L'odore dei fiori è stato talmente pungente che mi sono voltato d'istinto a seguirne l'essenza. Anche tutti quei colori di primavere mi hanno fatto pensare a te, a dire la verità, ogni cosa ti riporta alla mia mente. Così ho comprato dei narcisi e te li ho portati qui. I fiori che rispecchiano la vanità e la bellezza. La prima virtù neanche ti apparteneva, con la seconda però ci sei nato.
Bello ovunque, bello sempre, anche quando nessun altro pensava che tu lo fossi. Per me, Steve, tu sei sempre stata la più bella persona che potesse esserci sulla faccia della terra, persino dopo secoli.
Mi sono di certo illuso che tu avresti scelto me. Le parole e i gesti sono stati chiari, delle volte persino espliciti, sin dall'infanzia che ormai ricordo, eppure hai deciso che la tua fine non doveva essere insieme a me. Chissà se nell'altro universo assieme a Peggy mi hai amato come hai fatto in questo. Mi domando spesso se siamo rimasti in buoni rapporti oppure col passare degli anni ti sei concesso esclusivamente alla tua vita da marito e padre.
Che mi hai salvato la vita su quel treno in quell'altro universo lo so per certo perché me lo hai raccontato da buon vecchio saggio centenario, ormai raggrinzito e stanco. E' stata una delle poche cose che hai fatto sapere a me e a Sam. Tutto quello che è stato poi te lo sei portato nella tomba. Forse per non darmi troppo dispiacere raccontandomi della gioia con Peggy, o forse perché ammettere di aver continuato a baciarmi di nascosto anche nella tua nuova e perfetta vita ti dava ancora vergogna.
Non lo saprò mai, purtroppo. Patirò l'agonia dell'ignoto per il resto della mia sfortunata vita. E' disgustosamente ironico definirmi semplicemente sfortunato; sono stato seviziato, abusato, torturato, cancellato, spezzato e ucciso. Già Steve, conosco bene la morte, l'ho sfiorata talmente tante volte...
Però tu mi tenevi saldo alla sopravvivenza, l'incognita senza nome ed inspiegabile, quasi fosse un mistero, una dottrina. Non potevano ideare modo migliore per rappresentare gli angeli, se non con delle grandi e bellissime ali. Tu non le avevi, eppure sei stato comunque un'immagine celeste quando ero a tutti gli effetti un martire.
Quanti disegni mai realizzati da te sotto i miei occhi, quanti sorrisi persi insieme, quante carezze e sguardi mancati, Dio, quante cose che potevamo recuperare in questo nuovo inizio.
Hai almeno sofferto per me in questi cinque anni dopo il blib? Mi hai pensato?
Inizio a dubitare persino delle ovvietà. Ma certo che hai pianto per me Steve, hai viaggiato nel tempo per trovare il modo di riportarmi qui.
Allora perché hai cercato la via più semplice?
Ti sei gettato senza esitazioni in una direzione certa e idealizzata, in un altro amore che non ero io.
Non hai scelto me, il vero desiderio, l'unico amore, e lo hai fatto perché sai che ti avrebbe fatto soffrire ancora. Essere svegliato la notte dai miei incubi, seguire il mio percorso di terapia per essere riabilitato, assimilare e ricordare tutte le mie confessioni tremende. Saresti morto ascoltando il modo in cui mi hanno seviziato, e da codardo, essendolo stato per la prima volta in tutta la tua vita, hai preferito non sapere. E so che le cose stavano così perché ti conosco persino meglio di me stesso.
Per questo hai scelto un altro amore che si è costruito nella serenità ed è stato raccontato con le mie lacrime. Tutte le mie lacrime sono state usate per un altro amore. E adesso quelle che mi sono rimaste servono ad innaffiare i fiori che arricchiscono il tuo sepolcro.
Alcuni sostengono che tu non sia morto, che i servizi segreti ti abbiano mandato sulla luna. Sorrido ogni volta che leggo certe speculazioni; te la meriti, la luna intendo.
Ogni volta che levo lo sguardo alla notte e mi accorgo, con sorpresa, che in cielo la luna è piena, scelgo di convincermi che tu abbia dato i tuoi occhi a quel satellite pallido per vegliarmi.
Mi guardi Steve? Esiste davvero un aldilà? Ti nutri anche tu delle mie lacrime come i fiori?
E' un dolore inclassificabile questo. Più degli esperimenti e dei demoni interiori che mi dilaniano la mente. Tu sepolto sotto questa terra, dentro ad una cassa di legno di pino, cibo per gli insetti e nulla per l'infinito, questa è la sofferenza più grande che il mio corpo stenta a sopportare.
Tutto questo per un altro amore.
Un altro amore che non potrò mai più essere io.
Lettera da Bucky per il ragazzino di Brooklyn che lo aveva baciato al chiaro di luna.
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One shots Stucky
FanficRaccolta di one shots Stucky di ogni genere, include anche una breve storia superfamily. 🕷️