CAPITOLO 15. IMPRESSO SULLA PELLE

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"Sarà sempre così?"
"Così come piccola?" fisso Stephan che si infila una maglietta nera e poi si siede sul letto accanto alle mie gambe distese sul materasso, fuori dal lenzuolo bianco. Per ovvie ragioni, che sono che altrimenti non se ne andrebbe mai da casa nostra per andare a Trigoria, il lenzuolo mi copre solo lo stretto indispensabile anche se sotto il suo sguardo infuocato mi sento completamente nuda "Così...bho...incompleta..."
"Vado via due giorni...e tu sarai impegnata con la tua opera di incasinamento della casa...quindi, prima ancora che tu ti accorga che non ti giro fra i piedi io tornerò...promesso" annuisco e poi mi metto seduta tenendomi il lenzuolo al petto "Mi mancherai"
"Anche tu piccola...anche tu" lui mi abbraccia facendomi scorrere una mano lungo la schiena mentre l'altra mi accarezza la gamba nuda "Sono stata benissimo stanotte" gli lascio un bacio sul collo mentre lui ridacchia "Anche io...e quando tornerò...potremo replicare la bellissima nottata..." mi lascio scappare un sospiro ricordando le ore passate ad amarci ininterrottamente, le risate, la cena consumata a mezzanotte e passa direttamente sul letto, la televisione accesa che non abbiamo minimamente calcolato per poi spegnerla e tornare a fare l'amore, ancora ed ancora. Sono esausta e vorrei dormire per almeno mezza giornata ma ho invitato Roberta a raggiungermi e devo rendermi almeno presentabile "Ora vai che altrimenti chiamo l'allenatore e gli dico che hai avuto un attacco improvviso di qualcosa e non puoi partire"
"Cretina" Stephan si alza dal letto dopo avermi dato un bacio veloce "Mi vieni a salutare come si deve?"
"Arrivo...fammi mettere su qualcosa.." lui esce dalla stanza ed io mi stiracchio mollando il lenzuolo che si raccoglie sui miei fianchi "Giulia" caccio un urlo e mi copro con la mano "Stephan...m'hai fatto prendere un colpo...adesso arrivo" lo guardo mentre si riavvicina al letto e poi mi sposta la mano scoprendo il seno nudo che si alza e si abbassa a causa del respiro accelerato. Il suo sguardo su di me mi provoca sempre lo stesso effetto...come se ogni cellula del mio corpo andasse in corto, come se non solo delle farfalle ma un intero stormo di uccelli impazziti mi gironzolassero nello stomaco impedendomi di pensare lucidamente "Come faccio a lasciarti quando sei completamente nuda nel nostro letto? Con questo faccino da sonno e queste belle labbra che ti tormenti sempre con i denti?" lascio andare il labbro inferiore che non mi ero neanche accorta di aver preso a stringere con i denti. Come non mi ero neanche resa conto di aver iniziato a stringere le gambe cercando di alleviare il tormento che sento dentro "Devi andare Ste" ho il respiro affannato mentre lui fa scorrere il lenzuolo via dal mio corpo "Ho ancora esattamente venti minuti per uscire di casa e arrivare in perfetto orario a Trigoria" sorrido inclinando la testa ma cambio repentinamente espressione quando le sue carezze si spostano dalla mia gamba più su...mi inarco e allargo le gambe "Cavolo Ste"
"Dimmi Giulia..." quando lui riporta gli occhi nei miei dopo aver seguito con lo sguardo il movimento della sua mano vi leggo dentro un desiderio uguale al mio se non addirittura maggiore "Sfruttiamo al meglio questi 20 minuti allora" allungo una mano verso i suoi jeans e slaccio i bottoni. Insinuo una mano dentro e lo tocco...ma credo che non ci soddisferemo affatto così...entrambi lasciamo andare le mani, poi lui mi prende per i fianchi e mi fa mettere a cavalcioni su di lui...mentre ci baciamo avidamente entra dentro di me facendomi scappare un urlo...mi aggrappo alle sue spalle ed assecondo i suoi movimenti veloci "Il sesso prima delle partite non è proibito o comunque sconsigliato?"
"Primo...la partita è domani...secondo...devo assolutamente testare se stare con te prima di una partita mi fa male o bene ed io propendo per la prima opzione...tre..non è solo sesso...è sesso spettacolare con la ragazza che amo, quindi non è la stessa cosa...ok?" annuisco totalmente presa da quel momento assolutamente folle, assolutamente peccaminoso, assolutamente esaltante...qualcosa che non ho mai sperimentato prima...quando mi rilasso dopo aver gridato il suo nome appoggio la fronte alla sua "È assolutamente da ripetere questa cosa...assolutamente..da...ripetere..." poi lo bacio prima che lui mi depositi sul letto e vada in bagno per risistemarsi. Quando torna in camera io ho indossato un paio di mutandine ed una sua maglietta "Ora...ho una sorpresa...vieni con me" lo prendo per mano e vado verso l'ingresso dove è pronto il suo borsone "Tieni" prendo dalla mia borsa abbandonata per terra un piccolo lettore Mp3 argentato "È una delle poche cose che mi sono comprata negli anni e che mi ha accompagnata durante le mie lunghe nottate sugli autobus di ritorno dal lavoro..ieri mentre venivo a Trigoria ho scaricato alcune canzoni che mi fanno pensare a te...è il mio modo per essere con te quando sarai in trasferta...è una cavolata lo so ma..." le mie parole vengono soffocate dalla sua bocca sulla mia "È perfetto...tu sei perfetta amore mio..grazie..." sorrido e poi stringo le sue mani fra le mie "Ora vai...ti amo...e...in bocca al lupo...io sarò lì con te"
"Lo so..." Stephan prende il borsone e poi apre la porta "Ci vediamo dopodomani...ciao piccola" mi accarezza la guancia con la mano ed io inclino la testa per appoggiare la pelle contro la sua mano "Ciao bimbo...ti amo" lo abbraccio di slancio e lui mi stringe forte a sé cullandomi "Ti amo Giulia" quando si allontana mi appoggio contro lo stipite della porta e lo seguo con lo sguardo fino a quando la sua figura non scompare inghiottita dalla cabina dell'ascensore...sorrido e poi chiudo la porta..

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