VENTINOVESIMO CAPITOLO. TANTI MINUSCOLI PEZZETTINI DI CUORE

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STE PROMESSE DEL CAVOLO TENETEVELE PER VOI, SE POI NON SIETE IN GRADO DI PORTARLE AVANTI

24 SETTEMBRE - ROMA-
Passo fra le stanze che sembrano disabitate da settimane...in realtà sono passati solo 3 giorni scarsi dalla mia partenza per Milano ma nel nostro appartamento si respira un senso di abbandono che mi mette i brividi. Sono le tre di pomeriggio e il telefono di Stephan risulta perennemente staccato. Lorenzo mi ha detto che ha saltato gli allenamenti per 'gravissimi problemi personali' e che rischia di essere escluso per provvedimento disciplinare nella prossima partita. Di più non mi ha voluto dire anche se quel suo cenno di assenso alla mia domanda se sia con Vanessa e la foto postata dalla bionda ragazza sono due macigni che mi pesano sul petto. Spero ancora che sia tutta uno strano scherzo, qualcosa da lui mi spiegherà quando rientrerà, prima o poi...non saprei dove cercarlo altrimenti...sono le cinque passate quando sento dei rumori provenire dalla porta di ingresso. Il trolley è in camera, non ho spostato nulla, non ho alzato o abbassato le tapparelle, tutto sembra esattamente come lo ha lasciato quando se ne è andato, ho richiuso anche la porta. Mi appoggio al tavolo della cucina, ho una visuale perfetta della porta d'ingresso ma data la poca luce che filtra dalle imposte parzialmente chiuse è difficile per chiunque notare la mia presenza. Soprattutto se Stephan e Vanessa sono così presi da loro stessi che non noterebbero neanche un elefante in soggiorno. Lui è vestito con la solita accoppiata maglietta e pantaloni sportivi, lei indossa un paio di jeans strappati e una sua maglietta, quella bianca con il disegno attorno allo scollo, legata in vita con un nodo "Shhhh...non fare la stupida..." la voce di quello che a tutti gli effetti è ancora mio marito è bassa e roca, e lei ridacchia colpendolo al fianco ma non è quello a darmi la prima coltellata al petto. È la sua mano intrecciata a quella di Vanessa...è la complicità che traspare dai loro gesti, complicità che può derivare solo dal fatto di aver trascorso ore ed ore insieme, un numero considerevoli delle quali in un letto "Tanto lei non è qua...possiamo anche parlare normalmente..e poi fattelo dire hai un serio problema con le serrature..."
"Ma se sei te che non mi fai concentrare..."
"Ti distraggo sempre io adesso...mi pare che ti fai distrarre più che volentieri...dovevamo venire qui nel primo pomeriggio ed invece sono le cinque...non mi facevi più alzare da quel letto" lei lo prende in giro e lui ride...una risata diversa...tutto in lui è diverso "Ma finiscila Vane...avresti continuato a fare l'amore tutto il giorno" fare l'amore...non scopare...e poi..Vane...Vane...come il mio Chia...lei è Vane, non Vanessa...lui ci fa l'amore, non la scopa "Colpevole...adoro quando sei dentro di me....dai muoviti che poi ci ributtiamo a letto..."
"Almeno un bacio....in fondo questo è il più importante che ti do..siamo a casa mia e di Chiara...se ti bacio qui vuol dire che quello che ti ho detto stanotte è vero e non erano solo vaneggiamenti dettati dal fatto che stessimo facendo l'amore e fossimo ubriachi e fatti..." spalanco gli occhi....spero di aver capito male ma il mio udito è praticamente infallibile...lui la prende in braccio posandole le mani sul fondoschiena e lei gli aggancia i piedi dietro "Lo so che era vero quello che mi hai detto...l'ho sentito quando mi hai detto 'ti amo' all'orecchio mentre venivamo..."
"Lo so...ti sono venuti anche i brividi...." lei incastra il viso nell'incavo del suo collo e poi ride per una cosa che non sento....si baciano, un bacio da censura...vedo le lingue danzare assieme, e poi Stephan la spinge contro il muro del salotto. Sono a pochi metri da me...sulla destra, sopra le loro teste c'è la gigantografia del mio disegno...arretro e mi metto una mano davanti alla bocca "Vanessa.." il suo sospiro estasiato mi fa capire quanto lui sia coinvolto...il modo unico con cui le prende il viso è una mazzata, così come lei che gioca con i suoi capelli "Stephan..." la ragazza inclina il collo e chiude gli occhi...sono presi, sono incastrati perfettamente, il mondo potrebbe scomparire e a loro non importerebbe...sono innamorati...
"Ti amo Vane...ci sei solo te per me..."
"Ti amo anche io...ora prendi quello che devi prendere e poi andiamocene..." lui annuisce e quando vedo nitidamente le loro mani allacciate noto il segno bianco lasciato dalla fede...fede che lui non porta più...quanto è passato da lunedì? Da quando eravamo dalla ginecologa e piangevamo vedendo l'ecografia? Un mese? Un anno? No...solo sei giorni...sei giorni in cui lui si è innamorato di un'altra...quello non è lui...non può essere lo stesso ragazzo che mi ha corteggiata spudoratamente e che mi ha regalato i più bei momenti della mia vita. Non è lo stesso che mi ha chiesto di sposarlo sotto la pioggia, che tremava e piangeva fra le mie braccia, che mi ha chiesto di stare sempre accanto a lui perché senza di me sarebbe morto. Non è lo stesso che mi ha fatto la mega scenata di gelosia verso Luca, che mi ha regalato la lettera C ed il suo anello che porto al collo. Non è lo stesso che ha fatto l'amore con me dovunque...dicendomi che voleva solo il mio odore addosso...dicendomi che nessuna Vanessa del mondo avrebbe potuto competere con me...porto in grembo nostro figlio...non è lui...quando si gira verso il punto dove sono immobile, congelata nel mio dolore sgrana gli occhi "Chiara..." il problema è che tiene sempre la mano di Vanessa e che non ha pentimento o anche solo un briciolo di pudore verso di me nello sguardo. Non c'è Stephan davanti a me in quel momento....c'è il suo corpo, ma non ci sono né i suoi occhi, né il suo sorriso né quello che lui è dentro a quel bellissimo involucro...ci fissiamo e lui non mi comunica nulla con il suo sguardo "Sei tornata prima..."
"Già....almeno non devi stare a spiegarmi dov'eri ieri sera invece di essere a Trigoria come mi avevi detto...scopavi la tua troietta..." Vanessa scoppia a ridere e gli si struscia contro mentre lui mi fissa in maniera quasi annoiata "Stavo con Vanessa....non azzardarti a chiamarla così"
"Non lo è? Scusa tanto...il tuo amore....hai una facilità di cambiare opinione sulla gente che è allucinante...lo sa la tua Vane che non la sopportavi fino a sei giorni fa? Ti dava fastidio vederla fuori da Trigoria..."
"Si lo so...Ste me lo ha detto..bhe le cose cambiano...le fedi spariscono...e le moglie restano sole....ops"
"Vane..." lui la rimprovera ma con il sorriso...o l'ha tipo riprogrammato, oppure questo suo atteggiamento non si spiega "Senti...possiamo tipo parlare da soli prima che ti prenda armi e bagagli e te ne vada o lei non può staccarsi da te?"
Stephan mi fissa e poi prende Vanessa da parte....bisbigliano mentre io ho i conati di vomito e poi lei se lo bacia teatralmente prima di prendere le chiavi della sua macchina e di uscire "Non è uno scherzo di cattivo gusto vero?"
"No...non volevo venissi a saperlo così..ma forse è stato meglio...insomma..."
"Certo...vedere che te la trombavi quasi nel nostro salotto è stato esplicativo...meglio di qualunque discorso..." annuisco e poi inizio a piangere....singhiozzi che mi squassano il petto e che mi tolgono l'aria "Come hai potuto? Come cazzo hai potuto? Ma soprattutto perché? Perché? Me lo merito forse? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ti ho fatto mancare qualcosa? È colpa mia?...dimmelo..."
"Non sono certo io ad essermene andato a Milano...." oltre il velo delle lacrime vedo il suo viso che mi guarda come se fossi una completa estranea...ma chi cazzo è che ho davanti? Ma soprattutto...lo Stephan che amo dove diavolo è finito? La rabbia mi fa formicolare le mani e gli tiro uno schiaffo che gli fa girare il volto "Non provare a tirare in ballo la storia di Milano...sono tre fottuti giorni che sono via..e non mi venire a dire che lei te la scopi da tre soli giorni...è più tempo..."
"Che importanza ha adesso Chia?" lo colpisco una seconda volta e poi inizio a tempestargli il petto di pugni..lui indietreggia poi mi prende i polsi con le mani "Vaffanculo....sei solo un povero coglione...un bambino che vuole fare l'uomo...ma vaffanculo....e non provare a chiamarmi Chia, per te sono solamente Chiara..."
"Certo la povera Chiara Ricci che dirige il suo impero...tieniti il tuo impero...governalo da sola, tanto quello sei adesso...sola...come meriti di stare..." con uno strattone sfilo i polsi dalle sue mani e lo fisso ferita "Tu meriti molto di peggio fidati..meriti Vanessa, che ti tirerà a fondo così tanto che alla fine sarai così in basso che nessuno potrà tirarti fuori da dove ti sei cacciato con le tue stesse mani....meriti di non avere nessuno, meriti che anche tutti i tuoi amici, tuo fratello, tua madre e tuo padre ti voltino le spalle...meriti che io ti sputtani davanti al mondo intero...ma non lo farò perché per me adesso non vali nulla...sei meno di tutte queste stronzate appese alle pareti...sei il nulla...."
"E tu invece? Che cazzo hai?"
"La dignità..cosa che tu non sai neanche cosa sia...sai chi ho incontrato a Milano? Luca...si Luca Valenti...e l'ho respinto, per l'ennesima volta...e sai perché? Perché io a differenza tua ho sempre creduto a quelle promesse, ho sempre creduto a noi due...ho sempre e ribadisco sempre cercato di mettere sempre te al primo posto...sapevi benissimo chi fossi quando mi hai sposata, e anche prima, quando mi hai detto di amarmi in quella stanza all'Exedra...sapevi del mio lavoro quando mi hai sbattuta al muro in quell'ascensore e quando mi hai baciata in quel corridoio...sapevi di Chiara Ricci anche quando mi hai pregata di non partire alla stazione, quando hai pianto dicendomi che bastava solo il nostro amore, non doveva importarmi di null'altro...tu lo sapevi...ed io ti ho dato tutto, tutto....ti ha fatto da amante, moglie, compagna, amica, spalla su cui piangere, ti ho seguita alle partite...mi sono sempre detta che dovevo mantenere la promessa di non darti mai per scontato...e non l'ho mai fatto...non ho mai messo in dubbio noi due, mai..."
"Invece si...perché il lavoro viene sempre prima...sempre..."
"Ma che cazzo dici? Tu sei completamente fuori...Vanessa ti ha fatto rincoglionire ma anche parecchio pure...quando mai ho messo il lavoro prima di noi?"
"Te ne sei andata a Milano"
"Ancora? Vuoi sapere cosa ho fatto a Milano? Lo vuoi proprio sapere? Oltre a rimediare al casino successo ho anche firmato un passaggio di consegne totale..il mio piccolo impero, come lo chiami tu, ora ha tre persone che hanno gli stessi poteri decisionali...io, Tiziana e Daria...e sai perché l'ho fatto? Perché non voglio più essere l'unica a gestire questa cosa, anche loro avranno i miei stessi poteri..è un rischio, perché per quanto mi fidi di loro do a loro due un potere immenso su qualcosa che io ho creato dal nulla...ma l'ho fatto per noi due...perché sapevo che a te avrebbe fatto piacere...perché ogni dannata cosa che ho fatto negli ultimi tre mesi l'ho fatta per te...solo per te" mi metto una mano davanti alla bocca perché non riesco ad andare avanti...non riesco a credere che stia succedendo...è una cosa a cui non posso pensare, perché fondamentalmente adesso senza di lui io non sono un cazzo..Chiara Ricci non esiste senza Stephan, Chiara e basta non so neanche chi sia senza Stephan, Chia è morta nell'esatto attimo in cui lui è entrato da quella porta con Vanessa...non sono nulla...perché solo lui mi ha insegnato ad essere me stessa, una me stessa che adesso non so neanche più da che parte iniziare per ricostruire...
"Non parli adesso? Non hai nulla da dire sullo spettacolino porno soft a cui ho assistito prima? Eh? Non hai una cazzo di giustificazione valida da darmi per avermi cornificata? Almeno io ho tradito Filippo perché non riusciva a darmi nulla nel nostro rapporto....dimmi che mancanza ti ho fatto sentire io...e non tirare in ballo Milano che non regge perché te la sei scopata anche prima...da quanto va avanti?"
"Da lunedì" lo fisso calcolando che lunedì siamo andati all'eco....poi penso a quando lui ha incontrato Vanessa sotto casa nostra "No...non puoi averlo fatto...no..." mi allontano ma lui mi segue "Nel garage...l'ho portata nel garage...l'ho toccata e mi sono fatto toccare...vuoi i dettagli? Vuoi sapere se me la sarei scopata lì, in quel preciso istante? Si...e vuoi sapere perché? Perché Vanessa mi è sempre piaciuta...perché c'ho pensato costantemente, perché quella sera quando sono tornato a casa e lo abbiamo fatto ho pensato a lei..." mi tappo le orecchie e scivolo a terra, contro il muro della cucina. Beffarde le due tazze che ho comprato mi fissano dal bancone...quello che ho davanti non è Stephan....la rabbia che mi sta riversando contro non è la sua...non può ferirmi in quel modo ed esserne quasi compiaciuto...
"Perché? Perché mi stai facendo questo? Ho investito tutto nel nostro matrimonio...bastava che mi chiedessi di mollare tutto e l'avrei fatto...l'avrei fatto veramente..bastava che tu mi dicessi cosa volevi ed io te lo avrei dato...ti andrei a prendere anche la luna o il sole se me lo chiedessi...anche in questo momento..."
"Me la sono scopata in macchina giovedì mattina...vicino a Trigoria...e quando sei partita sono andato da lei" porto le ginocchia al petto e scuoto la testa "Basta...basta...."
"E dopo la partita ieri sono andato da lei, Vanessa ha fatto le valigie...ce ne andremo da qualche parte assieme..io e lei" continuo a piangere nascondendo il viso ma lui me lo rialza con rabbia "La amo...amo lei capito? Lei starà sempre con me...sempre..." tento di spostarmi ma lui me lo impedisce "È molto meglio di te, sotto tutti i punti di vista...." i suoi occhi vitrei e senza la solita luminosità mi mettono i brividi "Sei fatto...Stephan guardami...." mi metto in ginocchio e gli prendo il viso fra le mani "No...no....non ti distruggerai per colpa sua...non te lo permetterò...mollami, odiami, dammi la colpa di tutte le catastrofi mondiali, dammi la colpa di tutto ma non distruggerti...stammi bene a sentire...non andare da lei...per favore...."
"Lei mi ama..."
"Anche io ti amo....anche io...non farti portare a fondo...fallo per nostro figlio...fallo per lui" gli prendo la mano e gliela poso sulla mia pancia "Non posso rimanere da solo"
"Non sei solo...mollo tutto, ogni cosa....guardami Stephan, guardami..." lui alza gli occhi..sono lucidi e in fondo ci vedo il ragazzo che amo, l'uomo che amo..perché lo so che lui è sempre lo stesso..non posso essermi sbagliata su di lui, non posso aver sognato ogni cosa del nostro rapporto....noi siamo veri...lo siamo sempre stati, da quel primo giorno all'Exedra..siamo Chiara e Stephan..siamo moglie e marito...siamo quelli pazzi che non riescono a non guardarsi negli occhi senza sorridere e fare gli scemi, siamo quelli folli che lo hanno fatto ovunque, perché semplicemente è impossibile staccarsi le mani di dosso...lui è il padre di mio figlio,  lui è l'unico con cui avrei mai potuto avere un erede...lui è lui...
"Te ne sei andata....sapevo che prima o poi sarebbe successo....Vanessa non se ne andrà mai...sapevo che tu ti saresti stufata di me, che avresti preferito Luca..."
"Ma io non mi sono stufata di te e Luca può anche andare a fanculo...rimango con te..." lo abbraccio e lo sento piangere...mi si spezza il cuore in tantissimi minuscoli pezzettini...lui ha dentro tanto di quel dolore e di quella rabbia che vorrei solo picchiare Vanessa fino a farle seriamente male...voglio solo che lei scompaia...lo sento stringermi poi pian piano lui mi lascia e so di averlo perso "Ho Vanessa adesso...non ho bisogno della tua compassione e della tua faccia che mi giudica...non ho bisogno di te" lui si alza e poi prende in mano la tazza che gli ho regalato "Odio tutti quelli che vogliono cambiarmi...Vanessa non vuole farlo...lei è la ragazza giusta...divorzieremo e poi starò con lei"
"Cosa? No Stephan....vuoi lasciarmi? Fallo...ma non stare con lei, non vedi come ti ha ridotto in soli sei giorni? Sei l'ombra di te stesso...e il calcio? Se ti fanno un controllo rischi la carriera...e poi pensa ai rischi per la tua vita..."
"Tanto a nessuno importa"
"A me importa..." mi alzo e lo raggiungo "...e anche a nostro figlio...torna da me, abbiamo una vita intera da passare assieme....abbiamo tante cose da fare insieme...viaggi, posti da vedere...non abbiamo neanche fatto la luna di miele...ti ho mai detto dove mi piacerebbe andare? In una di quelle case sull'albero..adesso ci sono anche qui in Italia..pensa io e te da soli in una minuscola casetta...e poi dobbiamo dare un fratellino o una sorellina a lui...anzi prima dobbiamo decidere il suo nome, non abbiamo ancora deciso...e poi deve arrivare il resto della roba che abbiamo comprato...e poi...insomma io ti amo e tu non ci credo che hai dimenticato ogni cosa di noi due...ricordi Chia e Ste? Siamo ancora noi...noi due..." gli faccio posare la tazza e poi gli asciugo le lacrime con i pollici "Ti amo..." gli abbasso il viso e poso la sua fronte sulla mia "Mi baci? Anzi posso baciarti io? Lascia perdere Vanessa...non c'entra nulla con noi due..." Stephan non mi risponde ma mi posa le mani sui fianchi "Mi lascerai..."
"No...non lo farò...cercheremo qualcuno che ti possa aiutare ok? Fidati di me..." gli poso le labbra sulle sue e noto quanto siano diverse dal solito...sono fredde, non sono morbide come al solito, sembra che lui abbia continuato a tormentarsele con i denti per ore intere "Ti amo Ste..." lui sembra arrendersi al mio tocco ma è solo un secondo "Amo Vanessa...non posso...non voglio stare con te...è finita" si stacca e scaglia contro la parete prima una e poi l'altra tazza. Io urlo e poi mi rintano lontano da lui "Devi lasciarmi stare" resto immobile per mezz'ora buona, tempo che lui prepari una valigia e la trascini nell'ingresso "Torno a prendere le altre cose più avanti...tu...bhe fai quello che vuoi..stai qui, vai via...non mi importa..."
"E tuo figlio? Nostro figlio?"
"Non...non lo so Chiara..."
"Se esci da quella porta...Stephan...io voglio solo aiutarti...se te ne vai io non posso impedirti di distruggerti pian piano"
"Ma a me del tuo dannato aiuto non mi importa...non mi importa di te...vai pure con Luca, fai quello che vuoi.."
"Non puoi dire sul serio...dannazione Stephan tu non sei questo cazzo" non posso credere che lui sia questo ragazzo che mi guarda come se non vi vedesse neanche...vado davanti a lui e gli impedisco di aprire la porta "Ricordi la prima sera che abbiamo passato qui? Lo striscione che c'era appeso? Vale sempre...in questa casa tu puoi essere te stesso...con me lo puoi essere...tu pensi che lei ti amerà per sempre, che non ti abbandonerà mai...ma è solo una ragazzina, prima o poi si farà altri interessi e tu ti ritroverai da solo, senza nulla..con una carriera magari compromessa.."
"Vanessa...lei è quella che voglio...ieri sera siamo andati in un locale e...mi sono sentito così libero...non sono pronto per questo...Chiara Ricci è troppo per me, e anche nostro figlio...ho bisogno di Vanessa...fammi andare da lei..."
"No...tu hai bisogno di quello che lei ti ha dato....che cazzo ti ha fatto prendere? Io la ammazzo..giuro..per favore stai qui...ora ti preparo qualcosa da mangiare..." lui scuote la testa "No Chiara...tu non capisci...la amo, veramente, amo lei e come mi fa sentire...è così bella, e poi è innocente ma anche piena di passione...dio è una bomba a letto...non riesco a togliermela dalla testa..."
"Stephan..."
"Me la sono fatta qui sotto...cavolo me la sarei scopata contro quel muro...non ti amo Chiara....ho sempre giocato con te...sempre...e tu così ingenua che ci sei cascata...hai mollato tutto per me ed invece...per me erano solo scopate...neanche tanto memorabili..."
"Non sei tu a parlare Stephan...è quello che ti ha dato..."
"Invece sono io...non sei nulla per me" si divincola e poi apre la porta "Questo è mio" mi strappa la collanina che porto al collo e si riprende il suo anello..la C cade per terra ed entrambi la fissiamo "Addio Chiara" lui la calpesta con la scarpa e poi mi fissa...quando si gira cado a terra e guardo il mio bellissimo pendente rotto in mille pezzi...me lo aveva regalato dicendomi che si era innamorato di me...ora mi ha spezzato il cuore ed io non so più neanche come si fa a respirare..

LINEA CALDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora