Dovevano essere circa le sette del mattino, Serena ne era certa perché stava facendo a pugni con la sveglia per farla smettere di squillare. Aprì gli occhi a fatica, mentre lunghi e sottili spiragli di luce filtravano debolmente dalle fessure della tapparella. Rimase avvinghiata al cuscino ancora un po', mentre infilava sotto il piumone un piede quasi congelato. Poi, il cervello si mise in moto e con un'impennata rapida la scaraventò giù dal letto.
Ancora addormentata, si trascinò in bagno come uno zombie per farsi una doccia. Si preparò alla svelta per non rischiare di arrivare tardi a lezione. Bevve velocemente il cappuccino che Ester le aveva tenuto in caldo, s'infilò frettolosamente il giubbotto e prese la tracolla appesa al gancio vicino alla porta.
DRIIIINNNNN!!!
Serena aprì gli occhi e si ritrovò distesa sul letto con addosso il pigiama.
Era visibilmente confusa. Non riusciva a dare una spiegazione logica a quello che le era capitato. Aveva fatto un sogno, anche se il risveglio non c'era stato. Ripensò, per un attimo, agli appunti sui sogni lucidi e si ricordò di aver letto che quando si iniziano a praticare meditazione e tecniche di rilassamento, possono verificarsi falsi risvegli.
Provò a riaddormentarsi, ma l'irrequietezza che l'affliggeva glielo impedì. Si alzò; andò in cucina e bevve un bicchiere d'acqua. Quell'esperienza l'aveva inquietata.
Caro diario,
scriverti mi aiuta ad affrontare quel grande senso di disperazione che mi affligge quando, aprendo gli occhi, la sua assenza è tutto ciò che mi resta. Anche se per poco, riesco a colmare quel senso di vuoto che mi divora, dal momento che solo le tue pagine conservano la traccia della sua esistenza.
Non so quanto durerà tutto questo, ma so che, quando sto con lui, nient'altro ha più importanza per me. Non posso fare a meno di provare un profondo senso di gratitudine nei suoi confronti, da quando è comparso nei miei sogni. La strada da percorrere per raggiungere la felicità è ancora lunga e tortuosa, ma non è più così buia.
Sono consapevole del fatto che le immagini che prendono forma durante il mio sogno sono delle allucinazioni, dal momento che tutto ciò che vedo e sento non esiste. Tuttavia, rimango bloccata in una sorta di delirio onirico, perché mi ostino a non voler distinguere la realtà dal sogno. Solo nel sogno lui esiste davvero.
S.
Un urlo agghiacciante la svegliò e destarsi fu come riemergere da un'apnea sulle acque marine. Si divincolò dalle lenzuola, scalciandole via coi piedi e corse in bagno. Raggiunse per un pelo il lavandino, a cui si aggrappò con tutte le forze per non cadere; diede un'occhiata alle mani, non erano imbrattate di sangue, ma tremavano in preda all'agitazione. Lanciò un'occhiata allo specchio: gli occhi arrossati, i capelli ingarbugliati, il viso pallido e sudato. Il pigiama le si era incollato addosso. Sentiva le mascelle doloranti, doveva aver urlato parecchio.
Sgattaiolò sotto la doccia, con la speranza di rilassarsi e lavare via, con il bagnoschiuma al latte di mandorla, le ultime gocce dell'incubo che ancora sentiva sulla pelle; le strofinava con forza, ma non fu facile liberarsene. Si lasciò coccolare dal tepore dell'acqua, finché non sentì la voce preoccupata di Ester al di là della porta. La rincuorò, dicendole che stava bene e che poteva tornare a dormire. S'infilò l'accappatoio e asciugò i capelli sotto il getto caldo del phon.
Tornò in camera, dove la raggiunse una folata d'aria gelida. Si avvicinò alla finestra lasciata aperta e la chiuse. La camera era un disastro: le lenzuola erano stropicciate ed avvinghiate strette al piumone; a terra, vicino al comodino, giaceva in mille pezzi la lampada bianca di vetro smerigliato che le aveva regalato sua madre, sapendo dei suoi incubi notturni. Tirò fuori dall'armadio una tuta e la indossò velocemente, il campanello stava suonando ed Ester aveva preso il suo posto sotto la doccia.
STAI LEGGENDO
Il Custode dei sogni
ChickLitE' possibile che ogni singola scelta verso il proprio destino sia indirizzata dall'inconscio? E che l'incontro con una persona vista in un sogno abbia uno scopo ben preciso? Fin dove si può spingere il confine tra sogno e realtà, senza cadere nella...