TRENTASEIESIMO CAPITOLO. STO BENE SOLO CON TE ACCANTO

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"Perché le cose davvero belle hanno bisogno di essere rischiose, hanno bisogno di passione, hanno bisogno di brividi, hanno bisogno di fuoco. Altrimenti non sono belle. Sono solo cose."

"Fatemi dire che siete matti forti voi due" Veronica mi guarda attraverso lo specchio della mia camera da letto "Cioè fino a qualche giorno fa qui c'erano solo le tue cose e quelle di Federico..tu piangevi...avevi in mente solo la parola divorzio...e anche 'Stephan è un coglione ma lo amo lo stesso' se non ricordo male...." rido dandole una manata "..ed ora vi sposate di nuovo..e te con sto vestito lo farai morire molto ma molto lentamente. Voglio proprio vedere la sua faccia quando ti vedrà così"
"Concordo..siete matti...ma io lo avevo già capito quando si sono sposati la prima volta..tu non c'eri, non eri ancora entrata nel club delle pazze scatenate...modestamente io posso dire di averli visti anche quella volta e ti assicuro che gli indizi c'erano tutti...sposarsi dopo un mese scarso...tu già incinta..." Giulia scuote la testa ma intanto sorride "Hai fatto proprio innamorare Stephan...che per fortuna dopo un anno ha capito di doverti venire a riprendere prima che tu andassi da qualche altro bel ragazzo accorgendoti che lui effettivamente è un deficiente"
"Non credo che sarebbe mai successo...insomma se anche il povero Luca non mi ha fatto cambiare idea.."
"Esatto Giulia...insomma Luca era a tutti gli effetti il ragazzo giusto per Chiara...peccato che lei sia assolutamente ed irrimediabilmente innamorata di Stephan...che poi dai sono così belli assieme..." Veronica mi abbraccia "E finalmente lei è felice di nuovo...e finalmente avrò di nuovo la mia compagna di tribuna..pensavo prima o poi di vedermi spuntare Vanessa all'Olimpico" Giulia fa un gesto come per vomitare e noi due ridiamo "Ma scusa una cosa...ma perché voi dovete sempre stravolgere le tradizioni e avete deciso di andare al Giardino degli aranci insieme, peraltro in limousine?"
"Così" mi sposto dallo sguardo indagatore delle mie due amiche, le uniche che abbia voluto accanto a me quel pomeriggio. Daria, Sara e tutti gli altri pochissimi invitati, in tutto una ventina circa ci raggiungeranno nel luogo dove Stephan ha deciso di celebrare il rinnovo delle nostre promesse matrimoniali "Così...secondo me in limousine deve tipo succedere qualcosa di particolare..."
"Particolare....dovranno dare vita a qualche incontro molto ravvicinato...allora Chiara non hai nulla da dire per caso?"
"Assolutamente no...non commento le vostre insinuazioni di bassa lega" loro ridono e poi mi vengono vicine "Ma smettila...dicci solo quante volte lo avete fatto ieri..."
"Che ti importa? Piuttosto tu e Lore?" lei diventa rossa "Fregatene di me e Lore...qui non si parla di noi due che nelle nostre manifestazioni d'affetto siamo sicuramente più discreti di te e Stephan...mi sono venute le vampate a vedervi in aeroporto...e immagino la povera Vanessa quanto ci sia rimasta letteralmente di merda quando ha preso l'ennesimo palo degli ultimi giorni..insomma è passata da essere la sua fidanzata ad essere..il nulla completo...fra un pochino vi vedeva fare l'amore direttamente davanti a lei a Fiumicino..."
"Ma l'ho solo abbracciato molto semplicemente"
"Scusa? Lui con le mani sul tuo culo e tu con la tua lingua infilata nella sua bocca...cioè..." ridacchio perché sicuramente una cosa che io e Stephan non abbiamo è il controllo sulle nostre manifestazioni d'affetto, soprattutto quando non ci vediamo per più di qualche ora "Allora...la limo a che serve? E soprattutto se la cerimonia è alle sei e per arrivare al giardino degli aranci da qui non serve più di mezz'ora perché ti viene a prendere alle cinque meno dieci?"
"Può essere che dobbiamo fare un giro lungo per ammirare le bellezze di Roma...e poi metti che c'è traffico?" le guardo incrociando le braccia davanti a me "Ma che stronzata colossale Chiara...non mi dire che volete provare l'ebbrezza di farlo in limousine..."
"Forse..." divento rossa e poi mi aggiusto la scollatura del vestito color avorio che ho scelto per quel giorno. È un semplicissimo abito a sottoveste, senza fronzoli o dettagli inutili...sopra indosserò una giacchina dello stesso colore anche perché per le 18 in realtà è previsto brutto tempo sulla capitale...i miei lunghi capelli scuri sono acconciati in uno chignon morbido con dei fiorellini bianchi appuntati qui e lì. Rispetto a quando ho sposato Stephan più di un anno prima sono successe così tante cose che basterebbero per una vita intera, ma non vedo l'ora di pronunciare le nuove promesse all'unico ragazzo che alla fin fine potrei mai considerare mio ma che soprattutto mi potrebbe considerare sua. Sono elettrizzata all'idea di sposarlo come se fossimo dei novelli fidanzatini e non due ragazzi che sono già sposati, hanno un figlio e che hanno superato una crisi che avrebbe allontanato probabilmente molte coppie "Dai stiamo scherzando Chiara...sappiamo che lo ami da morire e che non riuscite a togliervi le mani di dosso...soprattutto ora che vi siete ritrovati...e che volete dare un fratellino o una sorellina a Federico...ci date dentro per quello no? Non perché siete in perenne tempesta ormonale come due quindicenni..."
"Ma perché io vi tengo come amiche? Oltretutto tu sei mia cognata...e tu la fidanzata di uno dei migliori amici di Stephan...dovreste fare le serie voi due..."
"Ma siamo serie...sappiamo che vi amate un sacco e che non potete tenere le mani a posto..." proprio in quel momento il mio cellulare vibra "Ste è giù..andiamo" prendo un bel respiro e poi vado verso la porta di casa ma Veronica e Giulia mi bloccano "Aspetta Chia....vogliamo darti il nostro personale regalo...è da quando ci avevi parlato di questo tuo sogno di trascorrere una giornata e soprattutto una nottata su una casetta sull'albero che cerchiamo il posto perfetto aspettando che tu e Stephan tornaste insieme naturalmente...ed ora che tu e lui finalmente siete di nuovo insieme, innamorati e felici questo è per voi...due giorni in questa casetta o meglio casa magnifica sull'albero...a Palmarola..ti terremo Federico e così voi potrete godervi letteralmente queste 48 ore da sogno...non abbiamo prenotato le date perché dipende dagli impegni di Stephan..deciderete voi" mi metto una mano davanti alla bocca e poi le abbraccio di slancio. Mai avrei creduto di trovare anche due amiche che mi avrebbero supportato e voluto bene nonostante nell'ultimo anno mi fossi comportata di merda a volte "Grazie...vi voglio un mondo di bene...e so che non ve lo dimostrò affatto ma...siete veramente importantissime per me.." loro mi asciugano e si asciugano le lacrime poi ci abbracciamo prima di scendere. Stephan mi aspetta con la schiena appoggiata alla limousine nera, con i vetri oscurati. Mi prendo un attimo per gustarmelo in camicia bianca e jeans neri, con le mani in tasca e la pettinatura perfetta "Chiara" un brivido mi scende lungo la schiena e sento già le mutandine bagnarsi "Stephan" arrotolo il suo nome sulla lingua e poi vado verso di lui. Gli poso un bacio sulla guancia "Ciao amore mio" lui mi racchiude una guancia con la mano, facendomi scorrere il pollice sulle labbra "Sei bellissima"
"Anche tu..." credo che bellissimo non renda assolutamente giustizia a quello che lui è per me quel giorno. Mi avvicino per baciarlo mentre sento Veronica e Giulia sospirare dietro di me, prima di allontanarsi dirette alla macchina che le porterà al giardino degli aranci. Lui intreccia le sue dita alle mie e poi apre la portiera posteriore della lucidissima limousine. Mi fa cenno di entrare e poi sale dietro di me. Quando chiude la portiera la macchina si stacca silenziosamente dal marciapiede immettendosi nel traffico romano di metà pomeriggio "Nervosa?" annuisco "Da morire..." mi tolgo momentaneamente la giacchetta e poi lo fisso "Merda...improvvisamente questa limousine sembra claustrofobica..."
"Oh davvero? Chissà per quale arcano motivo" mi sporgo verso di lui e lo bacio sul collo. Lui mi abbraccia stretta "Forse perché questa specie di sottoveste ti lascia tutto scoperto...ti si vede il reggiseno sotto e hai scelto anche quello che ti alza i seni...ho pochissimo autocontrollo al momento lo sai..." mi metto un dito sulle labbra "Era l'esatto effetto che volevo...vetri oscurati vero?"
"Si...molto oscurati" sorrido "Divisorio a prova di qualsiasi piccolo urletto io possa fare vero? Non che conti di urlare ma non si sa mai" muovendo i fianchi mi tolgo le mutandine coordinate al reggiseno "Cazzo Chiara"
"Dimmi Stephan..." mi metto a cavalcioni su di lui che mi fa risalire il tessuto del vestito fino in vita "Non ho noleggiato la limousine perché dobbiamo farlo per forza..." lo zittisco baciandolo a lungo...sento che lui stringe nei pugni il tessuto color avorio "Lo so...e so che anche tu stai pensando al fatto che tu e...lei..lo avete fatto sui sedili posteriori della tua auto e quindi io ho questa specie di fissa...e in parte è vero...ma è stata una delle mie fantasie erotiche da quando ho memoria praticamente e..." Stephan mi bacia facendomi inclinare la testa per seguire il movimento ipnotico della sua bocca e della sua lingua "Mi vuoi?"
"Da morire...." lui sorride "Allora fanculo al motivo per il quale mi sei praticamente saltata addosso....non mi lamento di certo...vieni qua" mi incolla di nuovo a lui mettendomi una mano aperta alla base della schiena "Io in questo momento cara Chiara..." mi abbassa le spalline sottili del vestito e questo mi si raccoglie in vita "....ho solo in mente te che urli nello spazio ristretto di questa bellissima limousine..non penso ad altro...anche perché sarei proprio pazzo a pensare a qualcos'altro che non sia tu, che fai l'amore con me..e poi mi giuri di nuovo amore eterno..." avvampo sotto al suo sguardo che mi vede, che mi vede veramente..lui è l'unica persona che ho incontrato che non solo mi guarda ma mi vede....i suoi bellissimi occhi verdi mi hanno sempre vista, e questa è la cosa più importante. Muovo le mani dietro di me e mi slaccio il reggiseno facendolo cadere accanto alla giacchina "Qui dobbiamo attuare un cambio di programma amore mio..." lo guardo senza capire mentre lui mi fa cenno di scendere dalle sue gambe. Penso di aver fatto qualcosa di sbagliato ma quando lui mi dice semplicemente di sdraiarmi sulla morbida pelle "Ti ricordo che ti ho sempre detto che tu sei la mia regina?"
"Si" inarco la schiena quando lui mi fa scendere lungo le gambe il vestito..ora sono completamente nuda mentre i clacson attorno a noi e gli scossoni dati dal traffico scompaiono "Una regina va trattata come tale..." mi fa scivolare lo sguardo lungo il corpo "Posso toglierti la camicia?"
"Me lo devi chiedere?" mi rimetto seduta e gli slaccio con dita tremanti i bottoncini della camicia bianca "Hey piccola..."
"Sono nervosa e non so neanche perché" lui sorride e poi si toglie la camicia...mi sorprende totalmente facendola indossare a me "Poi me la ridai...ho sempre sognato di fare l'amore con mia moglie mentre lei indossa una mia camicia" mi sdraio di nuovo poi gli slaccio i pantaloni e lo sfioro. Lui mi copre con il suo corpo mettendo le braccia ai lati della mia testa "Stai bene piccola?"
"Sto benissimo..ma sono agitata, peggio che quando ci siamo sposati la prima volta..non so perché, forse semplicemente non credevo che sarebbe successo di nuovo, mi ero quasi rassegnata all'idea che tu.." Stephan mi mette un dito sulle labbra "Lo so...sono andato vicinissimo a mandare a quel paese tutto...ma adesso sono qua..." allargo le gambe per quanto il luogo me lo consenta poi lo guido lentamente dentro di me "...e ti giuro che l'unica regina sei sempre stata te..anche se io sono un pessimo re alla fine"
"Non è vero...sei un re che ha ammesso i suoi errori e che ha saputo stupirmi per l'ennesima volta...e poi non esistono re perfetti...oppure forse esistono ma io preferisco quelli un pochino coglioni, ma che quando è il momento giusto sanno farti sentire delle vere regine..e tu in questo sei praticamente perfetto" gli metto una mano sul cuore mentre lui si abbassa per baciarmi...la macchina si ferma probabilmente ad un semaforo poi fa una curva e riprende ad andare...io sento solo quanto quell'attimo sia magico...io, lui, nient'altro...perché per noi la limousine è solo una scusa per creare uno dei nostri momenti da ricordare in eterno "Ti amo Chia" posso sentire quanto anche lui sia nervoso...lo abbraccio mentre insieme raggiungiamo la vetta del piacere...continuiamo a muoverci per prolungare il momento e poi inchiodo i miei occhi nei suoi "Anche io ti amo..." gli bacio tutto il viso, senza tralasciare neanche il più piccolo angolino...le tempie leggermente sudate, le palpebre, il naso, le guance, la mascella, la bocca, il mento "Possiamo rimanere un pochino così?"
"Certo Stephan..." lui posa la testa accanto alla mia, incastra le gambe alle mie mettendosi di modo da non darmi fastidio e poi sospira "Si sta benissimo sai?"
"Lo so..." intreccio le dita alle sue e poi chiudo gli occhi..si, si sta benissimo...del resto basta che ci sia lui e a me ogni luogo pare il paradiso...

LINEA CALDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora