26 - Solitudine

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Vi consiglio l'ascolto di questa canzone durante la lettura!

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Non risposi a quella domanda, restai pietrificata, senza sapere esattamente cosa fare.
Non ci avevo pensato minimamente a questo pericolo, ero talmente concentrata a pensare a Jimin che non me ne sono resa conto di ciò che andavo a rischiare, sono stata troppo stupida.

Presi poi coraggio e aprì bocca per parlare, ma sentì Jimin alzarsi di scatto e andare via.
Mi alzai pure io appena lo vidi e lo seguì.

<Jimin... aspetta>
Quasi urlo, raggiungendolo ormai fuori dalla sala.
Lui si bloccò senza girarsi e io gli arrivai dietro.
<Non è come pensi, non sto insieme a Jungkook..>
Mi giustifico, dicendo la pura verità.
<E allora perché quella signora ti ha domandato se eri la sua ragazza?>
Chiede serio, quasi mi faceva paura.
<Jungkook mi aveva portato ad una festa, tutti i presenti mi guardavano come se fossi stata un'aliena, Jungkook senza avvertirmi ha detto a tutti che ero la sua ragazza... ma ti giuro Jimin, non lo sono... a me piaci tu>
Dico abbassando lo sguardo, stavo per scoppiare a piangere.
Lui ghignò e senza rispondere se ne andò via quasi correndo, ma io lo continuai a seguire.
<Jimin... Jimin!
Dove vai? Ti prego fermati>
Cercai di fermarlo disperatamente.
Aveva davvero l'intenzione di lasciarmi lì da sola?
<Vado a fare quattro chiacchere con Jungkook, tu resta qua, torno dopo a prenderti>
Mi risponde, mentre continuava a camminare velocemente verso l'uscita.
<Jimin ti prego... non combinar-->
Lo supplicai ancora, ma fui bloccata da due agenti della sicurezza, che evidentemente sono stati incaricati di farlo da Jimin.
<JIMIN! JIMIN!>
Continuai ad urlare inutilmente, mentre lui stava uscendo dall'edificio, ignorandomi del tutto.

Jimin's pov

Ero ormai uscito dall'edificio, ero più arrabbiato che mai.
Come poteva approfittarsi della mia assenza quel bastardo?
Cosa voleva fare? Rubare ciò che è mio? Ha sbagliato persona.

Chiamo subito un taxi e appena arrivato mi faccio portare a casa di Jungkook.
Fortunamente non ci mise molto, infatti arrivai dopo neanche dieci minuti.
Pagai il taxi e scesi velocemente, chiudendo lo sportello con violenza.
Infuriato mi avvicino all'ingresso e suono il campanello ripetutamente.
Dopo un po' di secondi sento qualcuno arrivare.

<Arrivo arrivo>
Sento dire appena dietro la porta, che dopo neanche due secondi si aprì.
Appena mi ritrovai davanti Jungkook gli sferrai un pugno, che lo fece cadere a terra e sanguinare appena sullo zigomo.
Si rialzò poco dopo, ma io lo presi per il colletto della maglietta e lo feci sbattere al muro, guardandolo con disprezzo e rabbia.

<Che ti prende? Sei forse impazzito??!>
Mi urlò in faccia.
<Che mi prende??! Stai facendo il finto vago? Cosa è successo con Chaeyoung?? Perché hai detto a tutti che è la tua ragazza, quando non è vero?>
Chiedo più furioso che mai.
Lui si stacca violentemente dalla mia presa e ci guardammo male per tutto il tempo.
<Vuoi sapere pure cosa è successo dopo?>
Ridacchiò avvicinandosi a me, con un'aria che non mi piaceva affatto, poi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:
<Abbiamo scopato>
Affermò, facendo poi un ghigno.
Io spalancai gli occhi, incredulo di ciò che mi aveva appena detto.
Dalla rabbia gli sferrai un altro pugno, forse ancora più forte di quello precedente.
<COSA? COME HAI OSATO TOCCARLA>
Urlai, preso dalla rabbia, forse non sono mai stato arrabbiato così tanto in tutta la mia vita.

Cominciammo così a prenderci a calci, pugno e chi più ne ha più ne metta.
Ci ritrovammo poi in fine entrambi feriti un po' ovunque, con i capelli più disordinati del normale.
Mi alzai a stento e dopo aver lanciato un'occhiata a Jungkook me ne andai via.

Camminai per la strada buia da solo e ferito.
Mi tolsi poi la giacca e rimasi con la camicia un po' sporca di sangue e un po' sbottanata, mi strofinai la bocca con il palmo della mano e mi sedetti su una panchina lì vicino.
Stavo guardando il vuoto, ripensavo a tutto quello che era successo.
Scoppiai subito a piangere come un disperato.
Mi misi un mano sui capelli e li tenei stretti, come se dovessi strapparmeli da un momento all'altro.
Calciai il palo della luce vicino alla panchina dal nervoso.
Perché Chaeyoung c'è cascata così stupidamente? Perché mi ha mentito?
Dovevo aspettarmelo, non dovevo andare via, sono stato un idiota.

Mi alzai poco dopo e chiamiai di nuovo un taxi, dovevo avere subito delle spiegazioni da Chaeyoung, visto che non credevo molto a Jungkook.

Appena ne arrivò uno lo feci fermare ed entrai dentro, gli dissi dove doveva andare e partì immediatamente, visto che gli avevo anche detto di sbrigarsi e così lui fece.

Arrivati davanti all'edificio, pagai il taxi e scesi, correndo dentro, mi guardai in giro con la speranza di trovare la ragazza, ma non la trovai lì.
Corsi verso l'entrata della sala della conferenza, ma la vidi poi nel corridoio camminare verso di essa, con la testa bassa.
Mi avvicinai velocemente a lei e la afferrai per il polso, trascinandola via, fuori dall'edificio.
Mi fermai poi poco più un la dall'entrata, lasciandole il polso.

<Jimin...>
Disse lei, con un'espressione preoccupata e triste.
<È vero quello che hai fatto con Jungkook?>
Chiedo, più serio che mai.
<C-cosa?>
Chiede lei spaesata.
<Non fare finta di non capire... È VERO?>
Urlai quasi in lacrime.
<Cosa ti ha fatto...>
Dice lei avvicinandosi, mettendomi la mano su una ferita del viso.
Io le sposto bruscamente la mano dal viso e la guardo furioso.
Lei stava per piangere, si vedeva.
<Allora?>
Insinsto.
<C-cosa ti ha detto?>
Mi chiede.
<Che avete scopato>
Le rispondo.
Lei spalancò gli occhi e restò in silenzio per un po', ma poi abbassò lo sguardo.
<È vera solamente una parte... non l'abbiamo fatto, ma c'è mancato poco>
Mi dice alzando lo sguardo verso il mio, stava piangendo.
<Sono ancora vergine Jimin... la verità è questa, continuavo a pensare a te e alla fine l'ho cacciato via>
Finì.
Io strinsi i pugni dal nervoso, ma poi mi misi una mano tra i capelli.
<Non mi credi? ... Jimin, ti prego credimi... >
Insistette lei.
Io la guardai, facendomi sfuggire una lacrima.
Non risposi, potrevo dire cose molto brutte nei suoi confronti.
Ero troppo arrabbiato con lei, non sapevo nemmeno se crederle o no, ma non volevo ferirla più di così.

Mi girai e me ne andai via.

<Jimin... JIMIN...>
Urlò lei, ma io non le risposi, continuavo ad andarmene via da lì.

Chaeyoung's pov

Dopo averlo visto andar via, caddi a terra in lacrime, fissando un punto vuoto, mentre piangevo disperata.
Sapevo che sarebbe successo, che avrebbe reagito così e non potevo neanche lamentarmi se non mi credeva, ho tradito la sua fiducia.
L'ho perso per sempre probabilmente e in quel momento volevo morire.

***

La sveglia suonò a lungo, ma io la spensi poco dopo.
Mi alzai dal letto e mi preparai per andare a scuola, anche se in realtà non avevo minimamente voglia di andarci, sia per l'umore che avevo, sia perché non potevo reggere nel vedere Jimin ignorarmi completamente, ma dovevo andarci per forza, visto che non mancava poco alla fine.

Feci velocemente colazione e me ne andai subito via, camminando verso la scuola.

Appena arrivata mi sbrigai ad entrare, ma appena lo feci tutti mi guardavano stupiti.
Questa cosa mi metteva tanto disagio, forse sanno di tutta la storia tra me, Jungkook e Jimin, ma poco importava.
Camminai verso la mia classe, ma una ragazza mi bloccò.

<Guarda chi sta entrando>
Mi disse, facendomi cenno di girarmi.
Così feci e vidi Jimin da solo che stava entrando.
Aveva un'espressione triste, assente, esattamente come la mia.
Notai poi che girò lo sguardo verso di me, ma la sua espressione non cambiò affatto, abbassai lo sguardo tristemente e me ne andai in classe senza girarmi per guardarlo di nuovo.
Mi sedetti sul mio banco e guardai fuori dalla finestra, scoppiando silenziosamente a piangere.

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Heyy! Come vi sembra?
Fatemelo sapere!

Byee~

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