CAPITOLO 2. NON TI MOLLO

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NOLI, LIGURIA - 17 GIUGNO 2017
Mi passo la bottiglietta d'acqua ghiacciata lungo il collo e poi, dato che indosso solo un bikini rosso e un paio di shorts dello stesso colore, mentre nessuno di guarda poso la superficie di plastica gelida sulla pancia "Il paradiso..." la mia collega, la stessa Roberta che ho conosciuto ad Angera, si lascia scappare una risata "Il vero paradiso sarebbe essere sdraiate su due di quei lettini, con un tipo strafigo che ogni tanto ti spruzza dell'acqua ghiacciata addosso...o che si sdrai direttamente lui addosso a te..anche se fa caldo"
"Sei impossibile Roberta..." le lancio uno strofinaccio e poi servo una birra ghiacciata ad un ragazzo che mi scocca uno sguardo che nelle sue intenzioni dovrebbe essere sexy ma che in realtà lo fa solo sembrare strabico "Mi sa che di ragazzi fighi qua non ce n'è neanche l'ombra oggi.."
"Qualcuno si dai...tipo quel gruppetto...quello di spalle è carino..."
"Ma l'hai visto in faccia? È inguardabile"
"L'altro allora, quello biondino"
"Ma hai visto il fisico? O l'assenza di fisico piuttosto?"
"Quello a destra?"
"Ha i denti storti..."
"Sinistra?"
"Ha gli occhi slavati..."
"Ma cazzo se sei difficile...certo che se ho capito con chi fai il paragone non regge nessuno eh" lei mi da una spinta con il fianco ed io la guardo male "Ma che paragoni? Sono dati di fatto bella milanese"
"Dati di fatto supportati da un paragone...con uno...quello che seguì su Instagram e di cui fai gli screenshot a manetta...che sia vestito o meno...meglio meno devo dire...eh?" la sua faccia è tutta un programma ed io scoppio a ridere "Ma sei completamente fuori? Non so di cosa tu stia parlando...ma soprattutto a chi ti stia riferendo...io non faccio screenshot a nessuno"
"Dammi il cellulare...forza...avrà anche una cartella sua...come l'hai chiamata? 'Quanto sei figo' oppure 'quanto sono stata cretina due settimane fa a non darti il mio numero ma soprattutto a non infilarti la lingua in gola?'...allora? Oppure 'ma quello non è il suo amico?'"
"Chi?" mi giro verso la spiaggia e vedo effettivamente venire verso il bar uno dei suoi migliori amici "Ed ecco a voi il secondo round della telenovela dell'estate. La nostra eroina riuscirà a non fare la scema e a farsi soprattutto il suo calciatore?" Roberta mi spinge e così mi ritrovo alla cassa, giusto in tempo per servire Aurel "Ciao...cosa posso darti?"
"Ciao...tre bottigliette d'acqua per ora. Poi ci faremo venire in mente qualcos'altro..siamo appena arrivati...e se le cameriere al bar sono così carine saremo spesso qua" il suo sorriso è molto bello, ma certo non regge il confronto..mi do mentalmente della scema e poi prendo i soldi e gli allungo il resto "Naturali o gasate?"
"Due gasate ed una naturale, non troppo fredda per quel rompicoglioni del mio amico" non ho il coraggio di chiedergli se fra i due suoi amici ci sia anche lui, quel giorno Instagram non mi ha ancora dato aggiornamenti sui suoi spostamenti "Tieni..."
"Sei qua tutto il giorno?"
"Si, fino alle sei..."
"Allora ci vediamo dopo...il tuo nome?"
"Giulia..." lui sorride e poi si allontana "Allora bella romana...lui c'è?"
"E che ne so? Mica glielo potevo chiedere scusa" Roberta, notevolmente più alta di me, si mette in punta di piedi seguendo i movimenti di Aurel "Sono in prima fila...non riesco a vedere un cazzo...il tuo principe azzurro potrebbe essere a pochissima distanza da te...non sei emozionata?" lei batte le mani eccitata ed io la guardo male "Emozionata? Ci sono cinquanta gradi sotto questo dannato coso di paglia..sto letteralmente morendo di caldo..."
"Ma non senti un'aria diversa? È l'amore"
"Ma ti sei bevuta il cervello? O è il caldo?" le metto una mano sulla fronte "No, sei fresca...allora credo che sia proprio tu ad essere rimbambita..tu e ste cagate sull'amore"
"Ma se ti brillano gli occhi? Non mi freghi bella romana..." Roberta mi sposta senza tante cerimonie e si piazza alla cassa "Vai a pulire i tavoli? Così cerchi di vedere se c'è" io scuoto la testa ma prendo lo straccio bagnato e faccio come mi dice. Io e Roberta lavoriamo lì durante il fine settimana...dopo la nostra avventura ad Angera siamo diventate amiche e lei mi ha ospitato a casa sua a Milano quando le mie finanze non mi permettevano praticamente più di sostenere l'affitto della stanza minuscola dove stavo. Roberta mi ha preso sotto la sua ala protettrice, si è presa a cuore la mia storia personale e così abbiamo deciso di venire insieme in Liguria alla ricerca di un lavoro estivo o nel mio caso di più lavori contemporaneamente. Così mentre lei lavora allo stabilimento balneare nel fine settimana, io altre a quello lavoro in un locale di Alassio sabato e domenica e durante la settimana faccio la cameriera in un ristorante di Savona. Insomma non mi faccio mancare nulla...tutto quello che guadagno lo mando ai miei, tranne una minima parte che mi permette di comprare da mangiare. Roberta, nonostante le mie lamentele, non mi permette di mettere un euro nell'affitto del monolocale di Noli che abbiamo trovato e che dividiamo. Non so perché lei mi abbia seguita in questa avventura...non le servono minimamente soldi dato che è ricca, e parecchio ma sospetto che quello sia il suo modo per fuggire da una situazione familiare non idilliaca..io ho finalmente trovato un'amica sincera, che certo è scema e parecchio ma so che su di lei posso contare.
È quasi mezzogiorno e così pulisco i tavoli e li preparo per il pranzo "Allora bella romana...il tuo faraone?"
"Ma la finisci? Non c'è nulla di mio...se non la mia incazzatura" sbuffo e lei mi da un tenero bacio sulla testa "Su dai...lo sai che scherzo...è che...ti ho sentita piangere stanotte"
"Già..." le faccio un sorriso triste e poi mi sposto per pulire i tavoli esterni. Lì il caldo è parzialmente mitigato dall'aria del mare e vorrei veramente essere su una di quelle sdraio senza un pensiero al mondo se non quello dell'abbronzatura e di cosa mangerò per pranzo. È il secondo fine settimana di lavoro ma tollero già a fatica le frotte di ragazze in bikini striminziti, che si truccano anche in spiaggia e che vengono al bancone guardando con sdegno noi povere cameriere che dobbiamo lavorare. Ad un certo punto sento uno sguardo bucarmi la schiena..mi volto e individuo, in prima fila, proprio a ridosso dell'acqua, le sdraio di Aurel e dei suoi amici. Uno l'ho già intravisto in qualche foto su Instagram, l'altro, quello appena uscito dall'acqua e che sta guardando verso di me è lui. Mi volto allontanandomi dalla sua visuale. Mi rintano dietro il palo di un ombrellone e lo fisso. Se in completo elegante era da infarto così è da coma diretto...è meno perfetto di due settimane prima, con i capelli bagnati ma per me è ancora più bello. Indossa un paio di pantaloncini rossi che al momento sono puzzi d'acqua e basta...certo con trenta e passa gradi in spiaggia è assolutamente normale ma non c'è nulla di normale in lui ma soprattutto nella mia reazione. Mi sento rinascere dopo 15 giorni esatti...è da quando ero ad Angera che il cuore non mi batteva così "Oddio santissimo...." Roberta sbircia da dietro le mie spalle "Ti servirà molto autocontrollo oggi...fattelo dire è proprio..."
"Figo..lo so...ma soprattutto io sono sempre una cameriera.." mi sposto e vado verso il bancone...in quel momento vorrei essere da tutt'altra parte, dovunque ma non lì...

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