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Serena's pov

Mi legano alla sedia con delle corde che son fin troppo strette, a parer mio.

Mi guardo attorno e mi trovo in una stanza abbastanza inquietante che ricorda la stanza degli interrogatori della polizia.

Davanti a me ho una scrivania di legno lucido, una sedia grigia uguale a quella su cui sono seduta io. Sono gli unici oggetti presenti. Le pareti e il soffitto sono di un grigio più chiaro rispetto a quello delle sedie. Nell'insieme è tutto molto inquietante.

-"Allora" mi guarda dritto negli occhi quel bastardo. "Non sei facile da eliminare" mormora prendendo l'unica sedia libera e mettendola accanto a me.

-"Beh grazie, me lo dicono in molti" ironizzo, ma dentro ho una paura bestiale.

Si limita a sorridere, grazie a Dio. "Mi son dovuto 'sporcare le mani' per riuscire a prenderti."

-"Cosa vuoi da me?" mormoro a denti stretti.

Guarda i due ragazzi accanto a me e gli fa cenno di uscire. Quando si chiudono la porta alle spalle, inizia a parlare. "Dato che fra qualche giorno sarai sotto terra insieme al tuo fidanzatino, posso dirti quello che ho intenzione di fare. Sei in questo posto per essere torturata, niente di personale, ma Mike la deve pagare e quale modo migliore? Sua madre è intoccabile, ho dato la mia parola, ma non ho mai garantito su di te."

Sto tremando da quando ha aperto bocca. "Perché?" sussurro con le lacrime agli occhi. "Cosa ti avrà mai fatto di tanto grave?"

-"Ha umiliato e fatto soffrire la mia sorellina. Ti basta? Da quando i miei sono morti è l'unica rimasta della mia famiglia ed io la proteggerò ad ogni costo. Mike l'ha fatta ammalare di anoressia talmente tanto l'ha fatta soffrire ed ora lei è in centro specializzato, lontano da me." ora capisco. Lui deve essere quel Simone di cui mi ha parlato Mike, il fratello di Amber.

-"Perché però Gionata? Non sarebbe stato più facile farmi uccidere da Thomas o da Nial?"

-"Dimentichi una parte importante Smith. Tu non ci saresti mai andata a letto e non avresti tradito Mike."

Ha ragione. "Chi ti dice che non l'avrei fatto?"

Sorride amaramente. "Thomas è l'ex della tua migliore amica e Nial lo conosci da troppo tempo. Anche se non avessi studiato ogni tuo comportamento da un anno, ci sarei arrivato comunque."

-"Ma perché Gionata l'ha fatto?"

-"Gionata ha fatto meno del dovuto, Serena. Ti avrebbe dovuto uccidere prima che scoprissi tutto."

-"E Thomas? " nemmeno il tempo di pronunciare il suo nome che entra nella stanza trascinando una sedia su cui sopra c'è Mike.

Quando lo posizionano accanto a me, ci guardiamo. Mi mima uno "stai bene" con le labbra ed io annuisco.

-"Puoi chiederlo a lui." mormora il biondo mettendosi a lato.

-"Thomas perché fai tutto questo?" domando guardandolo con occhi supplicanti.

-"Perché Mike mi ha rovinato la vita."

-"In che modo Thomas? Cosa diamine ti ho fatto" gli chiede Mike con tono supplichevole.

Lui fa una risata inquietante e poi ci guarda con occhi pieni zeppi di follia. "Da quando ti sei messo con Amber io non smetto di pensarti. Tu sei sempre nella mia testa. Non sai che tortura è stata, sentirti raccontare di tutte le tue scappatelle con altre ragazze."

-"Mi stai dicendo che sei innamorato di me?" domanda Mike non riuscendo a trattenere un sorrise. Non so come ci riesca, io riesco solo a pensare a Hope.

E' vero che ha mentito su ogni cosa, ma se non fosse innamorato di Hope, l'avrebbe uccisa lui.

-"E Hope?" la mia bocca parla prima che io me ne accorga.

Lui arretra visibilmente nervoso "Non sono innamorato di te ed Hope la amo, se no l'avrei uccisa."

-"Hai appena detto che non riuscivi a--"

-"So cos'ho detto, ma no..." risponde prontamente, ma si vede che è confuso e nervoso.

-"Tempo finito topolino. Circolare." Simone entra nella stanza in un batter d'occhio, seguito da quattro uomini: uno è Mario e l'altro Diego, che era presente sia alla festa di Nial sia al concerto. Gli altri due non li conosco.

Non ho ancora visto Gionata, spero che almeno lui sia lontano da tutto questo.

Thomas si chiude la porta alle spalle con un tonfo.

Spostano la sedia di Mike, e con essa lui, e mi circondano quei quattro. Voglio vomitare.

"Cosa state facendo, pezzi di merda?!" urla Mike a squarciagola.

-"Bene ragazzi, sapete che fare. Mi raccomando però, diamo una bella visuale al nostro ospite d'onore." dice il biondo, ignorando Mike.

Diamo inizio al mio incubo.

You are my only reason (Mike Bird)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora