𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐈𝐕. 𝐔𝐧𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞

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Il buio era ormai fitto quando Blake finalmente rincasò seguito a ruota da Lysander che per tutto il resto del tragitto fino al palazzo non aveva mancato di tediarlo, di tanto in tanto, chiedendogli se si sentisse meglio, se avesse troppo freddo e...

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Il buio era ormai fitto quando Blake finalmente rincasò seguito a ruota da Lysander che per tutto il resto del tragitto fino al palazzo non aveva mancato di tediarlo, di tanto in tanto, chiedendogli se si sentisse meglio, se avesse troppo freddo e altre cose che avevano minato non poco l'orgoglio virile dell'Assassino.

Quando la signora Fresyan venne loro incontro Blake capì che fosse giunto il turno dell'anziana vicina di tempestarlo di attenzioni non richieste. «Nel nome degli déi celesti, Blake Syders, come ti viene in mente di andartene in giro mezzo svestito con quella neve là fuori?» esclamò stizzita, squadrando da capo a piedi l'uomo i cui abiti erano mezzo infradiciati e qui e là cosparsi ancora di minuscoli cristalli di ghiaccio.

Syders contò fino a cinque, ma al tre non resisté oltre e replicò, sarcastico e scocciato: «Sa com'è, signora Fresyan... avevo caldo e allora ho pensato bene di spogliarmi!»

La donna lo scrutò torva e alzò gli occhi al cielo. Solo allora si accorse che Blake non era da solo e si concentrò dunque sul ragazzo che lo accompagnava. «E tu chi sei?» domandò, curiosa e un po' stupita.

Blake, consapevole che non fosse saggio coinvolgere la Fresyan in quella faccenda, precedette il giovane schiavo e parlò al suo posto: «Uhm... lui è... un mio collega. È diventato un Assassino da poco e visto che ora come ora non ha un posto dove stare, mi sono offerto di ospitarlo per un po' di tempo. Tutto qui».

«Quindi è un tuo amico?» incalzò l'anziana vicina in tono confidenziale, proprio come avrebbe fatto una nonna nel sapere che il nipote stava facendo nuove conoscenze.

«Uhm, non proprio, io...»

Fu il turno di Lysander di venire in soccorso dell'uomo: «Sono stato io a chiedergli di ospitarmi. In cambio gli ho detto che gli avrei dato una mano in casa, almeno quando non mi troverò in giro per lavoro» spiegò con voce pacata. «Piacere di conoscerla, comunque, signora Fresyan. Blake ha accennato a lei mentre venivamo qui.» Incrociò per un paio di secondi lo sguardo ceruleo di Syders e piegò le labbra in un piccolo sorriso mirato a nascondere il disagio che stava attualmente provando nell'aver mentito spudoratamente a quella donna. Blake, dal canto proprio, non poté non osservare quanto fosse riuscito facile al ragazzo raccontare una frottola come quella su due piedi. Tanto di cappello, certo, ma una piccola parte di lui si chiedeva se magari quel giovane schiavo non fosse abituato a celare la verità dietro a delle bugie ben confezionate.

𝐈𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐨 || 𝐕𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞 𝟏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora