CAPITOLO 24. COINCIDENZA O DESTINO?

426 19 4
                                    

NdA piccolo regalino del martedì...un nuovo capitolo tutto per voi...

10 MESI DOPO - IBIZA
"Mi raggiungi dopo allora?"
"Certo...ci vediamo alla piscina" mi sporgo per farmi lasciare un bacio sulla guancia ma Loris, ridendo, mi volta il viso e mi bacia sulla bocca. Mi spinge senza alcuna delicatezza contro il muro del corridoio vicino alla porta della mia camera...io gli intreccio le braccia attorno al collo e lo attiro di più verso di me. Cerco di adattare il mio corpo al suo, cerco di scollegare il cervello, cerco di lasciarmi andare ma è tutto inutile...ho come la sensazione che qualcosa di fondamentale per la mia vita stia per accadere e neanche i baci profondi e molto molto focosi del ragazzo con cui ho passato la notte riescono a distrarmi dai miei pensieri "A dopo" mi stacco da lui e lo guardo mentre, mani in tasca, indietreggia lungo il corridoio continuando a fissarmi. Quando lui gira l'angolo finalmente posso togliermi dalla faccia quel sorriso finto che mantengo da quando io e lui ci siamo incontrati alla piscina dell'Hotel il pomeriggio prima. Lui mi ha puntata subito ed io ho puntato lui, naturalmente per mantenere l'apparenza davanti alle due ragazze con cui divido la stanza e quelle due settimane di vacanza ad Ibiza. Non posso mica dir loro che piuttosto che essere lì preferirei essere in una sperduta caletta ligure...quella era la mia vecchia vita...ora ne ho una nuova, completamente diversa che comprende un fidanzato cinquantaduenne a Milano, un sacco di soldi e di vestiti nell'armadio e la cinghia del controllo lasciata molto larga, cosa che mi permette di avere parecchi divertimenti extra, molti amanti e la consapevolezza di essere caduta molto in basso, talmente in basso che a volte penso proprio di aver toccato il fondo. Mi rimetto il finto sorriso e poi apro la porta della camera strisciando il badge. Viola e Serena mi accolgono con risolini e battiti di mano. Hanno entrambe la mia età e come me hanno due fidanzati ultra cinquantenni che le aspettano a Milano...ci siamo conosciute ad un'asta di benecifienza mesi prima e da allora dividiamo quei piccoli momenti lontani dai nostri rispettivi partner ufficiali. Il mio si chiamo Fabio, ha cinquantadue anni appena compiuti e dirige uno degli studi legali più importanti del capoluogo lombardo. Io e lui ci siamo conosciuti in un bar, una sera...due giorni dopo lui mi ha chiesto di trasferirmi nel suo attico con vista spettacolare sul Duomo. Da 7 mesi facciamo coppia fissa, tutto per le apparenze naturalmente. Lui ha parecchi amici intimi, io in quei mesi ho avuto molti amanti. Lui mi usa agli eventi e alle cene, io spendo i suoi soldi...ognuno in questo modo ha il suo tornaconto..fra di noi non ci sono contatti intimi, del resto lui preferisce altro. Lui mi lascia libera di fare quello che voglio, come quella vacanza totalmente pagata da lui. Io scopo con ragazzi della mia età, giusto per riscaldare la parte di letto accanto alla mia, giusto per staccare la testa dai soliti pensieri...sempre quelli da 10 mesi a quella parte...
"Allora stronzetta come è andata con Loris?" Viola, rossa tinta e Serena bionda naturale ma che di naturale ha solo quello, mi guardano coperte solo da dei microscopici costumini che mascherano a malapena lo stretto indispensabile "Benissimo" in realtà ho finto dall'inizio alla fine, ho sospirato, ho emesso gemiti e urletti a comando, come faccio da 10 mesi a quella parte. L'ultimo orgasmo vero risale a....scuoto la testa e scaccio il pensiero...è stato la sera prima che tutto andasse a puttane...la sera prima di quella dannata festa...la sera prima della fine "Lo sapevo che avreste fatto faville...senti noi andiamo in piscina...tu ci raggiungi?"
"Certo...mi faccio una doccia e arrivo" loro si infilano dei copricostumi trasparenti, le infradito con la zeppa e poi prendono le borse di paglia...con uno svolazzo della mano escono dalla porta ed io posso finalmente buttarmi sul letto e cacciare un urlo di frustrazione...nessuno di loro conosce la vera Giulia, anche perché per loro sono semplicemente Carola. Solo la mia carta d'identità mi ricorda che Giulia esiste ancora. Per il resto, quando ho lasciato Roma nel settembre precedente, ho deciso di inventare Carola, che per il primo periodo ha vissuto spendendo i soldi del suo ex fidanzato per poi trovare Fabio ed iniziare a spendere i suoi, di soldi. Carola è sexy, disinibita, senza peli sulla lingua, maniaca dello shopping e dei trucchi, parla sempre a voce alta e squillante, anche se ha fatto un corso di dizione per togliere quell'inflessione romana che a Fabio non piace. La sua ragazza deve essere impeccabile, sempre e comunque e l'accento marcato che mi portavo dietro non andava bene per lui. Così mi sono imposta di togliere il mio amato accento..solo quando sono da sola mi lascio andare a qualche imprecazione in dialetto. Mi rialzo e mi tolgo il vestitino azzurro che porto dalla sera prima, il completino intimo grigio e poi vado verso la doccia. Passando davanti allo specchio fisso la mia immagine...in quei 10 mesi il mio corpo è cambiato grazie alle sedute intensive con il mio personal trainer, che è uno dei miei amanti peraltro. Il mio fisico rispecchia perfettamente l'immagine che voglio dare di me, una ragazza che pensa solo alla sua parte esteriore, mettendo da parte quello che ha dentro. Mi passo una mano sulla pancia, adesso piattissima e sempre ornata da quel piercing all'ombelico. Sembro un'altra persona, ma credo sia soprattutto per la mia espressione sempre dura ed imbronciata a parte quando devo sorridere a comando. Lo faccio per tutto l'arco della giornata, a parte quando sono da sola. Cerco di sorridere, ma il mio viso è come se non sapesse più farlo, io che ero sempre sorridente nonostante la mia vita di merda...entro nella doccia e butto la testa sotto il getto dell'acqua...dopo la mia fase multicolore i miei capelli sono tornati ad essere neri, ma ora vado in un salone esclusivo almeno una volta a settimana e quindi la mia chioma è sempre lucente e perfetta. Anche le mie unghie sono perfette, così come tutto il resto del corpo, fra cerette laser, massaggi e pomeriggi interi passati alla SPA. Solo su una cosa sono stata irremovibile..i miei tatuaggi sono rimasti al loro posto. Guardo la fenice sul polso e ci passo sopra le dita...quasi riesco a sentire il tatuaggio che c'è sotto, quel simbolo dell'infinito e quel nome...appoggio la fronte sulle mattonelle fredde e senza che possa farci assolutamente nulla le lacrime iniziano a mischiarsi all'acqua che scende. Mi rannicchio per terra, con le ginocchia al petto e piango per almeno mezz'ora. Ogni mattina, sotto il getto della mega doccia a casa di Fabio, o dovunque io sia piango e poi indosso di nuovo la maschera di Carola. Nessuno sa quello che ho dentro, perché in 10 mesi non ho permesso a nessuno di scoprire qualcosa di reale che mi riguardi. Nessuno sa dei miei genitori, di Roberta, di Stephan, dell'incidente, del bambino...nessuno sa che ogni notte, prima di addormentarmi il mio ultimo pensiero è per quel ragazzo che 3 mesi prima ha avuto una bambina da quella che a settembre diventerà sua moglie. Nessuno sa che ogni mattina il mio primo pensiero è sempre per lui...nessuno sa che nonostante tutto quello che è successo io lo amo ancora...credevo che con il tempo qualcosa cambiasse, soprattutto dopo tutto quello che lui mi ha fatto, invece le cose sono rimaste sempre immutate. So ancora a memoria il suo numero di telefono e spesso, quando la sua mancanza è troppo forte, mettendo l'anonimo lo chiamo solo per sentire la sua voce che dice "Pronto". Spesso lui dice "Giulia sei tu?" ed io allora riattacco, con la paura che se dicessi "si" lui si arrabbi e mi intimi di non chiamarlo più.
Esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e poi indosso un costume bianco e oro con sopra un vestitino dello stesso colore che mette in risalto la mia abbronzatura in parte artificiale e i miei capelli scuri. Metto gli occhiali da sole e poi prendo la borsa...faccio un bel respiro e poi apro la porta. La richiudo dietro di me e poi mi giro per andare all'ascensore. L'hotel è uno dei più esclusivi di Ibiza e grazie ai soldi di Fabio io e le mie amiche, che poi amiche è una parola grossa, stiamo nel complesso principale anche se io avrei preferito una delle piccole dependance, sicuramente meno esclusive ma senza ombra di dubbio più caratteristiche e particolari. Ma loro volevano per forza la cosa più chic e così le ho accontentate come sempre del resto...esco dal complesso e vado verso la piscina passando dalle stradine su cui si affacciano le piccole casettine bianche...abbasso lo sguardo e poco dopo mi sento afferrare per le spalle dopo essere finita contro un ragazzo "Merda...scusa ero distratta..." quando alzo gli occhi rimango allibita "Stephan...."

LASCIATI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora