Capitolo 19

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<<Piccolo>>sussurrava Benjamin accarezzando i capelli soffici di Federico. <<È ora di svegliarsi>>

Il più piccolo stropiccia gli occhi e sorride alla voce roca e mattiniera di Benjamin.

<<Buongiorno>>dice stiracchiandosi sù se stesso.

<<Buongiorno amore>>gli lascia un bacio sulla fronte.<<Andiamo giù a fare colazione?>>chiede accarezzandogli la schiena sotto la T-Shirt.

<<Sì,arrivo fra un pò>>dice Federico girandosi di spalle.

Benjamin lo guarda un pò preoccupato per poi lasciarlo da solo e dirigersi verso la cucina.
Lì si scontra con la figura esile di Yuri. Ultimamente è dimagrito molto e ha delle occhiaie evidente al di sotto degli occhi.

L'amico alza lo sguardo dalla tazza dove sorseggiava la sua camomilla calda incontrandosi con gli occhi cristallini di Benjamin.

<<Noi due abbiamo un conto in sospeso>>annuncia Benjamin accomodandosi sulla sedia difronte a lui.

<<Voglio parlare io>>lo avverte l'amico poggiando delicatamente la tazza sul tavolo.

<<Mi dispiace per ciò che è successo ieri,ma sto avendo dei problemi con alcune persone>>ammette continuando a fissarlo negli occhi.

<<Che gente è?>>chiede più preoccupato ora.

<<Gente di merda oserei dire>>

<<Cosa hai a che fare con loro?>>

<<Mi sono cacciato nei guai purtroppo>>

<<Che tipo di guai?>>il moro alza un sopracciglio non capendo a cosa si riferisse l'amico.

<<Visto che è più semplice raccontarlo a te piuttosto che a lui sarò totalmente sincero>>dice riferendosi a Federico. <<Non era la prima volta che partecipavo a quelle feste quando siete venuti a prendermi,molte volte mi sono intrufolato di nascosto senza che Federico sapesse nulla. All'inizio andava tutto bene,non sembravano tipi come tutti li descrivevano fin quando non mi sono infatuato di una ragazza,in realtà ci ho perso la testa.>>scuote la testa e sorride ai ricordi di quella ragazza facendo sciogliere per un attimo lo sguardo freddo di Benjamin. <<Lei era bella,bella da morire,e sembrava che anche io gli piacessi. Mi dava attenzioni continuamente e spesso cercava contatto fisico. Quella sera ero lì nuovamente per incontrarla,pensavo di invitarla ad un appuntamento,ma quando sono entrato l'atmosfera era diversa. Mi guardavano tutti disgustosi,gli amici che avevo conosciuto lì erano freddi nei miei confronti. Ad un certo punto della serata si è avvicinato questo ragazzo poteva avere si o no la mia età>>si ferma pensando all'aspetto del ragazzo.

<<Continua>>lo incita il moro.

<<Mi ha iniziato a spintonare e ad insultarmi dicendo che gli avessi rubato la ragazza,inizialmente non capivo ma poi quando ho visto la ragazza in questione che guardava da lontano con sguardo colpevole ho capito che si riferiva a lei. Mi aveva mentito,non mi ha mai detto che era fidanzata. Ha afferrato il coltellino dalla tasca dei jeans e come se nulla fosse me l'ha infilzato all'interno del fianco,solo a pensarci sento ancora il dolore allucinante>>strizza gli occhi toccandosi il fianco dove la ferita pian piano aveva cominciato a risanarsi.

<<Ma allora perchè ci sei tornato?>>

<<Perchè volevo parlare con lei a tutti i costi,chiarire,sapere il motivo per cui mi avesse mentito,e lei mi ha soltando detto che era per farlo ingelosire perchè non gli dava più importanza come una volta.>>abbassa lo sguardo. <<Ti rendi conto?>>ride nervoso. <<"Non le dava più importanza">>ripete con la vocina isterica.

I Hate You.I Love You \\Fenji\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora