CAPITOLO 20. REAZIONE A CATENA

358 15 13
                                    

NdA PRENDETE UN BEL RESPIRO PRIMA DI LEGGERE...VI SERVIRÀ...

"Quando l'ho provato mi stava meglio" sbuffo tentando di mascherare l'ansia ma naturalmente non ce la faccio e mi viene da piangere. Saranno gli ormoni sballati ma sembra che in quegli ultimi giorni io riesca solo a piangere per ogni cavolata, oltre che a mangiare naturalmente "Ma se sei bellissima...dai che altrimenti facciamo tardi..." Stephan si mette vicino a me e guarda nello specchio del bagno sistemandosi i capelli. Lui si che è bellissimo nel suo completo elegante ma non troppo "Niente giacca e cravatta allora?"
"No sei perfetto così...ci sono trenta gradi ancora e poi è una cena in piedi no? Una cosa tranquilla..." glielo dico per la trentesima volta ma naturalmente è solo un modo per convincere me stessa di quello che sto dicendo "Si quindi smettila di pensarci...è una cosa tranquilla, una cena in piedi a cui sono state invitate 40 persone...ci sarà gente che conosco da quando sono nato, e quindi...prendi un bel respiro Giulia e vedrai che andrà tutto a meraviglia"
"Sicuro di volergli dire della gravidanza e del matrimonio stasera? Insomma è una cena organizzata da tuo fratello e sua moglie...non vorrei fosse...di cattivo gusto...gli ruberemo la scena e non voglio che..." Stephan mi prende il viso fra le mani e blocca la mia protesta con un bacio a stampo, che poi diventa un bacio profondo che prolungo più del consentito attirandolo a me e spingendolo contro il piano del lavello "Giulia..." il suo gemito mi infiamma il sangue nelle vene e medito di saltare la festa e di legarlo al letto fino alla mattina successiva "Dimmi.." gli bacio il collo e lui mi abbraccia stretta aprendo le mani sulla mia schiena per accarezzarmi "Per quanto sia molto tentato di toglierti quel vestito in questo preciso momento aspetterò che rientriamo a casa, dopo che avremo detto a tutti quanti che sei incinta e che porti quell'anello al dito perché diventerai mia moglie...quindi...andiamo?"
So che anche lui è agitato ed emozionato ma maschera meglio tutto quello che gli si agita dentro "Andiamo...." lo bacio un'ultima volta e poi vado nell'ingresso per mettermi le scarpe con il tacco che ho comprato il giorno prima. Sono rosse, di vernice e hanno un tacco di credo 18 centimetri "Giulia..."
"Dimmi..ho qualcosa fuori posto?" mi giro a destra e a sinistra ma non vedo nulla di sbagliato nel mio look "Sei consapevole che quando torniamo a casa voglio fare l'amore con te mentre indossi solo quelle vero?" sorrido diventando rossa "Ah si?"
"Si amore mio...quindi preparati..." Stephan mi da una pacca sul fondoschiena a cui rispondo con una manata sul braccio. Poi rido intrecciando la sua mano alla mia. Mentre aspettiamo l'ascensore lui non smette di fissarmi di sottecchi "Cosa c'è che continui a guardarmi? Già sono complessata di mio..se tu non smetti di fissarmi penso di avere qualcosa che non quadra ed entro in crisi"
"Tu hai qualcosa che non quadra nella tua testolina...solo lì puoi avere qualcosa che non quadra" non so se prenderlo come un complimento ma prima che possa rispondergli l'ascensore arriva e noi saliamo. La discesa di quasi venti piani è sempre un momento che noi occupiamo parlando e facendo gli scemi ma quella sera, appena le porte si chiudono, Stephan mi tira per il braccio ed io, sbilanciata, praticamente gli cado addosso "Ma che...?" la mia frase viene interrotta bruscamente dalle sue labbra che mi regalano un bacio che mi fa vibrare ogni fibra del corpo. Sento contrarsi tutti i muscoli del basso ventre e ringrazio la mia decisione di non mettere mai il rossetto quando devo uscire con lui "Sei bellissima e se non la smetti blocco l'ascensore e ti spoglio qua..smettila di avere dubbi sul vestito, sui capelli e su qualsiasi altra cosa...perché quando torniamo a casa ti dimostro quanto sei scopabile...sempre e comunque..ok?" annuisco e poi riavvicino le labbra alle sue "Ti amo..."
"Anche io" poi ci sistemiamo prima di arrivare in garage. Salutiamo la coppia che ci fissa sorridendo e raggiungiamo la macchina. Durante il tragitto, come succede sempre del resto, lo fisso cercando di imprimermi nella memoria ogni più piccolo particolare "Senti ma...Maui alla fine viene?"
"Credo di si..." lui tamburella le dita sul volante mentre guarda fisso la strada con espressione concentrata "Gli parlerai?"
"Sono tentato di ignorarlo per tutta la durata della serata ma alla fine credo che gli parlerò..insomma dovremo pur chiarire prima o poi no?"
"Si...insomma anche lui sarà felice di sapere che fra otto mesi diventerai papà..o almeno lo spero..sinceramente non so come potrebbe reagire, pensavo di averlo inquadrato ma evidentemente mi sbagliavo..dopo quello che è successo a Savona non vedo come potrebbe evolvere il nostro rapporto...voi vi conoscete da una vita ma noi due? Avevo quasi dato per scontato che mi avesse accettato come tua fidanzata ma evidentemente avevo sbagliato.."
"Ci stai male per questa cosa?"
"Ovvio che ci sto male...è uno dei tuoi più cari amici e vorrei avere con lui almeno un rapporto civile. Ma...non so sinceramente cosa pensare Stephan..sono un ragazza che perdona ma credo che potrei farlo solo se lui si mostrasse realmente pentito...e non so se lo sarà" lui annuisce e poi mi sorride "Ora pensiamo solo a quello che dobbiamo annunciare stasera...poi vedremo come andrà con Maui....stai tranquilla e pensa solo a goderti la serata" mi stringe la mano e poi guida fino a quando arriviamo alla location scelta da Manuel e Giulia per la cena. Siamo vicini a Piazza del Popolo e l'atmosfera è come al solito magica, del resto Roma per me lo è in generale e da quando sono con Stephan ho la possibilità di visitare posti e locali che prima guardavo solo da fuori. Dopo aver parcheggiato nel garage privato io e Ste saliamo fino alla terrazza più alta della Casina Valadier, uno dei luoghi più esclusivi e di classe per cene, aperitivi ed eventi. Rimango letteralmente a bocca aperta davanti all'immenso spazio aperto che ha una vista che definire da sogno è poco. Roma è ai nostri piedi e quando mi sporgo dal parapetto ho la sensazione di poter toccare con un dito ogni angolo più suggestivo della mia bellissima città "Stephan...Giulia" Manuel e sua moglie ci raggiungono, ci salutiamo con solo un attimo di imbarazzo dato che io e loro non ci vediamo dal concerto di Justin a Monza e naturalmente ne sono successe di cose nel frattempo "Sei assolutamente magnifica...insomma il fidanzamento con mio fratello ti dona molto..." gli sorrido cercando di mostrare il meno possibile la mano dove è posizionato l'anello di fidanzamento di Stephan. Quando saluto i suoi genitori la sensazione di smarrimento è ancora peggiore. Li ho incrociati solo tre volte ed è successo sempre prima di tutto il casino di Greta...ora, essere lì con loro ad un evento che in teoria è un qualcosa di famigliare ed intimo, mi fa sentire un pesce fuor d'acqua. Sua madre lo intuisce e mi sussurra un "stai tranquilla" dopo avermi brevemente abbracciata. Giro lo sguardo a destra e a sinistra per la terrazza ma non vedo Maui. La serata è in pieno svolgimento e penso che alla fine abbia deciso di non venire. Forse alla fine è meglio così. Con il passare dei minuti mi riesco a tranquillizzare, almeno fino a quando non sento una risata che riconosco all'istante. Mi giro e fisso inorridita la porta dell'ascensore chiudersi dopo aver depositato sulla terrazza una coppia che non avrei mai voluto vedere insieme quella sera "Ma che cazzo...." sento imprecare Stephan accanto a me ma lo trattengo per una mano quando si lancia in avanti verso Maui e Greta. Sento anche le altre persone accanto a me commentare l'ingresso della coppia sulla terrazza. Manuel va verso l'amico di Stephan ed i due hanno un acceso diverbio. Vedo che Manuel mi indica e mi sento chiamata in causa così faccio qualche passo in avanti e raggiungo i tre ragazzi tallonata da Stephan che però rimane un pochino indietro. Il senso di nausea che avverto non è dovuto alla gravidanza ma alla vista di Greta a poca distanza da Stephan, ma cerco di comportarmi da ragazza matura "Se il problema sono io tranquillo Manuel...per me va bene così..la terrazza è abbastanza grande da poter camminare e girare per l'ambiente senza per forza incrociare il mio cammino con quello di Greta...non facciamo scenate inutili per una persona che non ha alcuna influenza sulla mia vita...le darei solo un'importanza che non ha...quindi veramente...vai tranquillo"
"Sicura Giulia?"
"Certo..." io guardo Maui e poi faccio due passi in avanti di modo che le mie parole le possa sentire solo lui "Se volevi fare un gesto che mi facesse capire che ti sei pentito di quello che è successo a Savona diciamo che hai proprio sbagliato...ma del resto credo che Greta abbia molte armi da usare a suo vantaggio...resti sempre la ruota di scorta però, la seconda scelta, spero tu te ne sia reso conto...e fattelo dire...hai proprio cattivo gusto" poi mi allontano prendendo per mano Stephan "Sicura che ti vada bene?"
"No che non mi va bene ovviamente ma non voglio rovinare la serata di Manuel e Giulia quindi facciamo finta che lui sia accompagnato da una ragazza qualsiasi e non da quella che ti sei scopato a Savona..." gli mollo la mano e poi mi allontano verso il punto più lontano della terrazza. Ho bisogno di stare da sola ma soprattutto voglio capire come una serata che doveva essere perfetta si sia trasformata in un'assoluta catastrofe.

LASCIATI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora