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Canzone consigliata per la lettura: Come neve, Marco Mengoni ft Giorgia.

Ti accorgi di quanto sia prezioso un minuto, quando ti viene a mancare quello successivo.
È questo che ho realizzato vedendo i suoi occhi spegnersi pian piano.

Vedo la sua chioma rossa poggiarsi sul pavimento ed il suo petto perforato.
La sua maglietta bianca, ora è impregnata di sangue, il suo.

-"Cosa diamine hai fatto, Gionata!?" chiedo retoricamente cercando di premere sulla ferita.

-"Te l'ho detto: veglieró sempre su di te"

-"Shh, non sprecare energie"

-"Non servirà a nulla" mormora prendendomi le mani e avvolgendole con le sue.

-"Non mi importa, ci devo provare" dico piangendo, ma continua a prendermi le mani per cui mi fermo.

-"Ti prego ascoltami. Non ho molto tempo" annuisco lentamente e lo guardo.
"Mi dispiace per tutto, davvero. Odio me stesso per il dolore che ti ho causato e che ti sto causando. Ci tengo a dirti che il bambino che tu ritieni un errore e che ora non c'è più, per me era una benedizione e spero di trovarlo fra poco. Sono innamorato di te da quando ti ho visto per la prima volta, del modo in cui ti sposti i capelli, ti mordi il labbro, ridi. Spero solo che tu sia felice con chiunque ti starà a fianco e che questa persona sia Mike. Bambola non piangere, mi hai sentito? Non sarai mai sola. Ovunque andrò adesso, troverò sempre il modo per proteggerti. Stanno arrivando a salvarti, ti amo. Non mi dimenticare, promettimelo."

Annuisco ormai in una valle di lacrime e vedo la vita abbandonare il suo corpo lentamente.
Mi accascio su di lui e comincio a piangere ancora più forte.
Mi ricordo la prima volta che l'ho incontrato in quel negozio, alla festa di quel bastardo di Niall, al bacio che c'è stato nel suo letto, a come mi sia stato vicino quando Hope era in ospedale, a quello che successo tra di noi nella sua macchina.
Mi manca e se ne è appena andato.

Alzo leggermente la testa guardandomi attorno.
Tutto è calmo: Simone ha la pistola abbassata e gli occhi lucidi, Thomas e Nial sono fermi a guardare Gionata steso a terra con le lacrime sulle guance, mentre Mike è l'unico che sta guardando me.

Ha lo sguardo triste e preoccupato, ma molto dolce. Non mi guardava così da molto tempo.

La porta si spalanca all'improvviso ed entrano i poliziotti. Alcuni arrestano I tre rapitori presenti, mentre gli altri vanno a cercare i restanti.

Mike getta la sua pistola, mi prende in braccio ed io mi rifugio nel suo petto a piangere.
Lui mi consola in silenzio, rispettando il mio dolore.
Ho le mani ancora sporche di sangue come i vestiti.
Un poliziotto viene a parlarci e a chiederci se fosse tutto apposto.

Mike gli spiega la mia situazione e l'ambulanza arriva dopo pochi minuti.
Prima di andarmene guardo il viso di Gionata un ultima volta e mi si spezza il cuore.

Il mio ex ragazzo non mi ha abbandonato solo per un secondo. È qui che mi tiene la mano, mentre l'ambulanza ci sta portando all'ospedale.

-"Mi dispiace di averti deluso Mike. Ti meriti molto di meglio." In tutta risposta, lui mi stringe la mano insanguinata ancora più forte.

-"Sere, stai tranquilla. Pensa a riprenderti ora." mi accarezza i capelli. Annuisco lievemente non avendo le forze per continuare la discussione.

Arriviamo in ospedale dopo circa un quarto d'ora ed è lo stesso in cui c'era Hope.

Mi portano d'urgenza in sala operatoria per vedere quanto sono gravi i danni. Non so dire quanto ci rimango perché mi addormento, non so se per l'anestesia o per la stanchezza.

You are my only reason (Mike Bird)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora