13.

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Leggete lo spazio autrice per favore.

-"Tu- Tu cosa scusa?"sussurro cercando di trattenere le lacrime.

-"Certo che sei sorda proprio eh! La sua ragazza. Sai le persone quando si amano stanno insieme. "

-'"Lui non ti ama!" ormai la gente ci guarda con occhi sgranati.
Vedo il volto di Hope farsi spazio tra la folla.

-"Che succede qui?! Amber...cosa vuoi?!."chiede la mia migliore amica alla bionda.

-"Solo riprendermi Mike! Lui è mio e la tua amichetta qui sta cercando di portarmelo via." dice squadrandomi dall'alto in basso.

-"Io non--" cerco di difendermi ma mi interrompe.

-"Zitta troia" mi stoppa quella sottospecie di oca starnazzante.

Troia?! Io ma si è vista sta sottospecie di uhmmm.

-"Come l'hai chia--" cerca di dire Hope ma viene interrotta da me che mi avvicino all'algida regina delle nevi.

-"Prima cosa Mike non è tuo perché è il mio di ragazzo e secondo tu prova a chiamarmi un'altra volta in quel modo ed io ti strappo tutti i tuoi capelli biondo tinto e ci faccio un maglioncino per l'inverno e terzo ora tu e le tue amiche uscite da casa mia e non vi fate più vedere qui" se non ci fosse così tanta gente l'avrei già appesa al muro al posto del quadro e ci avrei giocato a freccette!

-"Va bene, ce ne andiamo, questa è la festa più noiosa a cui abbia mai partecipato." e con questo si dirige verso la porta aprendola e andandosene.

-"Ehi, ho sentito delle urla, cosa è successo?" Chiede Mike uscendo dal bagno.

-"Sta zitto" urlo per poi correre su per le scale, ma non prima di aver detto a tutti di sloggiare. Entro in camera mia e chiudo la porta a chiave.

Mi butto sul letto e prendo il cuscino schiacciandoci la faccia dentro. Le lacrime bagnano il tessuto bianco con varie roselline rosa delicato.
Cerco di affogare i singhiozzi nel cuscino, ma non è mai stato il mio forte non riuscire a piangere in silenzio.

Le mie palpebre iniziano a farsi pesanti e mi addormento così, con le lacrime agli occhi.

***

Un raggio di sole mi colpisce proprio sugli occhi facendomi mugulare dal fastidio.
Appena apro gli occhi mi sento un vero schifo: ho un mal di pancia terribile, il mal di testa altrettanto e ho male a tutti i polpacci. Ma questo è niente in confronto a come sto dentro.
Perché mi ha chiesto di essere la sua ragazza se ne ha già una e perché ha detto tutte quelle parole bellissime? Erano forse false? Stava mentendo? Come si può mentire su una cosa così pura come l'amore?

Avrei dovuto aspettarmelo: lui era troppo dolce, troppo premuroso, troppo gentile, troppo simpatico, troppo bello...troppo perfetto.
Perché mi ha mentito in una maniera così spudorata...io lo amavo e lo amo tutt'ora.
Ho bisogno di una distrazione, di parlare con qualcuno che mi capisca.

Prendo il mio cellulare che è al 33%, avrei anche potuto spegnerlo prima di fare uscire dai miei occhi le cascate del Niagara, grazie Mike, mi hai per fino fatto scaricare il cellullare.
Premo il nome di Hope e poi successivamente la cornetta verde.

Uno squillo, poi due,tre, quattro... finché non scatta la segreteria ed io chiudo la chiamata.
Chi altro posso chiamare se non la mia migliore amic--- Riccardo! Ma certo perché non ci ho pensato prima.

Prendo il foglietto dalla tasca della mia borsa e compongo il numero scritto sulla carta.

-"Pronto?"

-"Ciao Riki sono io, Serena"

-"Ah ciao, mi hai preso in parola eh"

-"Si, si...sempre simpatico!"

-"Modestamente"

-"Come va?"

-"Ho fame!"

-"E quando mai...tu hai sempre fame"

-"Li hai visti i miei addominali? Fidati che ci sbaveresti dietro!"

-"Poco modesto"

-"È una delle mie innumerevoli qualità moretta"

-"Te l'ho già detto che mi irrita essere chiamata moretta?!"

-"Si ed è per questo che continuo a farlo."

-"Soprannomi a parte, cosa fai oggi?"

-"È un appuntamento?"

-"Direi più uscita tra amici"

-"Okay è un appuntamento"

-"Prendilo come ti pare...allora oggi dopo scuola? Ho bisogno di un amico"

-"Wow! Facciamo progressi! Ora siamo amici. Brava la mia moretta "

-"Grazie grazie! Ora devo andare a vestirmi, a dopo"

-"A dopo"

Stacco la chiamata e mi alzo dal letto.
Faccio scattare la serratura della porta e poi apro leggermente la finestra per cambiare un po' l'aria.

Mi dirigo in bagno ed accendo l'acqua. Mentre si scalda decido cosa mettere: pantaloni strappati con la caviglia larga e una maglia corta grigia. Estraggo l'intimo dal cassetto per poi prendere i vestiti e dirigermi in bagno.
Mi spoglio di quegli indumenti che mi trasmettono tristezza e poi entro in doccia.

Lascio che le piccole goccioline calde bagnino il mio corpo e una sensazione di relax invade esso.

🌹🌹🌹🌹🌹

So che non è lungo come al solito ma volevo aggiornare prima di partire. Quindi se in questa settimana non sarò presente mi scuso in anticipo.
Grazie mille dell'attenzione, votate e commentate.

You are my only reason (Mike Bird)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora