"Io non voglio altro che te. Io non voglio un altro che ti somigli o qualcuno che ti sostituisca. Io voglio i tuoi occhi, la tua bocca.
Voglio le tue mani calde che mi accarezzano.
Voglio le tue labbra che sussultino sulle mie e mi bisbiglino all' orecchio parole dolci. Voglio i brividi sulla pelle perché sei tu che li scateni. Voglio tutto di te e voglio che sia tu, solo tu, sempre te."DOMENICA 30 DICEMBRE 2018
"Quindi Federico è a Savona dai genitori di Stephan?" annuisco mentre non perdo d'occhio neanche per un secondo il riscaldamento di mio marito in mezzo allo stadio Olimpico. Dallo scorso campionato la Lega Calcio ha tolto la classica pausa del campionato fra Natale e Capodanno e così anche il 30 dicembre noi povere fidanzate o mogli dei calciatori ci ritroviamo sugli spalti a sostenere coloro che sono la nostra ragione di vita. Io e Veronica ormai non ci perdiamo nemmeno una partita, spesso facciamo anche le trasferte con grande preoccupazione di Stephan per la mia gravidanza. Tutto però procede bene ed io mi sento in formissima "Si anche se in realtà mi sarebbe piaciuto averlo a casa...è il nostro primo capodanno tutti assieme e mi sarebbe piaciuto trascorrerlo a casa, senza fare nulla di particolare eh...però loro hanno così insistito e poi anche Stephan..." alzo le spalle mentre Veronica maschera un sorrisino dietro la mano "Futura signora Pellegrini...che cazzo sai che io non so?"
"Io? Nulla...cosa vuoi che sappia? Niente..io e Lore staremo a Roma quindi..." le pizzico un fianco sapendo benissimo che lei soffre il solletico infatti scoppia a ridere e cerca di allontanarmi le mani "Veronica...che cosa ha organizzato Stephan?"
"Devo mantenere il segreto...per favore" lei congiunge le mani ed io alla fine sorrido. Poco dopo mi giro sentendo una vocina che mi chiama "Mamma"
"Amore...ma che ci fai qua? Io non ci sto capendo seriamente nulla" mi alzo e vado a prendere in braccio Federico. Lui è vestito con un giubbottino pesante ma sopra indossa la magliettina di Stephan...anche io sotto il giubbotto di pelle indosso la mia maglia giallorossa, lui ha così insistito che la indossassi anche se sa perfettamente che è la mia divisa abituale quando vado allo stadio "Lucia...illuminami te...che ha fatto tuo figlio?"
"Vedrai..dobbiamo mantenere il segreto anche noi..sappi solo che Fede verrà con noi dopo la partita.." guardo mio figlio che mi sorride non capendo assolutamente di quello di cui noi adulti stiamo parlando "Quindi Ste ha organizzato qualcosa per noi due..dai...mo sono curiosa..."
"Dai che la partita inizia..." Veronica fa una faccia buffa a Fede e lui ride...assomiglia sempre di più a suo padre, se mai qualcuno possa ancora avere dubbi sulla sua paternità. Ne ho lette di tutti i colori in quei mesi ma Fede è la copia sputata di Stephan, stessi occhi, stesso sorriso, stessa espressione che di dubbi non ce ne sono. Osservo mio marito che si dirige verso gli spogliatoi..quando alza lo sguardo verso il punto in cui siamo seduti il suo sorriso si allarga. Fede batte le manine e lui gli fa una linguaccia...io gli mimo con le labbra "Che hai fatto?" lui alza le spalle e mi fa segno che me lo dirà dopo "Il vostro regalo"
"Che?" Veronica mi guarda mentre io continuo a fissare il punto dove Stephan è scomparso per entrare negli spogliatoi "La casetta sull'albero a Palmarola"
"Può essere...insomma immagina te e lui due giorni e due notti in una casetta di legno immersa nel nulla praticamente..oltretutto a capodanno...oppure preferiresti una festa piena di gente in qualche locale a Roma?"
"La prima" lei sorride ed io stringo fra le braccia Federico...in quei mesi io e Stephan abbiamo iniziato a condividere con il mondo intero la nostra storia d'amore. Lui ha mantenuto fedelmente la sua promessa di passeggiare per Roma la sera almeno due volte a settimana, spesso insieme a Federico. Ci piace scovare qualche angoletto nascosto e da lì ammirare le bellezze della capitale...pian piano lui ha perso le sue insicurezze, anche grazie alle prestazioni sempre più positive in campo. Approfittando delle occasioni che il mister gli ha dato ha scalato le gerarchie fino a diventare titolare. Era molto diverso dal ragazzo che 3 mesi prima era entrato nel mio ufficio chiedendomi di salvarlo. Si era in parte salvato da solo alla fine anche se lui diceva sempre che era tutto merito mio...quel regalo di Veronica e Giulia era rimasto chiuso in un cassetto..pensavo che io e Stephan lo avremmo sfruttato più avanti, addirittura dopo la nascita di Madison, invece a quanto pare lui aveva organizzato qualcosa per capodanno. In effetti lui si era rivelato un marito a cui piaceva organizzare periodicamente qualche piccola sorpresa, dalle più piccole come il classico mazzo di fiori alle più importanti come iniziare a decorare da solo la futura stanza di nostra figlia. Una sera l'avevo trovato intento a provare i colori sul muro della cameretta...aveva combinato un mezzo disastro ma vederlo così impegnato in quel piccolo compito mi aveva riempito il cuore di gioia. Stephan aveva preso molto sul serio la promessa di non deludermi più...era premuroso, amorevole, pieno di attenzioni...oltre che sempre appassionato e pronto a amarmi senza riserve...la seconda gravidanza mi stava regalando forme più morbide e a lui non dispiaceva affatto che il mio seno fosse lievitato di una taglia o che i pantaloni mi disegnassero le curve del fondoschiena e dei fianchi. Il lato fisico del nostro rapporto era sempre stato importante e lo era tuttora...già pregustavo quei due giorni tutti per noi "Veronica?"
"Dimmi Chiara..." fisso quella che è diventata una delle mie più care amiche, anzi la mia migliore amica in assoluto dato che è lei che chiamo quando somo in crisi perché l'ago della bilancia segna qualche etto in più "Ha organizzato altro vero?"
"Diciamo che sarai molto molto felice al termine della serata" scuoto la testa e poi fisso la squadra giallorossa che entra sul prato dell'Olimpico. Sono le 15 e ora che so quello che mi aspetta vorrei far correre di più l'orologio anche se alla fine gustarmi Stephan che corre avanti ed indietro lungo la fascia per 90 minuti non è uno spettacolo così malvagio dopotutto. Ho scoperto di amare oltre ogni immaginazione vederlo fare quello che lo rende felice...ha rischiato di perdere tutto e quella consapevolezza lo ha reso più maturo e notevolmente più responsabile. Il ragazzo che era ha lasciato spazio ad un uomo che ha capito i suoi errori e che ogni giorno lotta per non perdere quello che ha faticosamente riconquistato. La piazza romana gli ha perdonato quello che è successo l'anno prima anche perché lui ci sta mettendo tutto l'impegno possibile per dimostrare ai tifosi e alla dirigenza che il vero Stephan è quello. I gol si accumulano e la fiducia in se stesso sale di partita in partita. Come succede sempre i miei occhi seguono sempre e soltanto lui sia perché ha un modo di correre che catalizza sempre la mia attenzione sia perché fondamentalmente se non fosse per lui non sarei mai entrata in uno stadio e quindi se adesso faccio parte di quel mondo, se ho iniziato anche io ad amarlo è solo merito suo. Ormai fa parte della mia vita e non potrei mai rinunciarci..Stephan gioca bene ma non riesce a segnare nei primi 45 minuti. Mi riserva un bellissimo sorriso prima di uscire dal campo ed io guardo Veronica con sguardo estasiato "Che amori che siete"
"Smettila di prendermi in giro" Federico che ormai ha 9 mesi azzarda qualche passo tenendosi ai seggiolini che sono praticamente a ridosso del campo da gioco "Ma non ti sto prendendo in giro...insomma sei così diversa dalla Chiara di un anno fa"
"Bhe grazie Vero...non avevo Stephan accanto un anno fa. Se non sbaglio ho passato capodanno da sola, completamente da sola....impedendo anche a te e Lore di stare con me"
"Invece adesso sarete in tre a Capodanno...tu, lui e la futura principessa di casa...Federico starà benissimo con i nonni..e voi potrete iniziare insieme il 2019...festeggerete due anni assieme l'anno prossimo...e non mi dire di quel periodo lontani perché abbiamo capito che in qualche modo eravate comunque legati..quindi...signora El Shaarawy...Chiara...voglio dirti che sono stra contenta di averti conosciuta..ti voglio un mondo di bene e non avrei mai potuto chiedere un'amica migliore di te con cui condividere queste domeniche allo stadio"
"Mo mi fai piangere..." la abbraccio e poi rimaniamo a giocare con Fede fino a quando non inizia il secondo tempo. Al 60' Stephan devia un cross di Dzeko e porta il risultato sul 3-0 per la Roma...come al solito festeggia con i suoi compagni per poi guardare verso me e Fede indicandoci con la mano....stavolta però mi fa cenno di scendere. Lo guardo senza capire quando Veronica mi spinge in avanti e mi dice di andare verso i cartelloni pubblicitari "Che? Ma no sei matta.."
"Su..." mi alzo malferma sulle gambe e scendo i pochi metri che mi separano dai cartelloni..Stephan scansa qualsiasi cosa si metta fra lui e me e poi mi prende il viso fra le mani baciandomi a stampo "Per te"
"Ti ammonisce adesso...non valgo un'ammonizione scemo"
"Vali anche un'espulsione guarda...sai che ti rapisco dopo? Veronica te l'ha detto?"
"Si...capodanno io e te..e nostra figlia" mi sfiora la pancia e poi si abbassa per baciarla scatenando un applauso generale "Ora vai amore"
"A fine partita venite in campo..." lo fisso ad occhi sgranati "Festeggiamo con le famiglie...ti amo" annuisco frastornata "Anche io...da morire" rimando inchiodata con i piedi a terra a fissarlo mentre ritorna verso centrocampo camminando all'indietro. Mi fa l'occhiolino ed io divento rossa come se con quel semplicissimo gesto lui mi stesse dicendo che quei due giorni saranno assolutamente indimenticabili. Quando torno da Veronica lei mi sorride "Allora? Prima sorpresa andata? Sperava proprio di segnare dato che aveva in serbo questa cosa..."
"E cos'è quella storia del festeggiare tutti insieme dopo?"
"Anche l'anno scorso era stata fatta una cosa simile dopo l'ultima partita in casa prima di Capodanno...tu probabilmente eri a casa a piangere...ora invece potremo fare questa cosa insieme..." lei mi prende sottobraccio e poi posa la testa sulla mia spalla "La mia wags preferita"
"Scema che sei" continuo a fissare Stephan per tutto il resto della partita. La Roma alla fine vince 5-0 sul Crotone. Poco prima del fischio finale io, Veronica, Federico e le altre mogli o fidanzate dei giocatori, con eventuali figli al seguito veniamo fatti raggruppare in un punto da cui poi potremo facilmente raggiungere il campo. Al triplice fischio, mentre tutto lo stadio festeggia noi mettiamo piede sul manto erboso. È la seconda volta che calpesto il prato dell'Olimpico dopo quella sorpresa che Stephan mi ha fatto tempo prima, conclusasi con quell'altrettanto intensa sorpresa negli spogliatoi "Dimmi che stai pensando anche te alla nostra attività extra nello spogliatoio" Ste mi abbraccia da dietro ed io arrossisco pensando che replicherei volentieri anche ora. Gli passo Federico che reclama le braccia del papà e poi lo bacio velocemente sulle labbra "Può essere...ma credo che quell'attività la faremo nella nostra bellissima casa sull'albero a Palmarola..non vedo l'ora...ho sempre avuto la fissa di sta cosa..certo nei miei pensieri non era contemplato un bellissimo ragazzo che mi accompagnasse ma lo accetto volentieri" andiamo verso il centro del campo dove Ste posa a terra Federico che comincia a gattonare veloce per poi prendere una palla cercando di tirarsi in piedi. Io e Stephan lo guardiamo sorridendo "Bhe questo bel ragazzo come dici te ha proprio voglia di stare da solo con te per un giorno e passa...senza nulla e nessuno attorno...non so se ti sarebbe piaciuta come idea ma Veronica mi ha detto che ne saresti stata entusiasta quindi...ti va? Cioè sei felice di sta cosa?" amo questo lato di Stephan sempre desideroso di farmi felice e mai sicuro di riuscirci. Vuol dire che ci tiene veramente...in quei tre mesi abbiamo parlato centinaia di volte di quello che è successo con Vanessa...lui mi ha raccontato dettagli e situazioni di cui ero all'oscuro, che mi hanno fatto capire quanto lui fosse stato seriamente ad un passo da un punto di non ritorno. Avevo capito di essere stata ad un millimetro dal perderlo veramente...lo Stephan che avevo accanto adesso era sopravvissuto ad un vero e proprio inferno e ogni sorriso che lui ora faceva era prezioso, perciò cercavo di non perdermene nemmeno uno..cercavo di non dare per scontato nessun momento con lui, come Ste mi aveva chiesto. Nessun attimo era insignificante...ogni attimo era qualcosa da custodire gelosamente. Ogni colazione consumata a letto, ogni cena che facevamo a casa era qualcosa che volevo vivere appieno...lui la mattina mi diceva i programmi per la giornata e poi la sera mi raccontava come era andata...se era arrabbiato lo facevo sfogare, se era felice ridevo con lui..poi c'erano quegli attimi che sembravano banali ma che io poi mi rivivevo in eterno in testa perché erano quelli che mi riempivano le giornate. Per esempio quando ci trovavamo in bagno, lui a mettersi a posto i capelli ed io a lavarmi i denti...oppure quando la mattina gli preparavo il borsone degli allenamenti e la sera poi glielo disfacevo...le rose che lui mi portava a casa...o quando si alzava al mio posto di notte se Fede si svegliava...anche i momenti passati sul pavimento del bagno, seduti vicini quando io avevo le nausee. Erano tutti momenti che nella precedente gravidanza non avevo vissuto dato che da ottobre avevo dovuto cavarmela da sola..invece adesso lui c'era e la differenza si faceva sentire "Ovvio che il programma di noi due da soli mi piace...come potresti mai pensare il contrario?"
"Raggiungiamo Ponza con un traghetto e poi Palmarola con una piccola imbarcazione dato che è l'unico modo per arrivarci...ho visto le foto di questa casetta..è bellissima, ti piacerà...poi domani ce ne andiamo in giro per l'isola e a mezzanotte saremo da soli io e te..sotto le stelle..in un letto, lontani da ogni cosa..." Stephan mi abbraccia e poi cerca le mie labbra per un bacio dolcissimo che mi fa venire la pelle d'oca "Perché amo quei momenti in cui siamo in mezzo agli altri...ma continuo a preferire i momenti in cui siamo io e te e basta.." non posso che dargli ragione...amo quando siamo a cena con gli altri, almeno una sera a settimana stiamo con Lore e Veronica e che altre coppie di amici e ci divertiamo un sacco...amo le nostre uscite serali alla scoperta di Roma, quando Stephan viene immancabilmente fermato per le classiche foto ed io mi presto volentieri a scattarle...la capitale è una città che ci sta dando tanto, quello stadio in cui adesso siamo ci sta dando qualcosa che non credevo possibile..ci ha adottati entrambi e sono veramente orgogliosa e felice di condividere con il resto del mondo quel nostro sentimento che sembra crescere di giorno in giorno...ma nonostante tutto continuo ad amare soprattutto le nostre serate da soli, i momenti passati a casa, le nottate spese a fare l'amore o semplicemente a parlare...siamo cresciuti in quei mesi...i ragazzi che non riuscivano a staccarsi le mani di dosso sono sempre gli stessi sia chiaro ma il nostro sentimento si è evoluto, soprattutto da quando lui è tornato e Vanessa è definitivamente uscita dalle nostre vite. A quanto pare Luca ha coinvolto i suoi genitori e la questione si è chiusa con lei mandata in un centro di recupero in una località a me sconosciuta...per fortuna dato che la voglia di andare a prenderla a calci ci sarebbe sempre stata "Quindi sai quel detto...quello che si fa a capodanno si fa tutto l'anno..."
"Ovvio...perché pensi che abbia detto che a mezzanotte in punto ti voglio in un letto? Io e te da soli?" sorrido e poi lo bacio mentre lo stadio, le migliaia di persone scompaiono...per me conta solo lui...