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beh che dire.
È più di un'ora che girovago nelle strade buie, illuminate per tratti brevi dalla luce fioca dei lampioni malandati.
Sebbene da casa mia a quella di Mike ci vogliano circa venti minuti a piedi, io ce ne sto mettendo il triplo a causa della mia lentezza.
È terribile quello che ho fatto.
Tradire è una cosa che non avrei mai pensato di fare ed invece eccomi qua.

Dopo diciassette anni non ho ancora capito che, quando si gioca col fuoco, prima o poi ci si scotta.
E per me Gionata ha rappresentato questo: il fuoco, la tentazione.
A causa sua ho perso la retta via, quella della devozione totale verso Mike.

Ma mentirei se dicessi che credo a una sola parola di ciò che ho appena detto.
Se l'ho fatto è perché ho voluto, Gionata mi ha tentato, ma io avrei potuto dire di no.
Quindi non ho scuse e devo prendermi le mie responsabilità, abituarmi a vivere senza Mike e cercare di ripartire da zero.

Arrivo finalmente a casa mia, ma davanti al portoncino c'è Gionata, incappucciato come uno stalker e con la sigaretta in bocca.

-"che diamine ci fai qui!?" dico mentre mi guardo intorno e cerco di aprire il portoncino.

-"ero venuto a vedere come stavi "

-" non dovrebbe importarti"
dico entrando nel portoncino e lasciandolo andare, ma ha la prontezza di riprenderlo.
-"tsk oltre che ad essere un bravo stalker hai anche i riflessi da serial killer, di bene in meglio."

-" beh che dire, sono un ragazzo dalle mille qualità " sorride lui.
Patetico.

-" sicuramente la prima è quella di rompermi i coglioni."

-" sei bellissima quando ti incazzi"
arrossisco e mi viene subito caldissimo.

-"G-g..." sospiro e lo vedo ridere "che ci fai qui Gionata?"
e vedo il suo volto diventare serio.

-"come stai?"
male.

-"bene"
Si avvicina a me e mi mette le mani sulle spalle.

-"pupa, so che non è vero "
hai ragione Gionata.

-"Ho solo bisogno di una doccia e un po' di riposo" dico con gli occhi lucidi.
Quando mi arrabbio sono capace di distruggere tutto, ma quando devo spiegare il motivo per il quale lo sono, crollo.

-"sai che puoi contare su di me vero?"
Adesso farò quello che faccio sempre: sdrammatizzeró.

-"su di te posso contare solo il numero degli addominali, Gionata" mi sento già meglio.
Adoro sdrammatizzare è un po' come dire: ' ei la mia vita fa schifo, ma sono una ragazza simpatica e autoironica'

-"nah, secondo me sarebbe meglio misurare..."

-" Gionata! Stai zitto c'è mio padre in casa!"

-"ops"

-"Basta, vai a casa. Fa attenzione"
Annuisce e cerca di darmi un bacio sulla fronte, ma mi suona il cellulare.

La mamma di Hope mi sta chiamando.
Al peggio non c'è mai fine.
Cerco gli occhi di Gionata che sono confusi e sorpresi quando i miei.

-"p-pronto?"

-"Sere, tesoro, si è svegliata! La mia bambina si è svegliata!"
Rimango immobilizzata e inizio a piangere di gioia.

-"posso venire signora Spencer?"

-"certo, corri."
attacco il telefono, ma mi accorgo di non avere un mezzo per andarci.
Se prendessi l'autobus o la metropolitana probabilmente mi stuprerebbero... anche se sfido chiunque a stuprarmi nelle mie attuali condizioni.

-" Dai salta su pupa"
Gionata mi risveglia sai miei pensieri.
È già in macchina ed affacciato al finestrino.
Beh non ho molta scelta.
Corro nella sua macchina e parte a tutta velocità.
Sto arrivando Hope.

Ciao amici, scusate l'assenza lunghissima, ma ho preso una pausa da wattpad (in particolare su questa storia) per mancanza di idee, ma ora sono tornata e ho le idee chiare sulla trama.
Vi vorrei chiedere di fare una visitina al mio profilo per leggere "Letali come due pistole" e darmi un vostro parere che mi importa più delle stelline.
Non vi chiedo di votare, ma di commentare per darmi critiche costruttive.
Ho finito di fare la seria hahaha.
Al prossimo capitolo
Mi siete mancati❤️
-S

You are my only reason (Mike Bird)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora