentamente.

"Posso sapere come ti chiami? Mio figlio non mi ha avvisata di nulla!"-dico guardandola.

"Oh, si certo mi scusi, mi chiamo Caitlin Russo."-dice porgendomi la mano, la stringo e le sorrido.

"Justin era molto impegnato, e mi ha detto di riferirle che l'avrebbe chiamata!"-dice guardandomi.

"Va bene, adesso lo chiamo io. Sai dov'è abita giusto?"-Le chiedo prima di darle Hope.

"Si certamente, sono stata a casa loro una volta!"-dice sorridendo.

Sembra una ragazza abbastanza sistemata e gentile. Do un forte bacio a Hope e prima di darla alla ragazza, penso ancora su un attimo. Lei nota questo mio atteggiamento e sorridendo tira fuori dalla borsa una carta.

"Questa è la prova che lavoro con suo figlio."-dice mostrandomi la sua carta di lavoro all'azienda. Sorrido leggermente sentendomi più sicura.

"Scusami, non che non mi fidassi di te, ma sai com'è, immagino tu mi capisca. Mia nipote è come una figlia per me, ed io purtroppo la mia vera figlia l'ho persa anni fa. Ma questo non importa, scusami ancora se sto facendo riferimento a cose che non dovrebbe nemmeno interessarti."-Dico cambiando discorso, la mia piccola Alexis fa sempre parte dei miei pensieri, ogni secondo, sempre.

Il viso della ragazza diventa per un attimo serio, mentre rimane a guardarmi.

"Mi dispiace, la capisco benissimo, non volevo farla arrivare a questo, ma posso capirla benissimo."-dice guardandomi seria. Sorrido leggermente.

"Non preoccuparti, piuttosto ti ringrazio."-dico dandole Hope tra le braccia.

"La porto subito a casa. Arrivederla è stato davvero un piacere conoscerla."-dice guardandomi sorridendo.

"Anche per me tesoro."-sorrido e saluto la mia piccola Hope un ultima volta.

"Noi ci vediamo presto piccola."-sussuro guardandola. Lei mi saluta con la sua piccola manina, confusa. So che in questo momento vorrebbe essere tra le braccia del suo papà, o della sua mamma, ma ci arriverà presto. Rimango davanti la porta ad aspettare che vadano via, e quando la macchina della ragazza sfreccia via, entro dentro casa mia e chiudo la porta. Quando sento squillare il telefono penso sia Justin, invece è Selena. Sorrido e rispondo.

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