𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐈. 𝐌𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞

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Per due giorni Blake aveva dovuto rimandare l'acquisto dei rifornimenti e chiedere in prestito alla Fresyan l'occorrente necessario a non far restare Morgan e Rowan senza cibo né riscaldamento; finalmente, però, si stava recando a prendere sia le ...

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Per due giorni Blake aveva dovuto rimandare l'acquisto dei rifornimenti e chiedere in prestito alla Fresyan l'occorrente necessario a non far restare Morgan e Rowan senza cibo né riscaldamento; finalmente, però, si stava recando a prendere sia le provviste che il carbone dopo aver lavorato fino allo stremo e aver messo da parte abbastanza soldi, per quanto miseri fossero stati i guadagni se si contava che avesse dovuto cedere la maggior parte di essi all'Organizzazione; per tale motivo aveva deciso di seguire il consiglio iniziale di Diego, ovvero di smetterla di chiedere compensi troppo bassi e di farsi pagare quanto gli era spettato per i servigi che aveva prestato in quegli ultimi giorni. Certo, non aveva potuto alzare troppo l'asticella, considerando la bassa estrazione sociale di chi lo aveva ingaggiato, ma sempre meglio di niente. 

Assurdo e curioso come il bisogno spingesse l'uomo a superare i propri stessi limiti e a spaccarsi il doppio la schiena con risultati almeno accettabili. Blake aveva lavorato sodo e deciso per una volta di non guardare in faccia niente e nessuno, di agire e non prestare ascolto, neppure per mezzo istante, alla coscienza. Non solo perché era fondamentale per lui guadagnare più denaro che poteva, ma anche perché altrimenti, lo sapeva, sarebbe stato ad arrovellarsi per giorni interi sulle vittime che aveva collezionato in appena quarantotto ore. Sapeva che in caso contrario avrebbe pensato e ripensato a tutto il sangue che era stato in grado di versare in un lasso di tempo così breve e al disgusto nei riguardi di se stesso di fronte alla propria bestialità. Sedici anime erano state reclamate dalla sua lama, tra le quali tre uomini sommersi di debiti il cui tempo, purtroppo, era scaduto. Tre padri di famiglia, per quel poco che aveva avuto il coraggio di indagare. Tre genitori che non avrebbero mai fatto ritorno a casa dai figli. 
Syders cercava di non pensarci, di guardare solo e soltanto avanti, di non curarsi di tutto ciò che non comprendesse la sopravvivenza di Morgan e Rowan, ma era difficile. Ogni volta che sguainava le proprie lame e le calava su qualcuno diventava sempre più arduo far finta di predare creature diverse da lui, simili ad animali da scovare e da abbattere. Non era un cacciatore di selvaggina, poco importava quanto tentasse di convincersi del contrario. Era un Assassino, un mostro che entrava dalle finestre e condannava a morte e a stenti famiglie intere. Non aveva importanza, andava ripetendosi, che avesse risparmiato la vita a quel ragazzo, a Lysander. Una buona azione, se tale poteva esser definita, non cancellava tutto il dolore che aveva e avrebbe ancora arrecato al prossimo in cambio di sporco denaro.

𝐈𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐬𝐬𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐨 || 𝐕𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞 𝟏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora