VENTIDUESIMO CAPITOLO. LA MIA INTERA ESISTENZA

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L’uomo che ti ama…
L’ Uomo che ti telefona solo per sentire la tua voce… l’ Uomo che ride e piange con te…che ti pensa prima di addormentarsi e quando si sveglia…che ti pensa durante il giorno…che ti abbraccia senza motivo…che ti prende come sei e non vuole cambiarti…che se sbaglia cerca di rimediare senza che glielo chiedi tu…che cerca di capirti…che ti ama come sei… l’Uomo che ti chiama ancora dopo avergli attaccato il telefono.Che rimanga sveglio solo per vederti dormire. Che bacia la tua fronte. Che non gli importa se ingrassi o dimagrisci col trascorrere degli anni. Che ti domanda che cosa vuoi mangiare oggi o se hai gia mangiato. Che prenda la tua mano …di fronte ai suoi amici. Che ti dica costantemente quanto gli importa di te e quanto è fortunato per averti. E che quando ti presenta agli amici dica: E' LEI LA DONNA CHE AMO… Ama quell’Uomo perché lui ti ama e difficilmente smetterà di farlo.

Nda RATING ROSSO

Non ho neanche mai visto l'Olimpico da fuori...credo di averlo visto in televisione qualche volta, ma quando mi trovo in macchina devo cercare l'indirizzo su Internet ed impostare il navigatore di conseguenza. Alle sette e mezza di quel 24 agosto non c'è moltissima gente in giro e così alle otto e dieci sono allo stadio, con solo qualche minuto di ritardo. Parcheggio la macchina all'esterno ma un ragazzo in divisa elegante mi fa cenno di proseguire sulla destra. Mi apre un cancello e mi dice di posteggiare dove preferisco e poi di seguirlo. Sono leggermente in soggezione davanti a quello spettacolo. Credo che uno stadio deserto in pochi lo abbiano visto..anche il tuo respiro sembra rimbombare sulle pareti e sinceramente, se non fossi accompagnata da qualcuno, avrei una paura tremenda "È già arrivato?"
"Suo marito? Si una decina di minuti fa...sta finendo di preparare tutto..." in mente mi balenano le immagini di noi due completamente nudi in mezzo al campo ma credo che sarebbe decisamente eccessivo..mi bastano gli spogliatoi. Un brivido di anticipazione mi percorre da capo a piedi "Ora scenda le scale e poi..buona serata" lo ringrazio e poi seguo le sue indicazioni. Quando metto piede sul manto dell'Olimpico mi prendo un attimo di tempo per cercare di rallentare il battito del mio cuore e anche per ammirare Stephan che sta mettendo a posto le ultime cose. Una coperta rossa è posata sul prato, vicino alla panchina ed è disseminata di cose da mangiare...c'è anche una piccola candela, racchiusa in un bicchiere...è praticamente tutto perfetto, soprattutto il ragazzo intento a spostare di un millimetro i piatti e le posate. Indossa una maglietta bianca, una delle mie preferite e un paio di pantaloncini neri. Ogni suo dettaglio è impresso a fuoco nella mia memoria...l'orologio al polso, i bracciali che porta al polso opposto, la collana da cui praticamente non si separa mai, la fede che poco più di un mese prima gli ho messo al dito, i capelli sempre perfetti tranne quando io glieli scombino "Poi la pignola sarei io eh" lui si gira dandomi modo di vedere i due suoi dettagli più belli, gli occhi ed il sorriso "Hey...non ho mai detto che solo tu sei pignola..." gli sorrido e poi gli vado incontro. Quando sono davanti a lui gli prendo il viso fra le mani e glielo abbasso leggermente per baciarlo "Grazie della sorpresa..."
"So che il tuo sogno non potremo realizzarlo perché credo sarebbe effettivamente troppo...ma ci inventeremo qualcosa...come stai?"
"Bene..a parte una discussione con Daria...poi sono arrivate le tue rose ed il tuo biglietto e la giornata è migliorata di colpo..."
"Poi me ne parli ok?" annuisco "Dio che spettacolo...immagino quando sarò qui sabato per la partita...visto completamente vuoto fa un certo effetto"
"È strano anche per me vederlo così....vieni che mangiamo così poi ti faccio fare un giro" lui si siede accanto alla coperta e poi mi allunga la mano "Non dici nulla di come mi stanno i jeans ed il top?"
"Te lo dico dopo...anzi vieni qua..." mi siedo e poi mi sporgo verso di lui. Stephan mi accarezza la guancia teneramente e poi avvicina la bocca al mio orecchio "Mi servirà tutto l'autocontrollo del mondo per non spogliarti qua...ma non credere che prima della fine della nostra piccola gita non ti ritroverai completamente nuda ad urlare il mio nome...così anche quando sarò qua penserò a te...come se non ti pensassi abbastanza.."
"Ma mi pensi vestita o magari in un altro modo?"
"La maggior parte delle volte nei miei pensieri non hai proprio niente addosso..." avvampo quando la sua mano, in modo apparentemente casuale ed innocente scende e mi sfiora il seno coperto solo da un top che è al limite della decenza praticamente...è più un reggiseno che copre leggermente di più ma decisamente poco, quasi completamente in pizzo nero. I jeans sono a vita bassa e mi lasciano scoperta una buona fetta di pancia "La pancetta come va?"
"Bene..." la sua mano si posa sul leggerissimo rigonfiamento che lui ama toccare soprattutto quando siamo a letto. Quasi ogni mattina mi sveglio e lui è intento ad accarezzarmi la pancia per ora ancora quasi del tutto piatta. In silenzio iniziamo a mangiare, godendo solo del silenzio assoluto di quel luogo che di solito risuona di cori e urla "È stranissimo stare qui senza nessuno"
"Immagino...io sinceramente non so come fate a giocare con tutto quel casino. Dove la trovate la concentrazione?"
"Sinceramente è una cosa che ti viene da dentro...anche se a volte guardare tutte quelle persone incute ancora soggezione"
"È proprio la tua grande passione vero? Lo vedo dai tuoi occhi...quando ne parli, o quando rivedi le tue azioni su YouTube, ti illumini proprio..." Stephan annuisce e poi fa quella faccia imbarazzata ed emozionata che gli si dipinge sul volto quando parla o soltanto pensa a qualcosa a cui tiene enormemente "Mi dicono che anche quando parlo di te ho la stessa espressione..." è il mio turno di imbarazzarmi "Non mi metterei mai allo stesso livello di qualcosa che ami da quando sei nato...io e te abbiamo iniziato appena adesso ad amarci...e poi io ed il calcio siamo due cose diverse..."
"Ma entrambe fondamentali..." intreccia le dita alle mie mentre continuiamo a mangiare "Mai ho fatto queste cose per una ragazza...ho speso 1000 euro per una borsa ma mai ho organizzato queste cose..."
"1000 euro per una borsa le spendo tranquillamente io...tu continua ad organizzare queste cose che sono stupende...dimostrano che ti piace condividere con me la tua vita, ed il calcio che ne è una parte importantissima"
"Tu mi hai portato a lavoro con te...io ti porto allo stadio...guarda" lui mi indica una delle due porte che si trovano ai capi opposti del manto erboso che visto da seduta a bordocampo sembra realmente immenso "Quello è il motivo per il quale ho iniziato a giocare...non per il gol in sé ma per vedere quella rete gonfiarsi...la sensazione è...come se ti schizzasse il cuore in gola, moltiplicato per 100. Quando senti i tifosi urlare, quando senti tutto lo stadio intonare un coro dedicato a te, quando tutti i tuoi compagni ti vengono ad abbracciare...quella è la sensazione perfetta..."
"Credo assomigli a quando io vedo sfilare i miei modelli..."
"Si, in quel momento sai di aver raggiunto il tuo obiettivo, quello per cui hai fatto sacrifici da quando sei nato. Perché fare il calciatore sembra tutto rose e fiori, ma non lo è"
"Lo so Stephan...o meglio lo sto capendo adesso, vivendoti ogni giorno. Da fuori sembra tutto luccicante e bello ma...nasconde molto altro...credo che sia anche un lavoro che ti porta tanta solitudine a volte, nonostante lo stadio pieno e tutta la gente che ti circonda. Le trasferte, gli orari assurdi...non tutte le ragazze sono disposte a convivere con tutto questo....solo che quando ami, ami anche le cose meno positive..."
"Devi ammettere che tu hai orari assurdi quanto i miei quindi..."
"Quello è anche vero...ma avrei accettato comunque di dividere con te la mia vita, anche se fossi stata una semplice impiegata o segretaria...o forse non mi avresti guardata?"
"Perché guarda mi sono avvicinato a te solo perché sei una famosa stilista...solo per quello...non perché non sono riuscito a staccarti gli occhi di dosso da quando ti ho vista la prima volta...e tu? Mi ami solo perché sono un calciatore?" lo guardo e leggo sempre quel lampo di insicurezza in fondo al suo bellissimo sguardo "Ovviamente...così devo convivere con le tue fan che ti stalkereranno anche al supermercato...."
"Non mi stalkerano..."
"No no affatto...dai a parte gli scherzi, le capisco...sei assolutamente irresistibile...ma sei mio, quindi potranno stalkerarti quanto vogliono, ma tanto poi torni a casa e sono io a passare la notte con te.." mi avvicino ancora di più a lui e gli poso la testa sulla spalla. Stephan mi accarezza la guancia "Che ti ha detto Daria?"
"Le solite cose...posso farti una domanda?"
"Certo..." fa scorrere le dita sulle mie, poi le intreccia strette prima di portasele alla bocca per baciarmi le nocche con le sue bellissime labbra "Perché mi hai sposata?"
"Che domanda è?" lui ride ma leggo una certa inquietudine nei suoi occhi "Per favore...rispondimi...non ho alcun dubbio su di noi Stephan, è solo una domanda"
"Perché ti amo, perché voglio passare la mia intera esistenza con te, perché non riesco a vedere le mie giornate lontane dalle tue, perché mi piaci, perché mi ecciti, perché sei l'unica ragazza che ha saputo capirmi, perché...sei te..."
"Ma la tua voglia di sposarmi in fretta..dipende dal fatto che avevi paura che ti lasciassi?"
"No Chiara...ho la costante paura che tu mi lasci, anche adesso che siamo sposati...ma non perché non abbia fiducia in te o non creda nel nostro amore...semplicemente perché quando si ama è normale avere paura...mica è un sacrilegio avere paura...io lo ammetto tranquillamente...tu perché mi hai sposato?"
"Perché ti amo, perché non ho mai provato quello che provo per te"
"Neanche con il tuo primo ragazzo?"
"No...eravamo piccolini ed in fondo se l'ho lasciato è perché avevo capito che per noi non ci sarebbe stato futuro...si io ero ossessionata dalla carriera ma...doveva andare così...a te invece non potrei rinunciare per nessuna ragione al mondo..."
"E allora dove sta il problema Chiara? Perché quello che ti dicono riesce sempre a mettere in dubbio quello che siamo io e te?"
"Non metto in dubbio quello che siamo io e te...ho solo bisogno di sapere che quello che provo io è la stessa cosa che provi tu..che nessuna ragazza che potrai incontrare ti possa mai fare cambiar idea su di noi"
"Ti amo...immensamente..mai nessuna ragazza è entrata così tanto nella mia vita, nel mio cuore e nella mia testa..a nessuna ho mai permesso di vedere le mie debolezze, i miei dubbi, le mie insicurezze..perché nonostante io cerchi di mascherarle tu sai che sono sempre lì a bussare..sai che la paura di perderti è qualcosa che non mi lascia mai...che la notte mi sveglio e ti stringo, semplicemente perché voglio sentire il contatto con il tuo corpo e sapere che tu sei vicino a me...ho paura che quello che faccio non sia mai abbastanza. Perché io ho paura di non essere mai abbastanza...perché tu sei così perfetta..."
"Non lo sono, proprio per niente Stephan..."
"Invece si...riesci a darmi qualcosa che nessuna mi ha mai dato...la sicurezza che ci sarai, sempre..so che se alzo il telefono tu sarai sempre lì a rispondermi, non importa se sei in riunione o con tremila persone attorno...tu ci sarai...e so che dobbiamo convivere con il mondo intero ma sono così geloso di te che ti chiuderei in una scatola e ti porterei in un luogo dove siamo solo io e te..perché ho così paura di perderti che mi manca l'aria a volte, anzi quasi sempre..." mi giro e lo sorprendo baciandolo con foga. Lui si sbilancia all'indietro ed io gli cado sopra...ci troviamo sdraiati sul campo dell'Olimpico a baciarci, incuranti del luogo ma soprattutto del fatto che quel momento sarà solo nostro...niente foto, niente post sui sociali, nessuna dedica chilometrica per mostrare al mondo intero quanto ci amiamo..lo sappiamo noi e quello basta "Perché non riescono a capire quello che siamo Stephan?"
"Perché non lo capiranno mai...noi siamo noi..è inutile che cerchiamo di spiegarlo agli altri..."
"Lo so...ma...ho come l'impressione che il mondo intero complotti contro di noi..vorrei solo portarti su un'isola deserta...e tenerti solo per me"
"Se sull'isola tu vivessi 24 su 24 completamente nuda allora si potrebbe fare" scoppio a ridere e poi lo colpisco con una manata sul collo "Simpatico..." appoggio il mento sul suo petto e sospiro "Hai mai pensato di finire a baciare una ragazza sul prato dell'Olimpico?"
"No, sinceramente no...però mi piace...ogni luogo mi piace se ci sei te..." sorrido estasiata mentre lui mi sposta una ciocca di capelli da davanti al viso e me la porta dietro l'orecchio "Stai bene? Seriamente Chiara? Ti basta veramente quello che ti sto dando?"
"Certo che mi basta...perché pensi il contrario?" Stephan alza le spalle "Oggi durante una pausa sono andato a cercare delle tue foto su Internet...non prendermi per matto ma non ero mai andato a cercare se ci fossero articoli su di te o roba simile..non c'ho mai pensato sinceramente..invece oggi ho digitato il tuo nome su Google e mi sono uscite decide di risultati..ho visto foto delle tue sfilate in giro per il mondo, dei riconoscimenti che hai ricevuto e mi sono chiesto se ora questo ti basti"
"Essere allo stadio Olimpico con mio marito?"
"No scema sai cosa intendo...essere qui, semplicemente..."
"Non c'è mai stato nulla di semplice nella mia vita...ho sempre avuto la smania di essere la migliore, in ogni cosa che abbia fatto...da quando sono morti i miei genitori non sono mai stata ferma, sembrava che nulla potesse soddisfarmi. Fatta una sfilata, passavo subito all'altra...amo la moda ma è un ambiente che non sta mai fermo e tu non puoi di certo rallentare questo modo frenetico di vedere le cose...mi sono adeguata, ho accumulato riconoscimenti, soldi...solo così mi sentivo bene, o meglio solo così sentivo meno quel vuoto dentro...sotto sotto invidiavo le coppiette che perdevano tempo a baciarsi in mezzo alla strada, ma io le scansavo e sbuffavo dicendomi che mai avrei permesso ad una persona di distogliermi dal mio obiettivo..essere la migliore...ero 'la regina di ghiaccio' stronza ed autoritaria..ma ne ne fregavo....tu sei stato come un calmante per me...ma non nel senso brutto del termine...hai rimesso ordine nelle mie priorità, hai dato alla mia vita nuovi obiettivi..il mio piccolo impero andrà avanti anche se io rallenterò leggermente...delegherò qualcosa alle mie collaboratrici...oppure rifiuterò qualche proposta...perché ti giuro che non vorrei essere in nessun'altro posto se non qui con te..perché tu sei semplicemente la cosa più bella che mi potesse capitare...sei la mia piccola grande oasi di felicità....e quando dico che mi hai cambiato la vita,non è una frase fatta, è la verità...Chiara Ricci c'è ancora ma è cresciuta, anzi no si è evoluta diciamo...ora sono consapevole che non esiste solo la soddisfazione personale,  ma c'è anche la soddisfazione che deriva da vedere le persone che si amano sorridere. Te l'ho detto..mollerei anche la moda se me lo chiedessi...sono tipo 20 anni che vivo in questo ambiente e solo adesso vedo quanta falsità c'è..a me basta disegnare e non ti nego che ho pensato anche di cedere l'attività e mantenere solo il negozio on-line. Vendere le mie creazioni a coloro che le richiedono..."
"E che faresti?"
"La moglie e la mamma..."
"Ti basterebbe? Passeresti dalle sfilate a Parigi a fare la mamma e la moglie?"
"Quando sono scesa da quel treno a Firenze ho scelto te...anzi ti ho scelto quando ho sollevato il telefono quella notte..anzi forse quando ho sentito la tua risata alla reception mentre cazziavo quella ragazza...quindi, si mi basta quello che mi dai perché è vita...io vivo Stephan ed è come se tu mi dessi l'ossigeno..." lui sorride ed io gli asciugo una lacrima che scende dall'angolo del suo occhio "Non piangere amore mio...io ti sto semplicemente dicendo quello che provo..." mi sposto e mi accoccolo al suo fianco..fissiamo il cielo sopra di noi e quell'immenso stadio che per quella sera è la nostra stanza "Daria pensa che la mia sia solo una fissa dettata dal fattore fisico Stephan...ma ti giuro che non è affatto così...ti ricordi quando quella prima mattina mi hai appoggiato la mano sul cuore e mi hai detto che se fosse stato solo sesso non avrebbe battuto in quel modo?"
"Certo che me lo ricordo" lui mi stringe di più "Il mio cuore batte così da allora...e le tue paure sono anche le mie...stare con Filippo sarebbe stato più semplice, lo so. Non avrei avuto paura, non avrei avuto la strisciante consapevolezza che se ti perdessi perderei la maggior parte di me stessa...ma non sarebbe stata vita..."
"Non avere paura che mi possa innamorare di un'altra ragazza Chiara...partiamo dal presupposto che in passato ho tradito e sono stato anche tradito..ma era una situazione completamente diversa.."
"Anche io ho tradito Stephan.."
"Ah lo so...c'ero io con te...ma alla fine hai tradito per amore no?"
"Per un grande amore...perché il nostro lo è...sono sicura di poche cose e una di queste è che senza ombra di dubbio il nostro è un grandissimo amore...di quelli che resistono al tempo e anche alla gente..." alzo leggermente la testa ed incontro il suo sguardo che mi legge l'anima...si, sono sicura di pochissime cose, ma una di queste siamo noi...si, abbiamo paura ma è normale avere paura quando ami in modo totale come amiamo noi due "Sei bellissima amore mio"
"Non è vero...ho le occhiaie..."
"Tuo marito non ti fa riposare abbastanza?"
"Mi pare che tipo alle sei e mezza stamattina mi abbia svegliato e mi abbia coinvolta in una sessione di allenamento extra...alla mia età non è mica facile reggere questi ritmi..e poi non ci sono abituata...Filippo mi diceva 'ti va se stasera lo facciamo?' mica mi iniziava a baciare a tradimento mentre dormivo..."
"Inizierò a chiederti anche io se vuoi farlo stasera...così se non hai voglia mi regolo di conseguenza..."
"Si certo...è mai esistita una sera dove ti abbia detto che non avevo voglia di fare l'amore con te?" lui fa finta di pensarci ma io scuoto la testa e lo bacio...lui mi mette la mano sul collo e mi fa inclinare la testa "Prima di raggiungerti una tipa mi si è praticamente buttata sotto la macchina fuori da Trigoria per farsi una foto"
"Serio? Carina?"
"Molto carina...bionda, occhi azzurri...si chiama Vanessa"
"Le hai anche chiesto il codice fiscale e magari se ha la partita IVA?"
"Scema...aveva un bel fondoschiena però..."
"Le hai guardato il culo?" sgrano gli occhi ma non me la prendo più di tanto perché capisco che lui sta tentando di farmi incazzare "Quando s'è girata casualmente lo sguardo è caduto lì"
"Era almeno maggiorenne?"
"Credo di si"
"Me lo chiedevo perché...sai...certe cose che noi facciamo...insomma magari con certe ragazzine...anche se alcune mi fanno paura da quante cose sanno sul sesso"
"Potrei sempre insegnarle..." blocco le sue parole con un bacio "Che dici di farmi fare quel giro? Potrei aver voglia di mostrarti qualche mia fantasia segreta..tipo ci sono le poltroncine negli spogliatoi no? Sarebbe bello che quando ci entrassi la prossima volta le guardassi in modo diverso...certo se vuoi invitare sta Vanessa"
"Ma smettila..." ci baciamo di nuovo, dimenticandoci del resto...alla fine conta poco quando stiamo assieme, anzi non conta altro oltre a noi due..

LINEA CALDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora