𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐕. 𝐈 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐫𝐜𝐢𝐞𝐫𝐞

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Il Silenzio è Legge."

Parole meccaniche e vuote, di qualcuno che stava ripetendo a menadito ciò che gli era stato ordinato di rispondere di fronte a domande ben mirate e specifiche. Dopo averle pronunciate Diego si fece più cupo del solito, ma a Blake non sfuggì per niente quel lampo di pura amarezza nei suoi occhi rabbuiati da chissà quali ricordi o quali pensieri.

L'Assassino più anziano, memore di dover fingere alla perfezione di non saper nulla sulla questione del possibile sortilegio che tiranneggiava il suo collega, squadrò questi con aria confusa. «Il silenzio è cosa?»

«Non...» Diego parve quasi voler stritolarsi da solo le nocche a furia di serrare con forza i pugni sul tavolo; la sua bocca era contratta da qualcosa che aveva tutta l'aria d'essere sofferenza fisica e non solo. «Non posso... parlarne... non posso! I-Io n-non...!»
Un sottile rivolo di sangue fece capolino dalla narice sinistra dell'Arciere che subito si volse per celarlo e ripulirselo con l'aiuto del fazzoletto che sempre portava con sé, mescolando tale gesto a un'imprecazione sibilata a denti stretti.

Blake si sporse appena. Aveva visto eccome il sangue e compreso fino in fondo il senso delle affermazioni di Fiammetta. «Diego, che ti prende?» domandò al confratello che si era voltato di nuovo verso di lui, pur senza incrociare il suo sguardo.
Dal canto proprio Syders si ritrovò a fare a pugni con il dubbio di aver magari innescato qualche effetto collaterale legato al sortilegio o qualunque altra cosa tenesse Rivagni vincolato al silenzio. Forse non avrebbe dovuto forzare la mano e cedere alla solita voglia di approfondire una determinata questione anche a costo di sbatterci il muso. Diamine se Diego sembrava risentire del maleficio anche nel corpo, non solo nella mente.

Niente. S-Sto bene» replicò con voce rauca il Fosco. «Sto... sto bene.»

«A me non pare. Prima rispondi in modo strano e poi sanguini dal naso. Non direi affatto che stai bene, amico» insisté Blake, facendosi coraggio e allungando una mano per stringere quella dell'Arciere. «Senti, magari...»

𝐈𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐨 || 𝐕𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞 𝟏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora