NdA RATING ROSSO
"Ammetti di star fantasticando su di me allora..anzi su di noi Chiara" si lo ammetto sono colpevole di star desiderando, e anche parecchio, un ragazzo che non è il mio fidanzato...ma alla fine quella conversazione è una cosa che inizierà e finirà quella notte, o al massimo quella piccola, anzi grande pazzia, si protrarrà per i prossimi 4 giorni. Poi io prenderò un treno e tornerò a Milano, da Filippo e dalla mia anonima vita. Ho sempre pensato di avere il mondo in mano, una carriera che molte ragazze di 28 anni posso soltanto sognare, uno stuolo di collaboratori pronti a fare carte false per compiacermi, un fidanzato che amo?....insomma una vita soddisfacente, piena e di cui certo non posso lamentarmi. Ma nella solitudine di quella camera, fin troppo grande per me da sola, mi sembra di aver sempre perso qualcosa...mentre la sua voce mi rimbomba dentro due lacrime mi scivolano lungo le guance "Ovvio che fantastico su di te...su di noi...da quando ti ho visto nella hall penso solo a te" tanto vale mettere tutte le carte in tavola. Cerco di mantenere il tono della voce saldo ma chissà perché lui si accorge che qualcosa non quadra "Perché piangi piccola?"
"Non lo so....fammi compagnia però" nessuna mi ha mai chiamata 'piccola'...mi da la sensazione che lui stia cercando di conoscere veramente Chiara e non solo di portarmi a letto, anche se solo via telefono per quella notte "Sai che potrei venire nella tua stanza e soddisfare dal vivo le tue voglie"
"Lo so...ma per questa notte parlami solamente...mi piace la tua voce"
"Di cosa vuoi parlare? Che storia vuoi che ti racconti?"
"Dimmi che cosa mi faresti se tu fossi qui"
"Sei sicura di voler percorrere questa strada? Perché se iniziamo andiamo fino in fondo e non sono sicuro che la prossima notte sarò ancora capace di non venire alla porta della tua suite..."
"Magari ti apro domani notte...." mi metto sulla schiena e mi sfioro il collo con la mano...nonostante il condizionatore accesso sono sudata...
"Ok..allora...cosa ti farei....prima di tutto...ti toglierei quella canotta...ma prima ti bacerei la pancia e ti solleverei il tessuto fino a scoprire i seni..." la sua voce roca mi entra nel cervello e da lì mi scorre lungo tutto il corpo fino ad incendiarmi la pelle. La mano che non regge il telefono si sposta sulla pancia e poi risale. Il tessuto della canotta si raccoglie sopra i seni ed io inizio a toccarmi. Non lo faccio da sola, in quel modo, da almeno una decina d'anni...mi è capitato di darmi piacere da sola ma è stata una cosa veloce e molto molto meno proibita di quella perché non stavo certo immaginando un volto davanti a me "Poi?" mi mordo il labbro inferiore mentre le mie dita stuzzicano i capezzoli ed il mio bacino si alza ed abbassa senza che io possa farci assolutamente nulla "Ora posa il telefono e togliti la canotta...non ci serve..." ubbidisco e poi mi sdraio di nuovo "Naturalmente se fossi lì con te ti bacerei dappertutto...sul collo, sui seni, sulla pancia...per poi scendere...riesci a sentirmi?" annuisco per poi ricordarmi che lui non può vedermi "Si..ti sento" sarò matta ma riesco a sentirlo realmente "Ora ti bacerei sulle labbra....mentre la mia mano scenderebbe giù....più giù...." sento davvero la sua bocca che mi sfiora le labbra...chissà come sarebbe baciarlo realmente...la mia mano segue il sentiero che traccerebbe la sua, di mano, se lui fosse accanto a me...sento che ho già il tessuto delle mutandine bagnatissimo e quando mi sfioro sento di essere già quasi al limite "Sei bagnata?" dovrei rispondere di no, che quel sottile, ma neanche tanto, gioco di seduzione non mi sta facendo eccitare all'inverosimile ma non posso mentire, perché adesso che ho iniziato non posso non portare a termine quella cosa "Si...molto" lui ridacchia e immagina che quel suono lo faccia mentre ha il suo bellissimo viso nascosto nell'incavo del mio collo, mentre la sua mano scende, e scende "Scosta il tessuto" faccio come mi dice "Sfiorati" eseguo gli ordini e mi lascio scappare un gemito roco "Ti piace?"
"Mi piacerebbe di più se tu fossi qua...e se fossi tu a toccarmi"
"Magari domani notte no?" annuisco e poi chiudo gli occhi...sono in un mondo popolato solo da lui, dalla sua voce e da quelle fantasie che sembrano reali, molto più di qualsiasi cosa abbia mai vissuto negli ultimi anni "Ora che dici di liberarci anche di quell'indumento inutile?" mollo momentaneamente il telefono e mi tolgo le mutandine facendole cadere a terra "Fatto"
"Sei completamente nuda adesso?"
"Si..." ho il petto che si alza ed abbassa frenetico e ho seriamente paura che il cuore mi scoppi da un momento all'altro per la quantità di emozioni che sto vivendo "Ora riprendi da dove hai interrotto....toccati immaginando sia io a farlo" mi tocco, non mi sfioro soltanto ma mi tocco e muovo il bacino immaginando proprio che sia lui a farlo...immagino le sue dita che mi regalano piacere "Ci sei vicina?"
"Mhm...." si, ci sono vicina e so già che quell'orgasmo me lo ricorderò sicuramente come conserverò gelosamente il ricordo di quella notte strana "Lasciati andare....per me...per te...per noi...immagina che soffochi le tue urla con la bocca...vieni piccola" serro gli occhi perché voglio ricreare il suo viso, i suoi occhi, il suo sorriso davanti a me...alzo il bacino e poi vengo...l'orgasmo mi travolge in una marea che credo di non aver mai sperimentato, neanche con il mio primo ragazzo. È qualcosa di sconvolgente e primitivo...proibito e peccaminoso..ma anche liberatorio e bellissimo...alla fine sussurro il suo nome "Com'è stato Chiara?"
"Bellissimo...." sorrido e so di star sorridendo in modo sciocco ed ebete ma mi sento fluttuare nell'aria, libera e senza pensieri "Ora vai sotto le coperte e dormi..."
"Non esiste...ora tocca a te..."
"Ah si? Pensavo che fosse una cosa troppo spinta per te..." lui ride ed io sospiro "Anche questo è stato spinto...ma non mi sono tirata indietro...ed ora voglio che sia tu a godere...stai in linea che vado un secondo in bagno e poi mi metto sotto le coperte"
"Certo...ah Chiara?"
"Dimmi Stephan..." mi metto seduta e sento tutto il corpo fatto di gelatina "Dormi nuda..." ci avevo già pensato ma il fatto che lui me l'abbia chiesto mi fa sorridere "Ok...torno subito..." non so perché non voglio che lui riattacchi per poi chiamarlo io dopo, magari sul cellulare dato che ho il suo numero. Voglio che lui stia in linea, pregustando il momento in cui sarò io con la mia voce a farlo godere. Vado verso il bagno e mi guardo allo specchio..ho le guance rosse ed anche le labbra dato che me le sono morse a più riprese con i denti...ho gli occhi accesi, con una luce particolare e strana che non ricordo di avere mai avuto. Ho ancora il respiro affannoso...mi lascio scappare una risatina che mi fa ricordare di quanto quella cosa sia stata assolutamente e completamente folle ma anche stupenda...mi bagno il viso, mi lavo velocemente e poi torno nella stanza. Scosto le coperte e mi infilo sotto...prendo il telefono "Ci sei Stephan?"
"Certo...ti stavo aspettando...guarda una cosa che ti è arrivata sul cellullare" con le mani che tremano prendo il cellulare posato sul comodino e poi fisso la foto che lui mi ha mandato. È un suo primo piano, un primissimo piano dove si vedono gli occhi e poco altro "La conserverò gelosamente..." provo un autentico tuffo al cuore a guardare quella foto. Mi si attorciglia lo stomaco...ha due occhi spettacolari in cui è fin troppo facile perdercisi dentro. Probabilmente hanno stregato milioni di ragazze ed io non faccio eccezione. La mia paura è che possa autenticamente fare pazzie per quegli occhi...