Capitolo 7: ci vediamo all'inferno

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"N-non ti avvicinare brutto bastardo pervertito!"

Ero nel panico, con un coltello in mano puntato verso colui che mi aveva dato la vita di merda che ho avuto

"Ma come? Non vuoi abbracciare il tuo paparino?" Disse cominciando ad avvicinarsi.

"Paparino sto cazzo! Secondo te dovrei abbracciare un tizio che ha ucciso mia madre e vuole stuprarmi?! Ma che cazzo ti fumi?! DROGATO DEL CAZZO!!!" a quello il suo sguardo si incupì.

Cominciò ad avvicinarsi lentamente e tirò fuori una siringa con lo stesso liquido verde che era nell'altra.

"Vedi, questa sostanza l'ha creata la mia agenzia"
Sbiancai: mio padre lavorava per un' agenzia scientifica che creava cure contro malattie, ma creavano anche liquidi per le forze militari, capaci di uccidere all'istante, anche in modo brutale.

"Quindi, quella siringa... non l'hai usata tu"

"Esattamente, mia cara. Vedi, questa sostanza è stata creata per far esplodere qualunque cosa, dalla gomma più morbida al metallo più duro"

Guardai per un attimo il corpo inerte della mamma: la testa era chiaramente schizzata fuori dal collo e dal taglio che aveva sul petto, si poteva vedere la cassa toracica distrutta e un polmone fatto a pezzi.
Mi venne il voltastomaco, volevo vomitare, ma ricacciai l'impulso, avevo altro a cui pensare.
Cominciai a sentire un altro stimolo, avevo voglia di farlo a pezzi...
Volevo fargli del male...

Ma a che cazzo sto pensando, riprenditi Y/n, non sei un assassina

Ma era proprio quello che stavo per diventare.

Il vecchio ricominciò a parlare
"Sai, sono stato gentile con te solo perché eri in depressione..."

Basta

"...stavo aspettando il momento giusto per occuparmi di te..."

Basta

"... il tuo corpo perfetto non andava sprecato..."

Basta

"... ma... Ora so che ormai è troppo tardi per te"
Mi fiondai su di lui e conficcai la lama del coltello sulla sua spalla.
L'uomo urlò dal dolore e mi spinse violentemente contro il muro, facendomi sbattere la testa e causandomo un taglio nella nuca.
Avevo perso le forze, non riuscivo a muovermi.
Con le poche forze rimaste, lanciai il coltello, che mi ero tenuta, verso mio padre.
Cacciò un altro urlo.

La lama si era andata a conficcare nell'intestino e da esso sgorgava sangue a fiotti.
L'odore metallico di quella sostanza mi fece star bene, non ne so tutt'ora il motivo, ma sorrisi divertita.
L'uomo si accasciò a terra e si tolse il coltello mentre tossiva sangue.

Sentii una scarica di adrenalina invadermi tutto il corpo mentre succedeva questo.
Mi alzai e lentamente mi avvicinai all'uomo.
Lo afferrai per i capelli e gli alzai la testa, in modo che i miei occi c/o potessero incontrare i suoi.
Potevo giurare di aver visto della paura nei suoi occhi.

"Mi dai il voltastomaco, gli uomini come te mi fanno vomitare" detto questo gli pestai la mano in modo che mollasse il coltello e la siringa.

"Ora dimmi se questo liquido quando inserito nella carne fa male" nessuna risposta.
Gli diedi una ginocchiata in faccia "RISPONDI PEZZENTE!!" a quel punto mi fece un cenno di sì con la testa.

Presi la siringa e gliela conficcai nel petto e mi assicurai di non tralasciarne neanche un goccio.
Ma prima che potesse morire, pronunciai cinque importanti parole.

"Buona notte... ci vediamo all' inferno"

E dopo questo lui esplose.
Il suo sangue bagnò la mia pelle, che era ormai di un colore cadaverico da quanto candida e bianca era.

Cominciai a piangere spaventata.
Sembrava tutto un film, era irreale ció che era successo, mai avrei pensato che tale situazione potesse verificarsi.

É proprio vero che oggi ci sei e domani non lo sai.

JEFF POV

-POCO TEMPO PRIMA-

Sentii un urlo provenire dalla casa di Y/n e preoccupato andai a controllare.
La porta dell'abitazione era aperta, ma non entrai, mi limitai a stare appoggiato al muro.
Sentii un'altro urlo e a quel punto seppi che le cose avevano preso una brutta piega.

Sbirciai un attimo per controllare e quello che vidi non mi piacque per niente: il padre di Y/n stava molestando la figlia senza scrupoli.
Stavo per entrare, ma la ragazza riuscii a liberarsi e a prendere un coltello

Feci per andare da lei, ma poi pensai che quella era l'occasione perfetta per strapparle via la sanità mentale.
E quindi, a malincuore, restai lí impalato per tutta la scena mentre la sanità mentale di Y/n stava andando a farsi fottere piano piano, come la mia.

Ma era la cosa giusta da fare? Insomma, chi mai vorrebbe diventare un assassino? E se poi si pente e torna alla sua vecchia vita?
Dubbi su dubbi si fecero strada nella mia mente, pentendomi di aver accettato le condizioni dello Slanderman.

Venni riportato alla realta da una frase della ragazza
"Buona notte.... ci vediamo all'inferno"
Poi un'esplosione di sangue e un pianto.

Corsi verso la ragazza in lacrime e la strinsi a me.

"J-jeff?"

"Shh è tutto finito, puoi sfogarti"
Un urlo di disperazione e tristezza invase la ragazza che mi stringeva sempre più forte.
Il sangue del padre le aveva sporcato maggiorparte del corpo e ora stava finendo sulla mia felpa e i miei capelli.

"È tutto ok, ora ci sono io"

ANGOLO AUTRICE

Lasciate i forconi e i pomodori... grazie
Mannaggia al Wall Maria, scusate se non sto aggiornando molto ma prometto che ci saranno più aggiornamenti da ora in poi.

Dato che non ho nulla da dire, vi lascio e ci risentiamo ad un prossimo capitolo

Bye bye~

Lun_asia

Come potrei scordarmi di te? | Jeff The Killer ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora