capitolo 10

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SELENA:

La luce del sole entra dalla finestra posandosi sul mio viso emanando calore.
Apro lentamente gli occhi e sbatto più volte le palpebre cercando di abituarmi al forte bagliore.
Mi alzo dal letto e prendo il telefono che è posto sul comodino tra le mani.
Sono le 7:00. Ho un ora per preparami tranquillamente. Poso il telefono nuovamente sul comodino e mi reco in bagno dove faccio una doccia rilassante. Dopo aver finito avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo.
È da sabato che non vedo Justin ed è possibile che già mi manchi? All'idea di vederlo mi sento sia bene che male. Bene perché non desidero altro. Male per il discorso che ho affrontato con mio fratello.
Quando torno in camera decido di indossare un jeans a vita alta e una maglia che lascia intravedere leggermente l'ombelico. Indosso le mie amichevoli converse e scendo di sotto in cucina. Vado verso il frigorifero che apro, prendo una busta di latte ed una tazza dal mobile della cucina. Prima che versi il latte nella tazza sento il mio cellulare vibrare. Lo prendo. Justin. Il mio cuore comincia ad andarsene per i fatti suoi lasciandomi un secondo a fissare lo schermo. Rispondo.

"Heii"-dico sorridendo leggermente.
"Buongiorno! Come stai? Ti andrebbe una colazione al bar?"-chiede mentre sicuramente sta incurvando un piccolo sorriso.
"Certo! Comunque sto bene grazie, a te come va?"-domando posando nuovamente il latte nel frigo e dopo la tazza al suo posto.
"Ti aspetto giù."-dice per poi riattacare.

Rimasi con il telefono ancora contro l'orecchio. La sua voce era calda e seria. Non ha risposto alla domanda che gli avevo fatto ed ha subito chiuso la chiamata con un "ti aspetto giù" frettoloso. Forse deve parlarmi?
Sospiro e con il cuore a mille afferro la borsa, la porto su una spalla prendo le chiavi di casa ed esco. La sua macchina è davanti casa mia. Mi guardo intorno con la paura che ci sia qualcuno e velocemente entro in macchina dal lato passeggero.
Mi giro verso lui e vedo che mi sorride leggermente.

"Buongiorno."-dice sempre con quel sorriso piccolo sul viso accendendo i motori della macchina per poi partire.
"Giorno"-dico guardandolo ricambiando il sorriso.
Nel tragitto nessuno dei due si degna di proferire parola quando sto per rompere il ghiaccio domandandogli "come sta" lui mi precede.
"Scusa per poco fa.. se ho chiuso la chiamata nel momento in cui stavi ancora parlando. Ma volevo dirtelo di presenza."-disse con gli occhi fissi sulla strada mentre la sua voce traspariva seria e profonda.

Lo guardai ed annuii leggermente.
Cosa doveva dirmi? Cos'era successo?
"Non fa niente. Piuttosto cosa è successo?"-dissi guardandolo mentre dentro avevo il cuore a mille. Lui si girò verso di me.
"Ieri sono stato da mia madre."-la sua voce esce profonda. Prima di ritornare con gli occhi sulla strada.
"Com'è andata?"-chiedo guardandolo mentre la mia voce esce quasi in un sussuro. Lui prende un forte respiro prima di rispondere.
"Mio padre era sull'orlo..Abbiamo preso tanti discorsi.. lui me ne ha fatto uno che ho meritato. E tra un discorso e l'altro sono arrivato a ricordargli delle cose."-dice fermandosi un attimo mentre il suo sguardo fissa il vuoto.

"A quando lui beveva. E che se mi ero perso era perché volevo sfogarmi e non ce la facevo più a vedere lui e mia madre litigare. Dopo è entrata mia madre, ci ha sorpresi. Ed io Selena.."-dice quando si gira verso me, i suoi occhi lucidi e pieni di tristezza mi fanno venire i brividi. Ingoio.
"Sono scoppiato in lacrime tra le braccia di mia madre come un bambino."-dice ancora guardandomi. La voce spezzata e i suoi occhi tremendamente tristi. Mi fanno venire voglia di stringerlo solo tra le mie braccia per dargli forza. So quanto è stato difficile per lui. E anche per sua madre. L'ultima volta che l'ho vista era distrutta. Purtroppo hanno avuto un passato brusco.. e sgretolato specialmente dopo la morte di Alexis.

"Selena mi sono sentito una merda. Lei ha cominciato con il dirmi che ero suo figlio e che avrebbe continuato​ ad amarmi qualunque cosa facessi. Ma anche ammesso che era delusa da me, e che desiderava rivedere quel Justin di una volta.. e di recuperare del tempo insieme. Gli ho promesso che il Justin di una volta sarebbe riemerso e non posso più deluderla."-disse l'ultima frase guardandomi mentre la sua voce uscì profonda e sincera.
"Ascoltami."-dissi alzandogli il mento affinché mi guardasse.
"Tu non la deluderai un altra volta. Non ho mai conosciuto il Justin di una volta. Ho conosciuto un Justin chiuso, insicuro, disperato e perso nel suo dolore. Ti sono corsa incontro e non ti ho mai abbandonato. Entrambi sappiamo che ci siamo dati aiuto l'uno con l'altra. Io l'ho dato a te, tu a me. So quante volte tu ti sia sentito inutile. E so che odierai questa cosa che dirò adesso.. ma è la verità. Justin io non ho mai visto dell'inutile in te. E nemmeno tua madre.. per quanto possa essere delusa e fortemente arrabbiata non ti ha mai considerato inutile nella sua vita. Devi inciderlo nella tua testa. Hai fatto degli sbagli come ne ho fatti altri mille anch'io. Ma siamo umani ed è il nostro vivere questo. Non ho mai conosciuto il vecchio Justin.. ti ho conosciuto nel momento in cui avevi bisogno di un disperato aiuto anche se non lo davi a vedere, io lo sapevo. Ho conosciuto tante parti di te.. ed ho capito che il vecchio Justin è la stessa persona di ora.. solo lacerata."-dissi prima di sentire le sue mani stringere con forza i miei fianchi. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e lo stringo a me con tutto l'amore che ho in corpo per lui.

I Still Save YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora