CAPITOLO 30. FINALMENTE INSIEME

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"Come mai è ad Anzio?"
"Non lo so Giulia...se lo sapessi te lo direi come le altre 100 volte che me lo hai chiesto...mi ha solo scritto che è alla casa di Anzio con Gaia...punto e stop...quando gli ho detto che sarei passata di lì mi ha messo un ok striminzito..non credo che sia di umore favoloso, dato che di solito scrive leggermente di più nei messaggi"
"È colpa mia..." mi metto le mani sugli occhi e sospiro "E poi non sono assolutamente pronta a conoscere Gaia"
"È una bambina di 4 mesi che non ti potrà certo mangiare appena ti vede...vedrai che andrà bene no?" Roberta cerca di rincuorarmi ma io sono entrata in modalità 'panico totale' soprattutto da quando ho saputo che Ste è ad Anzio. Dal sito della Roma ho appreso che due giorni prima lui ha avuto un piccolo problema fisico che lo terrà fermo almeno una decina di giorni quindi già lui sarà incazzato per quello. Figuriamoci quando mi vedrà dopo quello che ci siamo detti la settimana prima "Ok siamo quasi arrivate...la casa non è quella?" la mia autista, come si è ribattezzata, indica la casa bianca a ridosso della spiaggia. Qualche chilometro indietro abbiamo sorpassato il punto in cui quasi un anno prima ho avuto l'incidente. Ripassare lì, ma anche rimettere in generale piede in quelle zone, mi ha provocato un istintivo moto di panico ma anche di grande gioia. Voglio finalmente riprendere in mano la mia vita e spero che Stephan sia dello stesso avviso. Annuisco e poi prendo un respiro. La casa è sempre la stessa, ma sembra anche diversa o forse per me adesso ogni cosa è differente. Scendo dall'auto e poi scarico i miei bagagli. Guardo Roberta e Viola che mi sorridono e poi le abbraccio "Grazie di tutto"
"Facci sapere come va ok?" faccio loro cenno di si e poi mi incammino verso la casa. È da poco passata l'ora di pranzo, il mio stomaco mi ricorda che non ho mangiato nonostante i rimproveri di Roberta, e quindi spero che Stephan sia a casa. La sua auto è parcheggiata lì vicino ma quando suono il campanello al cancello una, due, tre volte nessuno mi viene ad aprire. Faccio il giro della casa e poi sorrido. Sul retro io e lui avevamo deciso di ricavare un giardinetto completo di dondolo, tavolo e sedie per poter mangiare fuori. Ed è esattamente quello che ha fatto Stephan. Il tavolo è di legno bianco come le quattro sedie coordinate. Anche il dondolo è dello stesso colore e lui è seduto lì con lo sguardo perso nel vuoto. Con una mano sta spingendo avanti ed indietro la carrozzina di Gaia ed intanto sente la musica con le cuffie nelle orecchie. Se lo chiamo non mi sentirà mai così decido di telefonargli. Lo vedo guardare il display ed accigliarsi a leggere il mio nome. Quando rifiuta la chiamata l'umore mi sprofonda sotto i tacchi. Gli scrivo un messaggio "Mi dispiace, se alzi lo sguardo te lo dico di persona..." lui sposta lentamente lo sguardo dallo schermo per guardarsi attorno. Quando mi vede non sorride, non mi fa un cenno ma si toglie solo gli auricolari. Molla il telefono sul dondolo e poi controlla che Gaia dorma prima di alzarsi e venire verso di me. Quando me lo ritrovo davanti, con lo sguardo ferito e deluso, con solo la staccionata bianca bassa a dividerci so che sarà difficilissimo fargli tornare il sorriso. Ma voglio farlo, voglio dirgli tutto quello che provo...ho bisogno che lui sappia che aspettiamo un bambino..
"Che ci fai qua? Hai coinvolto di nuovo Roberta in uno dei tuoi piani?"
"Mi ha solo aiutata..."
"Quindi siete di nuovo amiche...fino a quando? Quando tu deciderai che non ti serve e le dirai che avresti preferito che la vostra amicizia non iniziasse mai?"
"Non..."
"Non...cosa? Non mi hai detto così pochi giorni fa? Che la nostra storia non sarebbe mai dovuta iniziare? Ora che cazzo ci fai qua?"
"Ti amo Stephan"
"Però ti sei scopata i tuoi amichetti in questo mese...bhe Giulia ti dico una cosa..sono stufo dei tuoi giochetti con me...ho sofferto abbastanza e mi sono punito a sufficienza per quello che ti ho fatto quindi...non me ne frega assolutamente nulla che tu mi venga a dire che mi ami..tanto tornerai a Milano dal tuo fidanzato..lasciami stare per favore"
"Non è vero che sono stata con altri ragazzi..l'ho semplicemente detto per farti male..non sono stata con nessuno in questo mese...perché non posso neanche pensare di farmi toccare, baciare o abbracciare da un altro che non sia tu. Sono stata una cretina a dirti quello che ti ho detto..ma avevo paura..ed ho paura...ma adesso...voglio stare con te Stephan. Ho lasciato Fabio, e ti devo dire una cosa importantissima...."
"Non mi interessa Giulia..." il sorriso che mi era nato sul volto a rivederlo davanti a me si spegne pian piano ""So che mi ami anche tu..."
"Si che ti amo dannazione...ma quanto durerà? Fino a quando non ti accorgerai di avere ancora paura e mi lascerai ancora? Dicendomi che avresti preferito non innamorarti mai di me? Ed io cosa farò a quel punto?"
"Sei tu che mi hai tradita"
"Oddio Giulia..si ti ho tradita...ma ad Ibiza pensavo che avessimo superato tutto. Mi avevi promesso che mi saresti venuto a prendere e..mi sento così solo amore"
"Hey...ti sono venuta a prendere...sono arrivata. Ci ho messo un pochino di tempo ma sono qua..." inizio a piangere e appoggio le mani sulla staccionata "Dimmi che non è troppo tardi..." lui è davanti a me, posso sentire il suo profumo, il suo odore ma mi sembra anche lontanissimo. Ha le mani in tasca e lo sguardo basso "Non so se ho più le forze per lottare per te Giulia" stringo le dita sulle assi bianche "Lotterò io per tutti e due. Tu l'hai fatto per tutto questo tempo, adesso tocca a me...dammi le mani" gli tendo le mie e spero che lui me le afferri "Per quanto?"
"Per sempre Stephan...sono venuta per restare per sempre....annulla il matrimonio..stai con me, tireremo su Gaia insieme, se tu vuoi e...almeno farò pratica" lui non coglie il mio piccolo indizio ma tira fuori le mani dalle tasche e intreccia le sue dita alle mie. Rabbrividiamo entrambi e pian piano sul suo volto nasce un piccolissimo sorriso "Oppure...insomma vuoi stare con lei? In questo mese hai capito che la ami?" mi mordo il labbro inferiore perché la mia paura è proprio quella. Che lui abbia trovato in Greta qualcosa che aveva cercato in me senza mai trovarlo. Magari dopo Ibiza "No..non la amo...ieri sera le ho detto che il matrimonio è annullato..non la sposerò"
"Veramente?" sorrido e lui annuisce "Veramente...insomma che cosa ci sono stato a fare con lei per tutto questo tempo non lo so proprio..si ok mi volevo punire ma..non posso passare con lei il resto della mia vita..."
"E Gaia?"
"Ho chiesto l'affidamento esclusivo...sul serio la cresceresti assieme a me?"
"Si..mi piacerebbe...non sarà figlia mia ma...lo farei per te perché so che tu la consideri tua"
"Non sono stato con Greta in questo mese" tiro un sospiro di sollievo e lui si avvicina ancora posando la sua fronte sulla mia "Come avrei potuto anche solo pensare di toccare un'altra donna se l'unica che ho sempre voluto accanto a me sei tu?"
"Scusa per quello che ti ho detto...solo che nel mese in cui non ci siamo visti...sono stata malissimo, non solo di testa ma anche fisicamente"
"Sei stata male?" annuisco e lui mi mette una mano sulla guancia racchiudendomela teneramente "Come stai adesso?"
"Adesso che sono con te benissimo...ma soprattutto sto bene perché ho saputo il motivo del mio stare male...avevo dolori alla pancia, nausee..."
"Nausee?" lui sgrana gli occhi "Sei incinta?" annuisco e lui mi regala uno di quei sorrisi per i quali da un anno e passa vivo. Sono il mio ossigeno quotidiano, sono in motivo per il quale vado avanti, sono la mia ragione di vita...le sue labbra sfiorano le mie poi si allontanano "Promettimelo..."
"Cosa amore mio?" gli metto le mani fra i capelli e cerco di nuovo le sue labbra. La sua bocca si arrende alla mia, gli sfioro il labbro con la lingua e lo sento gemere poi finalmente mi bacia come solo lui sa fare...andiamo avanti per almeno cinque minuti prima che lui si stacchi per riprendere fiato "Promettimi che sarai sempre mia...non lasciarmi più per favore" ha gli occhi lucidi ed io fatico ad articolare le parole ma gli faccio cenno di si "Sono tua e lo sarò sempre...promesso...tu sarai sempre e solo mio?"
"Sempre...." ci avviciniamo di nuovo per baciarci poi sentiamo Gaia che si muove nella carrozzina "Aspetta che vado a prenderla..e poi ti apro il cancello, mica vorrai stare fuori"
"Le starò simpatica vero?"
"Ha i geni di Greta ma...la sto crescendo io quindi credo che tu possa stare tranquilla" rido e poi lo guardo mentre la prende delicatamente dalla carrozzina e poi se la mette fra le braccia. Mi metto una mano sulla bocca ma non riesco a fermare le lacrime che iniziano a scendermi lungo le guance. È qualcosa di troppo bello e tenero vederlo con Gaia..immagino quando lo vedrò tenere fra le braccia nostro figlio. Gaia è bellissima, ha gli occhi scuri e una massa di capelli castani...sorride a Stephan e gli tende un pugnetto..lui è completamente rapito da lei e Gaia da lui naturalmente "Siete favolosi assieme..."
"Lei è favolosa..ora Gaia..andiamo ad aprire il cancello a questa bellissima ragazza...si chiama Giulia ma io la chiamo sempre amore mio o piccola..perché è la ragazza che amo di più al mondo, dopo di te naturalmente" rido e poi vado verso il cancello "Ora Gaia..la facciamo entrare?" loro si guardano e poi la bimba emette un urletto "Si? Se sei d'accordo tu allora la ammettiamo ufficialmente in famiglia..." Stephan apre il cancello e poi mi fa cenno di entrare..poso la valigia e la borsa sul prato e poi sospiro finalmente felice "Ora...ti va di tenerla? Intanto che io metto le tue cose dentro?"
"Tenerla in braccio?"
"Si Giulia....devi fare pratica..." allungo le braccia e lui poggia Greta nell'incavo creato. Gaia mi sorride e poi si mette il dito in bocca "Ha fame...vieni che le faccio scaldare il latte" seguo Stephan nella cucina. Lui mette i miei bagagli vicino al divano "Di sopra..nell'armadio, ci sono tutti i vestiti che avevi lasciato qua"
"Pensavo li avessi buttati"
"No amore, aspettavano semplicemente te..come questa casa e me naturalmente" lui si muove per la cucina prendendo il latte per Gaia e mettendolo a bollire "Sei un esperto ormai"
"Bhe Greta non è che abbia mai avuto una grande sintonia con lei...a parte partorirla non ha mai avuto un ruolo nella sua vita..."
"Cosa ti ha spinto a annullare il matrimonio?"
"Greta mi ha tradito...un mio amico mi ha mandato le foto di lei in un locale con un tipo, la sera in cui ero a Milano e lei in teoria mi aveva detto di essere rimasta a casa"
"Oddio..." scuoto la testa ed intanto sento che Gaia mi tira una ciocca di capelli. Rido e poi sostituisco i capelli con un dito. Lei emette quel suono che assomiglia ad un gorgoglio e che mi fa letteralmente sciogliere il cuore "Le piaci..."
"Anche lei piace a me...posso darle io il latte?"
"Certo" lui mi allunga il biberon ed io lo avvicino alla bocca di Gaia che allunga la testa ed inizia a succhiare "Mi dispiace per Greta" Stephan alza le spalle e poi appoggia la schiena all'isola della cucina dove io e lei siamo sedute "Ho capito in minima parte quello che ti ho fatto passare...anche se di Greta non me ne importa fondamentalmente nulla ho comunque provato...come se mi avesse piantato un coltello nella schiena"
"Lo so...perché comunque la stavi per sposare...stavi per mettere nelle sue mani la tua vita.."
"Non l'avrei mai amata ma...bhe mi ha fatto male comunque"
"E lei come l'ha presa?" Stephan prende uno degli sgabelli e si siede accanto a me scostando dalla fronte di Gaia i capelli scuri "Male...le ho dato 48 ore per portare via le sue cose da casa..casa che comunque voglio vendere"
"Perché Ste?" Gaia ha chiuso gli occhi ma continua a succhiare il latte. Sento una sintonia innata e molto particolare con quella bimba, che in fondo non ha nessuna colpa, forse solo di avere una madre che non la ama come merita. Ma in compenso ha un padre favoloso e poi da adesso in poi avrà me "Perché quella casa adesso mi ricorda solo dei mesi passati con Greta...voglio una casa dove costruire qualcosa con te...solo io, te, Gaia e lui o lei" Stephan mi poggia la mano sulla pancia ed io arrossisco "Sei l'unico che riesce a farmi arrossire sempre e comunque, anche senza fare nulla di particolare..comunque facciamo quello che preferisci tu...in attesa di trovare una casa nuova potremmo rimanere qui. Gaia ha la sua stanza no? Quando sarai agli allenamenti la terrò io...sempre che tu voglia"
"Tu te la senti?"
"Certo...devo fare pratica come hai detto tu..e Gaia mi piace già molto"
"Tu sei convinta di rimanere qui? A Roma? Con me? Insomma sei sul serio pronta ad iniziare qualcosa con me? Perché io voglio sposarti e creare una famiglia. Voglio che tu sia mia moglie e che creiamo insieme qualcosa che ci accompagnerà per sempre. Non voglio ripensamenti...perché ti amo da morire Giulia ma devo pensare anche a lei"
"Lo so" osservo Gaia che ormai dorme sempre con il biberon in bocca "Mi dispiace di averti detto quelle brutte cose Stephan...avevo paura..e sinceramente ne ho ancora...ma voglio viverti amore mio, ogni giorno ed ogni notte...voglio ripartire da dove abbiamo interrotto e soprattutto voglio che tu non ti sento più solo...una volta per tutte..." lui sorride e poi mi abbraccia da dietro, poggiando il mento sulla mia testa e poi dandomi un bacio fra i capelli "Hai mangiato piccola?"
"No..ero troppo agitata"
"Giulia...devi mangiare...vediamo cosa posso preparare.." Stephan va verso il frigo e poi mi fissa con una faccia delusa "Non c'è moltissimo...toast? Più tardi vado a fare la spesa..praticamente ho in frigo solo il latte per Gaia"
"Vanno benissimo i toast.." lui sorride e poi inizia a prepararmi i panini che sono una delle poche cose che fa da Dio, in cucina naturalmente. Io tolgo il biberon dalle grinfie di Gaia e poi la metto in posizione eretta per farle fare il ruttino "Metti il panno sulla spalla altrimenti ti macchia il vestito" lo ringrazio e poi inizio a passeggiare per la cucina canticchiando una canzone senza senso. Quando Gaia fa il ruttino e poi si lascia andare ad una specie di sospiro felice le do un bacio sulla testa e poi proseguo a camminare per farla addormentare del tutto "Sei già calata perfettamente nella parte" alzo le spalle e poi lo seguo verso il retro della casa dove lui deposita i toast ed un pò di frutta sul tavolino per poi rientare per prendere l'acqua ed i bicchieri "Metti pure Gaia nella carrozzina...dopo mangiato vado in città a fare la spesa mentre tu ti riposi. Poi potremmo andare un pochino al mare quando cala il sole..."
"Sarebbe perfetto...io dopo chiamo Roberta per dirle che è andato tutto bene così lei e Viola la smetteranno di preoccuparsi"
"Come mai ti hanno accompagnata?" mentre Gaia dorme beata io decido di raccontare a Stephan tutta la storia, compresa il fatto che io sia stata male "Partiamo dal giorno in cui ci siamo visti a Milano. La mattina mi ero fatta visitare dal medico di Fabio perché non stavo bene e lui mi aveva detto che potevo essere incinta. Ma non ne ero sicura e...quando ci siamo incontrati al tuo hotel sono entrata letteralmente in panico e...poi sono stata male"
"Sei stata male? Quando?"
"Dopo aver girato l'angolo...mi sono accorta che avevo una perdita e sono corsa in ospedale"
"Cazzo Giulia...dovevi chiamarmi..." Stephan si prende la testa fra le mani e quando rialza il viso ha un'espressione tormentata e molto preoccupata "Hey amore...sto bene..." finisco di mangiare e poi mi alzo per sedermi in braccio a lui "Mi hanno tenuta sedata 48 ore e la dottoressa mi ha sconsigliato di prendere l'aereo. Per questo sono venuta in macchina"
"Domani telefono alla ginecologa che ti aveva visitata ed andiamo da lei...non si discute...se devi stare 8 mesi a letto ci starai Giulia...non posso pensare di perdere un altro bambino o di perdere te chiaro? Ti amo troppo e...sono troppo felice che tu sia incinta..."
"Veramente? Prima quando te l'ho detto non hai festeggiato più di tanto amore" abbasso lo sguardo ma lui me lo rialza "Giulia...stavo malissimo...ti rendi conto che cazzo di vita di merda che ho vissuto negli ultimi giorni? Abbiamo litigato e tu mi hai fatto capire di esserti pentita di essere stata con me, mi hai detto che eri stata con altri e che ti era piaciuto...e cazzo non ho capito più nulla...quando ero in stanza ho sentito come se fosse successo qualcosa e ti ho scritto ma non hai risposto..."
"Ero in ospedale, ho letto giorni dopo i tuoi due messaggi e avrei voluto chiamarti subito ma...ho deciso di dirtelo di persona..perché tu saresti stato capace di prendere il primo aereo e venire a Milano...invece sono venuta io da te perché te lo avevo promesso..."
"Come stai adesso? Seriamente?" Stephan mi abbraccia stretta ed io cerco di fargli capire con quell'abbraccio che sto bene e che vorrei solo che lui mi facesse scordare tutto il dolore che ho e che abbiamo passato "Sto bene..la dottoressa mi ha dato delle vitamine da prendere e mi ha consigliato di condurre una vita assolutamente normale...quindi dobbiamo solo riprendere il ritmo e cercare di allontanare tutte le cose negative...adesso sia noi quattro..."
"Noi quattro...non ci speravo più..." sorrido e poi mi accoccolo contro di lui mentre Stephan mi tocca lentamente la pancia "Quella sera al faro...lo sapevo che sarebbe successo...ma mi hai dato seriamente una mazzata assurda quando mi hai detto quelle cose..e pensavo di averti persa per sempre"
"Non mi hai mai persa amore mio..mai...non sono mai stata con un altro ragazzo da Ibiza...mai..e non ci ho mai neanche pensato..perché l'unico che ho mai avuto nel cuore ed in testa sei stato tu..."
"Neanche io sono stato con Greta...e non mi è neanche mai passato per l'anticamera del cervello sinceramente..." gli bacio il collo e poi chiudo gli occhi felice "Sei stanca?"
"Un pochino..."
"Sdraiati sul dondolo...riposati tanto che io vado al supermercato..."
"Un bacio prima" sporgo le labbra e gli chiedo un bacio ma lui alza gli occhi al cielo e si nega "No"
"No? Neanche se ti prometto un massaggio personalizzato stanotte? Quando saremo nella stanza al piano di sopra? Io e te? Con la tua fidanzata vestita solo di una tua maglietta? Magari quella bianca che mettevo sempre..."
"Sei scorretta Giulia" la sua mano mi scorre lungo la coscia ed io sorrido "Ti prego" sporgo di nuovo le labbra e questa volta la sua bocca cerca la mia con una passione ma anche una tenerezza che mi lascia senza fiato. Amo quello che lui mi da, le mille sensazioni che mi trasmette solo con un bacio, il fatto che sia sempre dolce, che con i suoi gesti mi faccia capire sempre quanto ci tenga a me. Ogni volta che mi sfiora sento le farfalle nello stomaco e quella sensazione come se facessi sempre una discesa sulle montagne russe "Ti amo Ste..."
"Anche io Giulietta...e adesso non ti faccio più scappare..sarai sempre qua al mio fianco, te lo posso giurare" sorrido e poi lo bacio di nuovo...si, l'ho riconquistato alla fine, perché ci siamo sempre appartenuti e questo non potrà mai cambiare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2017 ⏰

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