~Sedicesimo~

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Sentii alcuni clic e delle risatine trattenute,mugugnai sperando che smettessero ma fu tutto inutile e dovetti svegliarmi a forza.Mi stropicciai gli occhi riconoscendo il mio "letto",durante il film sicuramente ci eravamo addormentati ed ogniuno si è appisolato dove trovava ma la mia domanda era...Come ci sono finita sul lampadario?

Osservai la distanza con il pavimento e mi lasciai cadere da almeno due metri cadendo in piedi,vidi che le risate appartenevano ai due zii gemelli che stavano scattando foto a me ed ai miei compagni che avevano assunto pose discutibili.

Ridacchiai con i due uomini per poi recarmi in cucina a fare colazione scortata da Stan,mi sedetti a tavola e mi strafogai i pancake messimi davanti da quest ultimo.L'uomo fece una smorfia sorpresa per poi riprendere a ridere portandosi una mano sulla pancia coperta solo da una canottierina bianca sporca di birra.

<<Sempre il solito squalo>>esclamò l'uomo ricordando il passato

<<Eheheh>>ridacchiai arrossendo imbarazzata

<<Oh ricordo che tu cercavi un lavoro,beh al Regno del Mistero non c'è molto da fare ma Susan la pigra mi ha detto che avrebbe bisogno di una cameriera.Ti andrebbe bene lo stesso?>>domandò l'uomo tornando leggermente serio

<<Certo>>risposi con un enorme sorriso falso stampato in volto,non che non mi piacesse lavorare con Susan ma da quando il mio cuore si è spezzato non riuscivo più a fare un sorriso sincero come quelli di una volta

<<Bene allora tieni questa e al una fatti trovare li,non ho voglia di cucinare per questi marmocchi>>ridacchiò l'uomo dandomi un uniforme nera e bianca non facendo svanire del tutto il suo cinico modo di pensare

La presi e fissai l'orologio,era mezzoggiorno e mezzo e avevo meno di mezz ora per fare una doccia prepararmi e correre li per non fare tardi.Ringraziai cordialmente l'uomo uscendo poi dalla casa recandomi verso la mia dimora,mi chiusi in camera ed entrai nell bagno facendo una doccia veloce per poi uscire ed asciugarmi.Mi cambiai e mi portai timorosa davanti lo specchio.

Non adoravo vedermi allo specchio come le altre ragazze perchè odiavo vedere le cicatrici,ogniuna di esse mi ricordavano quanto dolore avevo provato e quanto avevo deluso Drogo facendolo addirittura piangere.Lui era stato sempre dolce con me ed io lo avevo deluso.

Mi diedi una veloce sguardata soffermando lo sguardo sulle cicatrici e spostandolo poi sui regalini che mi furono fatti da Ludo con quella sua maledetta gabbia.Trattenni le lacrime e mi battei le mani sul viso spostandomi dallo specchio.

<<Quel che è fatto è fatto ora non si torna più indietro>>mi dissi afferrando le chiavi e uscebndo frettolosamente di casa chiudendo velocemnete la porta a chiave

Mi misi a correre verdo il ristorante e per mia fortuna arrivai un attimo prima di Susan che non appena mi vide mi sorrise cordialmente avvicinandosi poi al locale aprendolo e mettendosi subito doetro al bancone.Erano passati parecchi anni e si notava la differenza all inizio la donna lavorava come cameriera invece adesso era stata spostata alla cassa.
Entrai subito dopo di lei ed iniziai a sistemare i tavoli,la donna mi avvertì dell enorme folla che si accalcava qui per gustarsi le prelibatezze che offrivamo inoltre mi ringraziò di essermi offerta ad agliutarla.

Sentii un enorme brusio dietro la porta e non appena voltai il cartello da chiuso ad aperto un mucchiò di persone entrarono accomodandosi,avevo passato abbastanza tempo qui dentro per sapere ogni prelibatezza che offriva la casa e mi avvicinai alla famiglia di Wendy che ordinarono tre hamburgher e patatine.Corsi a portare l'ordinazione in cucina e tornai a prendere gli altri ordini arrivando pian piano al tavolo dove vi erano la dua coppia di gemelli Pines e Marco con Star.

<<Signorina quattro hamburgher e due milshake>>ordinò sorridendo Ford

Portai l'ordine ed intato prei le ordinazione pronte portandole agli specifici tavoli,la giornata volò in un baleno e non fu nemmeno tanto faticoso a dir la verità apparte alcune lamentele da parte di Gideon che non riusciva proprio a decidere cosa prendere.

Quando la sera tardi calò Susan mi disse di girare il cartello e di tornare a casa mentre lei chiudeva il locale,le obbedii e mi avviai verso casa rimanendo nell obra per non essere scovata dalle creature che abitavano il bosco di Gravity Falls,il buio non mi faceva paura dato che in parte faceva parte di ciò che era la mia razza.

Tornai a casa e crollai sul letto come un ghiro,un incubo però mi fece diventare irrequieta.
Mi agitai nel sonno scalciando ovunque...iniziai persino a piangere disperata...

L'ultima estate a Gravity FallsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora