Stevie

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Chi sei tu?

Quasi mi stai facendo sanguinare gli occhi. Sei un estraneo, un estraneo troppo familiare.
Mi fa male tutto, lo sai? In continuazione, loro mi fanno male.

Ma tu chi sei?

Oh no, non puoi essere lui. Io me lo ricordo benissimo Stevie, lo ricordo perfettamente il mio Stevie. Tu non sei lui, gli somigli, e anche tanto, ma la mia testa ormai è malata, e mi sembra di vederlo ovunque.

Stevie.

Io non ho nome. Io non ho casa. Io non ho famiglia. Io non ho pensiero.
Sono solo il Soldato d'inverno.
Poche sono le cose che la mia mente ricorda: i nomi di tutte le persone che ho ucciso, e il suo, Stevie.

Io non ti conosco, lasciami in pace.

Continui a rimanere qui, vestito di blu, rosso e bianco. Hai gli occhi azzurri e le stelle sul petto. Tu non sei il mio Stevie, eppure gli somigli così tanto.
Com'è che mi hai chiamato?

Bucky?

No, io non ho nome.
Io non sono nessuno.
Continui a guardarmi, sembri quasi nostalgico. Senti dolore anche tu in questo momento?
Io lo sento sempre, mi fa male in continuazione tutto, ma non lo posso dire, non posso lamentarmi.

Sei ancora qui? Non capisci che devi andartene?

Smettila!

Tu non sei Stevie, non pronunciare ancora quel nome.
Steve vattene via!

Io lo ricordo, io non ho niente, non ho nome, ma ho il suo.
Stevie aveva i capelli biondi, profumavano di lavanda, come le lenzuola del suo letto.
Stevie aveva diciotto anni, ma era piccolo.

Tu non sei lui, vedi?
Sei troppo robusto.

Stevie soffriva d'asma. Era magro, spesso prendeva la febbre.
Ma Stevie combatteva, ogni giorno era il protagonista di una rissa.
Anche tu combatti, ma non sei lui.
Tu non sei Stevie.
Io lo ricordo.

È così, io lo ricordo .

Portava abiti chiari, colori candidi e morbidi. La camicia bianca sempre ben stirata, i pantaloni color sabbia, e poi aveva l'intimo sottile, quasi trasparente.

Io lo ricordo il suo corpo, a memoria lo ripasso ogni giorno. Tu invece sei tutto il suo opposto, guardati. Le spalle ampie, la vita stretta, le braccia muscolose, la statura alta.

Tu non sei lui.

Un po' gli somigli, te l'ho già detto. La curva delle tue labbra è simile alla sua, così come il taglio degli occhi ed il loro colore. I capelli chiari, gli zigomi sporgenti.

Come fai a sapere di lui?
Come fai a conoscere Stevie?
Cosa gli hai fatto?

Io l'ho perso, lui è scappato da me come può fare un uccello chiuso in una gabbia. Io sono la gabbia, e loro mi dicono che le gabbie servono per rinchiudere le persone malvagie al loro interno.
Però anche io sono dentro una gabbia, quindi, anch'io sono malvagio?

Stevie avrebbe risposto di no.
Anche se aveva torto.

TOGLITI DALLA MIA VISTA!
Tu non sei lui!
Stevie è morto!
Stevie è un ricordo!

Chi sei tu?

Steve.

Smetti di mentire.
Tu non sei lui.
Hai le sue stesse lacrime, ma non sei lui.
Stevie è morto, e presto lo sarai anche tu.

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