~Primo~

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Le gocce di pioggia che scendevano lungo la finestra davano un aria ancora più malinconica alla stanza,da poco avevo smesso di litigare con mio padre e quella fastidiosa donna.Da quando la mamma se ne andata lei aveva iniziato a darmi ordini e pian piano ha preso il suo posto pretendendo di essere chiamata mamma e di essere rispettata,illusa, l'unica persona che rispettavo davvero era la mia vera mamma e di certo quella donna maligna non avrebbe mai guadagnato la mia bontà.

<<Mamma perchè te ne sei andata?>>sussurrai tra me e me seguendo con lo sguardo due gocce che si allontanano tra loro

La porta della mia stanza scricchiolò rivelando il viso triste del mio fratellastro,lui non aveva niente a che vedere con quella donna dal cuore nero.Lei aveva i capelli neri come la pece che le ricadevano come cascate sulle spalle mentre i suoi occhi erano arancioni con sfumature giallastre.

Invece lui aveva i capelli rossastri con gli occhi verdi simili a quelli di un gatto,era alto all incirca 1.74 ed era muscoloso questo gli dava un aria minacciosa ma non era cattivo,anzi era cosi buono che non avrebbe mai fatto del male ad una mosca al contrario della madre che amava far soffrire le persone specialmente me.

<<Lorie stai bene?>>domandò il ragazzo entrando piano nella stanza richiudendo la porta alle sue spalle

Non gli risposi mi limitai a trattenere le lacrime e tutte le offese che avrei potuto indirizzare alla madre ma non volevo ferirlo,era stato gentile a venire da me ma non volevo che qualcuno provasse pena.

Notando il mio comportamento mosse dei passi verso di me,passi insicuri ed irregolari portandosi dopo all incirca dieci minuti alle mie spalle.Si sedette poi accanto a me sul divanetto dinanzi la finestra ed iniziò a guardare la pioggia sospirando cercando di attirare la mia attenzione ma notando che lo ignoravo iniziò a parlare.

<<Lorie lo so che la mamma ha toccato un punto dolente ma non voleva te lo assicuro era solo arrabbiata...>>tentò di giustificare i comportamenti della madre

<<Aveva altri mille argomenti da tirare fuori e lei ha scelto il più doloroso>>sussurrai portandomi le gambe al petto

<<Mi dispiace tanto sorellina...aspetta cosa intendi con altri mille argomenti?>>domandò dopo essersi rattristito con me

<<Non so poteva parlare dei tagli sul mio corpo,dei miei tentati suicidi,di tutte le volte che sono scappa o del fatto che avvolte ho cercato di...ucciderla>>sussurai ancora una volta sperando di non incontarare il suo sguardo

<<Tagli?Tentati suicidi?Hai tentato di uccidere mia madre?>>ripetè sconvolto afferrandomi velocemente le maniche

<<Oh...Drogo non ne sapevi niente>>ricordai di non avergliene mai parlato e tentai di nascondere le braccia ma fu tutto inutile

Il ragazzo tirò verso di se le mie braccia e,dopo di che mi sollevò le maniche rivelando la mia pelle bianca latte ricoperta di moltissime seppur piccole cicatrici di tagli.Improvvisamente sentii bruciarmi una guancia,la mano di Drogo aveva colpito di forza il mio viso in un violento schiaffo che risuonò nella stanza semivuota.

<<Stupida perchè non me l'hai detto o meglio perchè lo fai?>>si alterò con gli occhi lucidi

<<E a che pro avrei dovuto dirtelo tu non centri nulla e sono affari miei il perchè io lo faccia>>risposi portandomi una mano sulla guancia

<<Avrei potuto aiutarti invece di fare questa cazzata!Eppoi tentare il suicidio?Quante volte?!>>iniziò ad urlare alzandosi e portandosi difronte a me

Non risposi mi limitai ad abbassare lo sguardo con il naso che iniziava pian piano a pizzicarmi,percepivo la rabbia che aveva avvolto Drogo ma avevo paura di muovermi o rispondere perchè sapevo che se avessi risposto sarebbe esploso.

<<Quante volte?!Dimmelo!>>urlò oramai infuriato nero battendo un pugno sul muro

<<5...59>>dissi in un sussurro sussultando per il violente colpo

<<59 volte!!>>aveva perso la ragione lo vedevo nei suoi occhi

Il ragazzo mi afferrò per le spalle facendomi alzare per poi iniziare a scuotermi con forza e violenza,sapevo che non faceva cosi perchè era aggressivo ma perchè si preoccupava per me.Ma in quel momento avevo paura di lui e sapevo che avrei potuto rivelare cose che mai avrei dovuto dire.

<<Perchè?!...perchè sorellina...cosa c'è che ti fa compiere queste azioni?>>domandò Drogo iniziano a singhiozzare

<<Perchè...perchè quella terribile donna è qui ed ha mandato via mia madre>>risposi stringendo i pugni

La donna in quell esatto momento entrò in stanza,mi rivolse uno sguardo disgustato e mi ordinò di stare lontana da Drogo tirandolo verso di se.Il ragazzo ancora con gli occhi lucidi pregò la madre di trattarmi bene ma la donna lo ignorò.

<<Sta lontano da mio figlio>>urlò puntandomi un dito contro

<<E tu sta lontano dalla mia famiglia>>ribattei su tutte le furie

<<Come osi>>si stupì la donna

<<Oso eccome dato che hai distrutto la mia famiglia e stai facendo lo stesso con la mia vità,vorrei che papà non ti avesse mai conosciuta>>sbottai oramai stufa

<<Beh io vorrei che tu non fossi mai esistita>>ribettè lei mostrandosi superiore uscendo dalla mia camera trascinando con lei il ragazzo

Mi avvicinai alla porta della mia stanza chiudendola a chiave per poi gettarmi sul letto e fissare malinconicamente il soffitto ricoperto di teschi luminosi.
Dalla mia camera sentii le urla di quella donna che ordinava a mio padre di cacciarmi di casa,non ne potevo più dei loro litigi continui e sopratutto non ne potevo più di lei.

Avevo deciso sarei partita quella sera stessa,presi la valigia che nascosi per evenienza dentro l'armadio e ci misi il necessario come alcuni cambi,due costumi e le chiavi per la casetta che i miei avevano comprato quando ero molto piccola a Gravity Falls.

Mi cambiai velocemente infilando una vecchia felpa di una persona a cui tenevo molto,misi telefono e cuffiette nello zainetto nascondendoci dentro anche un peluche di un orsacchiotto trasandato e senza un occhio,era il mio porta fortuna ed in questo viaggio mi sarebbe sicuramente servito.

Ricontrollai un ultima volta di aver preso effettivamente tutto l'occorrente per stare fuori finchè non mi sarei trovata un lavoro,proprio mentre stetti per aprire la porta dalla taschina più piccola della valigia sbucò una lettera molto rovinata.

Sembrava fosse stata scritta da un bambino e che fosse rimasta li per anni,la misi in tasca e chiusi la taschina riprendendo la mia uscita dalla stanza.
Le urla inquietantemente sembrarono cessate e cio mi procurò molti brividi per tutto il corpo.

Non appena chiusi la porta alle mie spalle vidi i due adulti che presero di nuovo a litigare,lasciai uscire dalla mia bocca un sospiro e mi diressi senza dargli peso verso la porta per uscire di casa,misi la mano sulla maniglia e aprii la porta ma guardando poco piu dietro di me vidi Drogo in ginocchio a piangere.Quella scena mi trafisse il petto,sapevo che non potevo tornare indietro altrimenti avrei solo peggiorato la situazione cosi mi girai ed uscii di casa richiudendo la porta dietro di me.

Sapevo che adesso non sarei potuta tornare in quella casa cosi decisi che per quella notte avrei dormito nella casa abbandonata alla fine del viale e domani mi sarei diretta verso la stazione dei bus per partire verso Gravity Falls.
Con la pioggia che mi inzuppava i vestiti accellerai il passo verso la fine del viale dove dopo alcuni minuti vidi in lontananza la casa abbandonata,la passeggiata verso quell enorme struttura durò venti minuti circa ma ne era valsa la pena.L'enorme edificio si inalzava spettrale dinanzi a me facendomi sfuggire un verso di stupore.

La porta era incrostata ed arrugginita ma cedette dopo alcuni colpi,entrai e non appena misi un piede sul parquet egli scricchiolò facendo attraversare il mio corpo da alcuni brividi di terrore.Mossi alcuni passi verso una stanza che sembrava essere una sala da pranzo con un divano logoro e sporco.

<<Ma si per una sera andrà benissimo>>mi convinsi tra me e me andandomi a sdraiare su di esso

Ci vollero pochi secondi ed il sonno ebbe la meglio su di me,facendomi crollare come un ghiro.

L'ultima estate a Gravity FallsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora