Capitolo 11: accordo

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Y/N POV

"ASPETTA COSA?! D-devo uccidere... mio fratello?"
Mi trovavo nell'ufficio dell'operatore, ovvero lo Slendeman: un uomo molto alto, vestito con lo smocking e senza volto.

"Se vuoi rimanere qui devi farlo, altrimenti... ti ucciderò" mi disse lo Slender con un tono distaccato e freddo.

Guardai per un attimo Toby, che era accanto a me, in cerca di qualche parola di incoraggiamento, del tipo "Dai è semplice!", ma, al posto di quello, trovai un Toby con gli occhi spalanacati e assalito da dei tic nervosi.

Non potevo decifrare le espressioni degli altri due proxy a causa della maschera e del passamontagna.

Dovevo davvero uccidere mio fratello Jack, per salvarmi la vita? Dovevo uccidere il fratello che non vedo da anni perchè si trova all'universita?

Guardai con le mie iridi c/o il pavimento, strinsi i pugni finchè le nocche non divennero più bianche della mia candida pelle per poi guardare l'operatore con sguardo determinato.

"Lo farò" e detto questo uscii dall'ufficio e corsi per le scale, andando verso camera mia, ma mi scontrai con qualcuno: un ragazzo con una felpa nera e una maschera blu da cui usciva un liquido nero, proprio come la porta del quarto piano.

"Guarda dove vai" mi disse con tono scocciato, per poi sparire nell'ombra.

"Tutto b-bene T/n" Scattai dalla paura, dietro di me c'era un ragazzo abbastanza bizzarro, ma molto familiare: era senza braccia e gambe, aveva una felpa bianca, la pelle e il cappello del medesimo colore e gli occhi neri e rossi che rilasciavano piccole gocce di sangue.

"A-aspetta un secondo tu sei... Gold?" Chiesi titubante al protagonista di pokemon cristallo.

"Non più... il mio nome è Lost Silver adesso" disse triste il ragazzo e subito dopo degli Unown formarono la scritta "HE DIED" attorno a lui.

"Aspetta un secondo, come fai a sapere il mio nome? chi era quello? E come mai sei così gentile e non sadico o scorbutico come gli altri?" Chiesi abbastanza sospettosa.
Ci mise poco a rispondermi.

"Conosco il tuo nome perchè me lo ha detto Ben, lui è Eyeless Jack e sono così perchè non sono voluto diventare un assassino... Proprio come te"

...

Restai un po' di tempo con Silver a parlare del piu e del meno, mi raccontò anche la sua storia e dello stile di vita che faceva alla magione.

Presto si fecero le 5 del mattino e dato che lì si dormiva di giorno e si stava svegli di notte, arrivò l'ora di andare a dormire.

"A domani Silver" salutai io con un sorriso che esprimeva la sanità mentale che mi rimaneva.

"Ci vediamo" mi rispose lui, accennando un piccolo sorriso.

- La notte dopo -

Mi svegliai sapendo gia cosa dovevo fare per prima cosa: partire per l'università di mio fratello.

Non ero ancora del tutto convinta, non volevo essere un'assassina, io ero una pacifista, ma se volevo vivere ancora dovevo farlo.

Scesi giu per le scale e vidi Jeff e Ben che dormivano sul divano con la TV accesa, impostata sulla XBox, stavano giocando a Tekken 7.

Mi misi vicino a Jeff e controllai l'ora, erano ancora le 18:07.

"Uff, è ancora così presto?" Sussurrai a me stessa.
"Beh - sbadigliai - allora mi concederò qualche ora... in.. più" poi buio.

...

"SVEGLIATI Y/N!!! È TARDI DEVI UCCIDERE TUO FRATELLO!!!"

Venni svegliata da un Jeff selvatico che mi urlò nell'orecchio e da un BEN a terra che rotolava dalle risate.
Caddi dal divano.

"Ma dico, TU SEI FUORI!" Gridai arrabbiata
"no, sono dentro casa"
"WOOOOOOOOOOOOOOOO SPENTA BELLAAAA!!" gridò Ben dando il cinque a Jeff, che stava indossando degli occhiali da sole.

Ma da dove erano usciti quelli?

Evitando di farmi altre domande inutili, andai in cucina a farmi una colazione basata da Caffè e Pancake.
Dopo poco mi ritrovai due braccia possenti sui fianchi e la situazione si fece nostalgica.

"Ti ricordi, 2 anni fa? Quando tu facevi la colazione e io e Liu ti abbracciavamo da dietro?" Mi chiese il killer appoggiando il mento sulla mia spalla.

"Come dimenticare quei momenti... comunque, non sei cambiato molto, sei rimasto il solito coccolone" dissi io nostalgica.

"Mi dispiace deluderti, ma... lascia stare, non importa" mi disse Jeff, staccandosi da me, ma non prima di avermi dato un pizzicotto sulla pancia.

"GOFFREDO ALANO BOSCHI!" Gridai

"Aspe, come lo hai chiamato? G-goffredo..? PffffftHAHAHAHAHAHA GOFFREDO" Da dietro la porta della cucina, fece capolino una specie di pagliaccio in bianco e nero.

"Sta zitto Jack, non sono affari tuoi" rispose freddo, Jeff, abbastanza irritato.
Il clown si avvicinò, facendomi diventare un tuttuno con il bacone della cucina di conseguenza.

"Io sono Laughing Jack, IL clown per eccelleza" si presentò lui.

"Piacere... Snow T/n" dissi di ricambio io, intimorita, per poi continuare a cucinare i pancake.
Mi sentivo osservata, giudicata, scrutata da tutti gli abitanti della magione, i quali per lo piú erano assassini assetati di sangue, che uccidevano solo per divertimento.
Non mi sentivo al sicuro, ma dovevo mantenere un atteggiamento sicuro per poter sopravvivere, dovevo recitare la parte di una ragazza che non ero io: un'assassina.

"É inutile che pensi di voler tornare alla vecchia vita, tesoro, oramai sei solo un burattino dello Slanderman, come tutti noi" mi sussurró all'orecchio Jeff, abbracciandomi da dietro.

A quel punto capii che nessuno era mio amico qui.

-TIME SKIP-

"Allora, pronta?" Mi chiese Toby.
Eravamo davanti alla porta del dormitorio maschile dell'università di mio fratello.
D

avanti a me c'era la possibilità di poter vivere sacrificando la vita di mio fratello.
Accanto a me avevo Toby, Jeff, Liu, Nina, Jane, Silver, Masky, Hoodie e lo Slender, un bel pubblico, insomma.

Feci un passo avanti e aprii la porta del dormitorio
G

irai la testa di latò e mentii, per lo piú a me stessa.


"Mai stata così pronta in vita mia"

ANGOLO AUTRICE

Sorry se non ho aggionato molto, ma, avendo iniziato il liceo, ho dovto mettere un attimo in pausa i libri per questioni di studio.

Direi di non rompervi le balle e di salutarvi

Ciau

Lun_asia

Come potrei scordarmi di te? | Jeff The Killer ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora