𝐓𝐫𝐢𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐨 || 𝐕𝐨𝐥. 𝟏 - 𝐈𝐥 𝐕𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐨𝐧𝐝𝐢𝐧𝐞
Anno 2235.
L'Assassino Blake Syders appartiene alla Confraternita del Drago, chiamata anche Organizzazione, sin dall'età di tredic...
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Il suo cuore batteva all'impazzata. Nel suo petto v'era un frenetico tamburo che non voleva saperne di cessare quell'arcaica e violenta melodia in costante, infinito crescendo.
Cercava di non pensarci mentre il coltello stretto nella mano dell'uomo di fronte a lui premeva con insistenza sul suo collo. Mentre attendeva la fine, si fece coraggio pensando che in tal maniera sarebbe finito tutto quanto: il dolore, l'umiliazione, ogni cosa che aveva dovuto subire quotidianamente da quando era stato venduto a Berthan.
Solo pochi minuti e poi tutto sarebbe stato messo a tacere.
Attese per un minuto, due, tre, ma niente. L'Assassino non sembrava decidersi, proprio com'era accaduto appena un quarto d'ora addietro.
Perché non lo fa? Cosa aspetta a uccidermi?
Gli occhi dorati del ragazzo, intrisi di inquieta confusione, spaziarono ancora una volta sull'uomo i cui occhi cerulei solamente in minima parte lasciavano intravedere la sua indecisione.
«Q-Qualcosa n-non va?» pigolò lo schiavo il cui vero nome, in realtà, era Lysander. Le sue parole parvero finalmente sottrarre alla lotta interiore l'Assassino che, senza replicare e sussurrando soltanto un'imprecazione a denti stretti, gettò via il coltello. La lama, scaraventata sul pavimento, produsse uno spiacevole tintinnio metallico che fece dolere un poco le orecchie al giovane.
Lysander non riusciva a capire cosa stesse succedendo. «Ma cosa... perché non...»
«Non ti ucciderò. Non voglio farlo.»
«Perché? Hai detto che...»
«Lascia stare cosa ho detto.» Blake sbuffò e si passò una mano sul viso. «Accidenti, che casino.» Non ce l'aveva fatta a uccidere il ragazzo. Forse perché finalmente la coscienza aveva deciso di rifarsi viva o forse perché, in fin dei conti, c'erano altre maniere per evitare che quel marmocchio se ne andasse in giro a raccontare quel che aveva visto minuti addietro. Certo, si era mostrato d'accordo con il piano per uccidere Berthan, ma non si poteva mai esser troppo sicuri di qualcosa, non a Versya, non in un mondo come quello in cui tutti loro vivevano.
