[Superfamily stucky pt.2]
Dopo la sfuriata di Steve e Bucky contro Peter, la situazione al complesso era cambiata. Il ragazzo era sotto la costante ala protettiva dei due, che lo avevano costretto a frequentare nuovamente la scuola. Nient'altro da dire, tranne che il resto dei vendicatori non poteva non prendere in giro la loro parte da bravi genitori.
Steve si faceva premura anche di preparare il pranzo per la scuola a Peter, mentre Bucky lo costringeva a sistemare il vestiario ogni giorno invece di andare in giro come uno straccione.
Quel pomeriggio Parker era rincasato da scuola più tardi del solito, e senza nemmeno fiondarsi in cucina per vedere cosa bolliva in pentola. Aveva aumentato il passo, e a testa bassa cercava di raggiungere la sua camera più in fretta possibile, senza destare sospetti.
A suo malgrado, il bimbo ragno fu subito adocchiato da papà Steve.
«Peter, perché sei arrivato in ritardo? Non hai nemmeno risposto al mio messaggio.»
Lui rispose con voce nasale, e le spalle rivolte all'uomo;
«La metro ha fatto tardi, e comunque non avevo ben capito cosa intendessi...»
Steve arricciò il naso, non dando molto peso alla sua ortografia priva di accenti e apostrofi troppo difficili da trovare sulla tastiera touch che tradiva il suo indice tremolante sul display.
«Vieni qui, ti ho preparato il pranzo, sarai affamato.»
Come se avesse appena dichiarato guerra al ragazzo, questo si irrigidì terrorizzato, coprendo con una mano il viso, e rendendo la sua voce più coatta.
«Oh no, non ho fame, ho preso un hot dog per strada, adesso ho tanto da studiare per il test di domani.»
Steve si avvicinò a lui serenamente, fiero di cotanta premura del ragazzo verso lo studio. Poggió una mano sulla sua spalla e lo costrinse a girarsi, anche se non fu facile. La rigidità di Peter era quasi innaturale.
Con gli occhi lucidi e piccoli, il moro corrugò la fronte e continuò a tenere la mano sul viso, a coprirgli il naso.
«Che ti è successo? Sei finito di nuovo con la faccia contro il muro? Non dovresti usare le ragnatele che ti ha fatto Tony.»
«S-si! Una brutta, brutta botta, adesso vado a studiare, okay...»
Peter si divincolò ancora, ma la forza di Steve era molto più grande della sua, e la sua agilità era compromessa da quel dolore al naso.
«Fammi vedere, ti farà tanto male.»
«No! Adesso passa! Non preoccuparti!»
E fra uno strattone e l'altro, il braccio magro di Peter venne tremendamente allontanato dal suo viso, mostrando al capitano non una ferita sanguinolenta da impatto con un muro di cemento armato della chiesa apostolica di Brooklyn, ma un piccolo aggeggino luccicante e argenteo.
Si pietrificarono entrambi, e a primo impatto l'ingenuo novantenne non capì di cosa si trattasse con esattezza.
«Bucky! Vieni qui!» la sua voce confusa e sotto shock chiamò il compagno in maniera agitata, che si presentò dai due sbuffando con una bizzarra busta di plastica trasparente avvolta lungo tutto il suo nuovo braccio progettato da Stark, che purtroppo, non era molto resistente all'acqua, e -forse- quel difetto era intenzionato.
«Cosa c'è? Stavo per infilarmi sotto la doccia...» alzò lo sguardo svogliatamente e si accorse immediatamente del nuovo particolare sul viso del ragazzo. Si avvicinò a lui quasi disgustato, prendendogli le guance con la mano di carne, incredulo.
«Cosa diavolo è questo?!»
Peter abbassò lo sguardo come fosse un cerbiatto orfano, e iniziò a rigirasi i pollici, con voce bassa:
«Un piercing al naso...»
«Cosa cazzo ti è passata per quella testa?!» continuò a sbraitare il soldato, più in collera del suo smistamento di quaderni.
«Tutti lo hanno a scuola...»
«Allora se tutti si buttano giù da un ponte lo fai anche tu?!»
«Scusami, ma non è poi così brutto, no?» Peter cercò invano di giustificarsi, guardando Steve, rimasto in silenzio. Non che stesse dalla parte dell'adolescente, quel silenzio era frutto del più totale sconcerto, e la sua espressione somigliava a quella di Randy quando un abito da sposa è assolutamente out.
«Brutto?! È disgustoso! Sembra che il drone di Sam ti abbia cagato in faccia!»
«Perché lo hai fatto di nascosto?! Ti ha fatto male? Gli strumenti erano sterili? E se avessi avuto un'emorragia? Come avremo fatto noi, all'oscuro di tutto?!»
«Cap, ti prego, è stato veloce ed indolore, i tipi che me lo hanno fatto sono persone affidabili.»
«Affidabili?! E se avessero quella malattia delle scimmie, quella che è stata scoperta da poco...Buck aiutami...»
«L'ebola?»
«Giusto, l'ebola!»
«Okay, adesso state esagerando...»
Dal corridoio arrivò in soccorso del ragazzo la premurosa Wanda, che aveva ascoltato la discussione dal principio, cercando disperatamente di non far sentire le sue risate.
«Cosa succede qui?» fece finta di essere all'oscuro di tutto e di mascherare il suo sorriso, prendendo Peter per le spalle.
«Che succede?! Succede che Peter si ficca in faccia dei chiodi arrugginiti!» Bucky gesticolò, e parte della plastica protettiva per la protesi si sfaldò. Wanda diede una veloce occhiata al nuovo accessorio di Peter, arrivando alla conclusione che, già, era una piercing da donna, ma che in quel caso avrebbe preso comunque le difese del minore, come una brava sorella maggiore. In fondo, Pietro lo faceva sempre con lei quando la situazione degenerava.
«Dai, non prendetevela così tanto, è un ragazzino, tutti abbiamo fatto delle stupidaggini all'insaputa dei nostri genitori. Steve, non dirmi che tu e Bucky vi divertivate in salotto sotto gli occhi di tua madre!» la mora indicò il capitano che arrossì come una dodicenne innamorata.
«Non cercare di giustificarlo perché non la passerà liscia!»
«Senza dubbio, deve essere punito, ma non prendetevela troppo, è solo una bravata.»
I due uomini mormorarono fra di loro, imbronciati e carichi di ira, in una maniera che incuteva timore.
Steve si fece avanti, ed indicò il piercing:
«Per prima cosa leva quel coso dalla faccia, e poi dimentica il cellulare per il resto del mese.»
Peter sospirò ed abbassò la testa, andando finalmente in camera sua, rassegnato.
Aveva fallito la sua missione, e poi, razza di mongoplettico, era impossibile nascondere un piercing sulla faccia. La voce spiritosa e bassa di Falcon lo fece voltare prima di barricarsi nella sua disordinata stanza.
«Hey, lascia stare quei due rompi palle, ci pensa lo zio Sam a risolvere tutto.»
Peter sorrise, e, dolorosamente, tolse il piercing che aveva già iniziato a fare infezione. Dopotutto, Steve e Bucky non avevano tutti i torti.
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One shots Stucky
Hayran KurguRaccolta di one shots Stucky di ogni genere, include anche una breve storia superfamily. 🕷️