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Mike's p.o.v.

Rifletto qualche secondo anche se son certo di chi lo ha fatto, ma non voglio crederci. "Se vuoi saperlo solo per vendicarti, non disturbarti"

Sospira rumorosamente e si passa una mano tra i capelli. Dio, quanto è bella. "Mike, tu non capisci. Non voglio sapere il nome di questa persona per vendicarmi. Quando Gionata mi ha detto del piano, mi ha anche consigliato di correre a dirti tutto, prima che lo facesse qualcun'altro. Era tutto programmato, capisci?" Appena lo nomina, inizio a provare una tale rabbia.

-"Beh, sei stata una pedina perfetta. Ti sei comportata esattamente come volevano loro" mi guarda malissimo e me lo merito. "Comunque sì, è stato Thomas." mormoro fissando il tavolino "Ma l'avrei fatto anche io se avessi scoperto che Hope gli faceva le corna"

-"Come immaginavo" si strofina gli occhi con le mani e guarda insistentemente il tappeto. "Non pensi sia tutto troppo strano?"

-"Penso sia una coincidenza e basta." i nostri sguardi si incrociano.

-"Mike, hai il prosciutto sugli occhi. Ti sta prendendo in giro."

-"Thomas è il mio migliore amico. Lo conosco da tanto tempo e preferisco credere a lui che non mi ha mai dato modo di non potermi fidare, piuttosto che credere a te, che a mentire sei davvero brava." La vedo innervosirsi e i suoi occhi diventano di colpo più freddi e tristi.

C'è una parte di me che vorrebbe perdonarla, andare da lei e dirle che, per quanto mi ha ferito, sono pronto a riprovarci, a ridarle il cuore in mano, anche se potrebbe romperlo.

Ma c'è questa parte di me che non riesce a perdonarla, che è troppo arrabbiata e ferita dal suo comportamento. E' passato troppo poco tempo da quando ho scoperto tutto, nemmeno ventiquattro ore.

-"Mike, ascolta" si alza in piedi e gioca col cordoncino della tuta nera che indossa. E' dimagrita molto in questi mesi ed ora le sue forme sono molto più accentuate. Costringo le mie fantasie ad andarsene o, perlomeno, a tornare più tardi, quando lei sarà uscita da quella porta. "Ti chiedo solo di riflettere, di pensare se c'è qualche motivo per il quale Thomas potrebbe avercela con te." Fa un passo verso di me, ma si ritrae subito. "Anche se non mi crederai, sto cercando di proteggerti" annuisco e la guardo andare via.

I suoi lunghi capelli castani le rimbalzano sulla schiena, sono lisci e le arrivano poco sopra il sedere, coperto solamente dal pantalone della tua, che lo rende ancora più perfetto.

Si gira verso di me per un secondo prima di andarsene. "Allora io vado" mormora. Il mio sguardo percorre la curva della spalla, il collo esile e allungato, per poi finire sulle labbra rosee che si muovono armonicamente mentre pronuncia quelle parole.

Faccio cenno di sì con la testa e sento il rumore della porta che si chiude. Guardo l'ora: le sette e venti. Non ha proprio senso tornare a dormire, per cui decido di farmi una doccia.

Mi butto sotto il getto d'acqua bollente, nonostante sia fine maggio, e rimango lì sotto immobile, beandomi della sensazione di calore che mi da l'acqua mentre scorre su ogni centimetro del mio corpo.

Ed intanto penso. Tutti i momenti con Thomas mi tornano in mente e mi sembrano tutti così sinceri. Li ripercorro uno ad uno per la seconda volta ed in effetti qualcosa di strano c'è. Molte volte sorrideva forzatamente, mi ha dato buca tante di quelle volte e poi lo incontravo in giro, mentre passeggiava con un tizio strano che-

Cazzo. Mi catapulto fuori dalla doccia e mi asciugo le mani in fretta e furia, afferro il telefono e digito il nickname instagram di quel Weasley taroccato: @sferaebbasta. Tsk, montato.

Inizio a scorrere tutti i post, finché non ne trovo uno di undici mesi fa, dove è in compagnia di due suoi amici, uno dei quali è colui con cui ho beccato Thomas ed era presente alla festa di Niall. Mario. Serena mi ha appena detto che questo ragazzo di nome Mario, ha fatto spostare intenzionalmente Hope.

Perché Thomas dovrebbe uscire con lui, se Hope è in coma per colpa sua? Per nessun motivo.

Continuo a riguardare quella dannata fotografia, mentre dai miei capelli cadono alcune goccioline che finiscono sullo schermo.

Serena aveva ragione, qui c'è qualcosa di davvero strano e complicato, per cui mi tocca ammettere che, probabilmente, Gionata le ha detto la verità.

Compongo in fretta e furia il numero di Serena, che risponde dopo quattro squilli. "Avevi ragione tu. Come ci muoviamo?"

Ho la netta sensazione, che dietro tutto questo, ci sia lui e, se fosse così, c'è da aver paura.


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Amici!😂

Immagino tutto l'odio che state provando in questo momento, ma sono davvero molto molto felice, perché la storia sta venendo esattamente come la volevo e la trama mi piace davvero tanto.

Vi ricordo sempre di fare un salto (se vi va, chiaramente) alle mie altre due storie!

-Closer|| Shawn Mendes

-Letali come due pistole

Ci vediamo al prossimo capitolo, dove scopriremo il piano di Mike e Sere!!😍

You are my only reason (Mike Bird)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora