OTTAVO CAPITOLO. MI PRENDERÒ CURA DI TE

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NdA RATING ROSSO

SE POTESSI DARTI NUNA COSA NELLA VITA MI PIACEREBBE DARTI LA CAPACITÀ DI VEDERE TE STESSO ATTRAVERSO I MIEI OCCHI. SOLO ALLORA TI RENDERESTI CONTO DI QUANTO SEI SPECIALE PER ME

Mi rigiro nel letto e allungo la mano per trovare il corpo di Stephan accanto a me ma sento solo il vuoto...apro gli occhi e la stanza ancora immersa nel buio mi fa capire che è ancora notte fonda. L'orologio sul comodino mi rimanda i numeri 2.09. Mi stiracchio e poi mi siedo sul letto. Mi alzo e vado verso il salotto della suite. Lì c'è Stephan, con le mani appoggiate alla balaustra della terrazza. Piove ancora ma con meno intensità di prima...la vista di lui ed del panorama delle Terme di Diocleziano sullo sfondo è qualcosa di assolutamente spettacolare "Amore" lo raggiungo, gli poggio le mani sui fianchi e la testa sulla schiena lasciandogli un bacio "Scusa se ti ho svegliata"
"Tranquillo...solo che mi sono rigirata nel letto e non ti ho trovato quindi..."
"Non riuscivo a dormire e quindi ho preferito alzarmi" faccio il giro e mi piazzo davanti a lui facendomi accogliere ed avvolgere dal tepore del suo abbraccio "Che è quella faccia pensierosa?" lui mi scosta leggermente prendendomi per le spalle e poi prende in mano la mia collanina "Pensavo che te ne fossi andata e non ti avrei più rivista"
"Invece sono qua con te e per te....sono tornata e prima di quanto ti aspettassi...ora basta pensare a quello che ho lasciato a Milano...ci penserò ma non adesso. Ora voglio solo pensare a noi due.." mi alzo sulle punte dei piedi e lo bacio lentamente. La sera prima, dopo la cena ci siamo semplicemente coccolati, rimandando ad un altro momento le lunghe discussioni sul perché io abbia preso la decisione di tornare subito da lui "Hai bisogno di qualcosa? Per spazzare via tutti i dubbi?" lui annuisce "Di te" e così io lo trascino verso il letto prendendo dal tavolo la cartellina con i miei disegni. Quando siamo in camera poggio la cartellina sul comodino e poi lo abbraccio stretta intrecciando le gambe ai suoi fianchi. Stephan poggia le mani sul mio fondoschiena per sostenermi e poi mi bacia a stampo almeno 20 volte prima di sfiorarmi le labbra con la lingua ed approfondire il bacio facendomi sciogliere letteralmente "Devo toglierti sta maglia" mi fa posare i piedi a terra e poi mi sfila la sua maglia bianca. Sotto non porto nulla quindi mi ritrovo nuda davanti a lui se non per le mutandine nere che ancora indosso "Sei splendida Chiara..."
"Non è vero..." mi butto sul letto e mi metto su un fianco coprendomi il viso con il braccio. Lui mi si mette vicino e tira via il mio viso dal mio rifugio improvvisato "Smettila...sei bellissima..." lui è bellissimo con solo un paio di boxer neri a coprirlo. A volte mi sembra fin troppo per me...qualcosa che mai avrei pensato di avere per me, un regalo inaspettato che la vita aveva deciso di farmi per mostrarmi quanto potessi essere felice, finalmente "Prendi la mia cartellina..." lui si sporge e la prende. La apro e gli mostro il disegno che ho fatto mentre ero in treno. Un suo primo piano, dove ho messo in risalto gli occhi e le labbra. Non l'ho disegnato con il sorriso ma con la sua espressione concentrata "È stupendo"
"Questo è quello che mi è uscito fuori mentre ero in treno...inevitabilmente ho creato te dato che pensavo a te..." lui prende il disegno e lo studia mentre io mi accoccolo fra le sue braccia "La prima volta che ti ho vista mi hai intrigato per la tua aria sicura...ma sai quando ho capito che era tutta una finta?"
"Quando?" lui mette il disegno sul comodino e poi mi abbraccia "Quando ti ho parlato all'orecchio nella hall e tu ti sei spostata...e poi quando in ascensore ti ho sfiorato la gamba e tu sei rabbrividita...e soprattutto quando quella notte al telefono ti ho sentita venire gridando il mio nome...Chiara Ricci era tutta una maschera...Chiara era quella reale...e volevo solo che tu la tirassi fuori...perché io mi sono innamorato di quella ragazza..." sorrido e poi gli bacio il mento "Solo tu l'hai saputa tirare fuori...ed ora Chiara è solo tua..per tutto il tempo che vorrai"
"Per sempre potrebbe andare bene..che dici?"
"Mi sopporterai per sempre? Riuscirai a non scappare quando sarò intrattabile? Quando il lavoro mi porterà ad essere stronza e rompicoglioni?"
"Conosco un metodo per renderti creta nelle mie mani...per renderti docile..per farti dimenticare tutti i problemi del mondo"
"Quale?" mi spinge sulla schiena e mi racchiude un guancia con la mano...mi fa scorrere il pollice sulle labbra socchiudendole. Ansimo e spingo in su il bacino cercando il contatto con il suo corpo ma lui si sposta "Shhhh...piano...con calma..." il suo pollice sfrega sulle mie labbra, poi si fa spazio nella mia bocca aperta "Vedi? Sei già sotto il mio incantesimo...." gli succhio e gli lecco il dito poi gli prendo la mano e gliela porto in basso "Ti ho detto di avere pazienza....la notte è molto lunga...ed io ho intenzione di farti impazzire...te la ricordi quella notte al telefono?"
"Si che me la ricordo..."
"Brava bimba..." intreccia la mia mano alla sua e me la inchioda al materasso poi si china per baciarmi il collo "Ora posso lasciarti tutti i succhiotti che voglio...."
"Stephan...dai..." ridacchio quando lui fa scorrere la guancia leggermente ispida di barba lungo il collo, avanti ed indietro "Posso? Dimmi di si amore mio"
"Piccolo...in un posto che magari possa coprire con i capelli" lui ride e poi mi sposta le onde scure....sento le sue labbra sul punto dietro all'orecchio....Stephan mi succhia e mi morde leggermente la pelle mentre io chiudo gli occhi "Pensa a quella sera...quando mi immaginavi accanto a te...quando eri qui da sola...tutta sola...e ti sfioravi..."
"Non voglio più stare sola...ed immaginarti e basta..."
"Ma ci saranno volte in cui sarà inevitabile dato che saremo a centinaia di chilometri di distanza...e sarà bellissimo come quella volta...ma ora sono qua..." Stephan mi lecca il punto dove so che mi ha marchiata...porterò anche quel segno con orgoglio .. la sua bocca mi bacia il collo, poi scende giù ma si blocca prima di arrivare al seno "Fai come quella sera..."
"Stephan...ti prego" lui inclina la testa e poi si lecca le labbra con la lingua "Su amore mio" la mia mano sale e le mie dita sfiorano il seno...mi pizzico i capezzoli mentre il mio bacino si alza in risposta "Quanto sei bella...tutta mia" la sua bocca sostituisce la mia mano ed io gli metto le dita fra i capelli per guidarlo dove ho bisogno di lui...la sua lingua lambisce un capezzolo poi lo tortura con i denti mentre la sua mano si occupa dell'altro...quando cambia seno le sue dita scendono lungo la mia pancia, sfiorano l'ombelico e raggiungono le mutandine...la lingua segue la scia delle dita...Stephan mi lascia un bacio attraverso il tessuto bagnato ed io stringo le lenzuola fra le dita "Ti piace?"
"Sai che mi piace" lui si alza e mi fa scendere lungo le gambe le mutandine nere "Apri le gambe...." io le spalanco e lui si guarda "Ora..."mi prende la mano e la porta verso il basso "Toccati...come hai fatto quella notte..." con gli occhi appannati dal desiderio mi tocco immaginando che sia lui a farlo....alzo il bacino andando incontro alle mie dita mentre con l'altra mano torno a sfiorarmi i seni. Chiudo gli occhi e mi perdo in un mondo che mi sto creando nella mia mente...un mondo fatto di lui...sto per venire pensando a lui che intanto mi sta guardando. Apro gli occhi quando lo sento alzarsi dal letto. Lo guardo mentre si spoglia e poi si rimette sdraiato accanto a me "È una tortura vero?"
"Si...ma è anche bellissimo...solo accanto a te perdo così il controllo"
"Lo so...non ti serve alcun tipo di controllo quando sei con me...siamo io e te...non serve altro...solo io e te" la sua voce roca mi ipnotizza mentre lui inizia a toccarsi come sto facendo io "Voglio toccarti io"
"Fallo....vuoi che io tocchi te...eh?" faccio cenno di si, così mentre io inizio a far andare la mia mano su e giù lui fa scorrere prima un dito e poi due dentro di me....allargo ancora di più le gambe mentre aumentiamo il ritmo "Te l'avevo detto che non potevamo stare separati...perché questo, io da una parte d'Italia e tu dall'altra non avremmo mai potuto farlo...invece..senti quanto è bello.." gli prendo il mento fra le dita e lo attiro in basso, verso la mia bocca pronta ad accoglierlo "Per una volta...te lo dico io...vieni...per me" lui sorride e poi si lascia andare trascinando anche me in un orgasmo che mi lascia spompata ed assolutamente assuefatta da lui "Ora..vuoi fare sul serio...o sei troppo stanca?"
"Vieni qua" lo porto sopra di me e gli mostro quanto abbia sempre voglia di fare sul serio con lui....fisso completamente affascinata le goccioline di sudore sul suo petto....inspiro l'odore unico che riusciamo a creare mischiando il suo profumo, il mio e quello della nostra unione...inarco la schiena e cerco di avvicinarmi ulteriormente a lui "Non ti lascio più andare Chiara...mai"
"E io non voglio che tu mi lasci più andare...sarò sempre tua...sempre"
"Ti amo Chiara...ti amo"
"Anche io ti amo Ste...davvero tanto" è la prima volta che ce lo diciamo mentre facciamo l'amore ed è una sensazione unica e da togliere il fiato...e quando raggiungiamo insieme l'apice ancora una volta sento di aver trovato finalmente un posto che cercavo da sempre senza neanche saperlo. La mia casa da quel momento in poi sarà fra le sue braccia...

LINEA CALDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora