Capitolo 18: Lilith

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JEFF POV

"Oh ma che bello, il killer si è innamorato dell'angemone, tenero quanto patetico"

Una voce si sentì provenire dallo stipite della porta: una ragazza dai capelli bianchi con la pelle color carbone, delle corna, delle ali nere e vestita solo con degli stracci bianchi che le coprivano le zone intime si presentò, guardandoci con i suoi occhi grigi.

Y/n si girò e verso di essa e la sua espressione tramutò da felice a corrucciata.

"Lilith..."  ringhiò tra i denti la ragazza che, fino ad un secondo prima, si trovava tra le mie braccia.

"Y/n, non ti avevo per caso detto di stare lontano da chiunque potesse riportarti qui?" Domandò retoricamente la cosiddetta Lilith, la quale stava ghignando compiaciuta.

Chi era lei? Una sottospecie di demone o angelo caduto? Una Cosplayer psicopatica? Una da ricovero?

Avevo una tale confusione in testa, poteva essere una sottoposta di Zalgo come poteva essere una comune ragazzina con un costume, ma le mie domande si fermarono alla risposta della ragazza dai lunghi e ribelli capelli c/c.

"Io non sto ai tuoi ordini... madre"

Madre?

Cos'era lei?

Ma la madre di Y/n non era morta?

Fin troppe domande senza risposta, fin troppo poco tempo a disposizione.

La luna stava calando e le ore passavano.

Dovevo fare in fretta.

"Chi sei tu? Cosa vuoi da Y/n?" Mi decisi finalmente a chiedere, con la rabbia che cresceva e la ragione che mi lasciava piano piano, lasciando spazio al vero Jeff The Killer, il pazzo psicopatico.

"Io sono Lilith, demone della notte e del desiderio, nonchè madre biologica di Y/n"
Rispose lei, mantenendo lo sguardo fisso sulla figlia.

"Jeff..."

"Quindi sei un demone?"

"Jeff io-"

"ZITTA!"

La rabbia stava prendendo il sopravvento, Io stavo pendendo il controllo, lasciandomi trasportare da quel fiume di sangue chiamato pazzia.

"Non é un demone purtroppo, anzi lo è per metà, è nata dalla mia unione con il dio, nonchè angelo, Apollo" disse ad un certo punto Lilith.

"Ma queste cose non esistono" dissi io, cominciando a ridere di gusto.

Insomma

Era ridicolo

"Lo credevo anche io".

Lilith porse a Y/n l' ocarina.

"Non lo farò" rispose lei guardando il suolo.

"Come scusa?" Chiese retoricamente Lilith, che sembrava stesse per perdere le staffe.

"Ho detto che NON LO FARÒ" urlò Y/n, prendendo velocemente la pistola della sua amica e sparare nella direzione del demone della notte, che purtroppo fermò la pallottola prima che la potesse colpire e la direzionò verso Lisa.

"Se non lo farai, del sangue innocente verrà versato" rispose Lilith porgendo di nuovo l'ocarina

Y/n la guardò piena d'odio e prese rassegnata l'ocarina, portandosela alle labbra.

"NON FARLO!!" urlai alzandomi, prima di sentire un dolore straziante alla gamba sinistra, che cedette all'istante.

Girai la testa per vedere cosa era successo: il mio stesso coltello, pervaso da una luce nera, era conficcato in essa, in una posizione in cui non era possibile muovere la gamba.

"Bastarda" sibilai tra i denti, guardando il demone dai capelli bianchi che stava di fronte a me.

Lei sorrise malignamente per poi schioccare le dita e sparire nel nulla, però lasciando quel fascio di luce pervadere il mio coltello.

Guardai Y/n, che anchessa mi guardava a sua volta, lasciando che delle lacrime bagnassero le sue candide guance.

"Ehi, non piangere piccola andrà tutto bene" dissi cercando di rassicurarla ma allo stesso tempo cercare di salvare la mia pelle.

"Come può andare bene? Spiegamelo?"
"Ci sono io con-"
"No, non ci sei tu con me... o meglio, non c'è il Jeff che amo"

Rimasi spiazzato dalle sue parole, avevo cercato di nascondere il mio lato psicopatico per non darle una cattiva impressione, possibile che avesse capito la mia messa in scena?

"C-come non c'è? Io sono qui, davanti a te, cosa ti fa pensare che io non ci sia"

Chiesi sconcertato alla ragazza che mi ha rubato il cuore.

"Il Jeff che amo non nasconderebbe se stesso" disse per poi cominciare a suonare una melodia a me sconosciuta.

Non era Song of unhealing
Non era Song of healing
Non era Song of storms o qualunque altra canzone.

Era una melodia tranquilla, rilassante, che non dirsturbava l'orecchio e che ti faceva sentire... protetto.

Mi accasciai a terra privo di forze, come se fossero state strappate dal mio corpo, cercando di tenere gli occhi aperti per capire quello che succedeva.
Sentii la musica finire e dei passi avanzare verso di me, fino a quando non vidi dei piedi scalzi.

Y/n si sdraiò vicino a me e mi guardò come se fosse pentita di aver suonato quella melodia così bella.

Si avvicinò sempre di più e mi baciò la fronte, sussurrando un "mi dispiace" per poi prendere il manico del coltello, tirarlo via e infilzarlo nella mia schiena, spingendolo con forza.

Urlai come non ebbi mai fatto in vita mia.

"Come sarebbe bello ritornare nel passato" pensai prima di spegnere del tutto la mia mente.

ANGOLO AUTRICE

GIÙ I FORCONI GRAZIE!

Ok, allora, posso spiegare la mia lunga assenza.

Sono praticamente rimasta senza Wi fi e con un solo Giga di internet per un mese intero e solo ieri hanno rimesso la rete illimitata.

In più ho dovuto recuperare un buco in Latino, cominciando delle ripetizioni con mia cugina

Veramente non sò come scusarmi.

Senza ulteriori indugi, vi lascio al prossimo capitolo

Lun_asia


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