NdA RATING ROSSO
E' facile stare insieme quando va tutto bene. Il difficile è quando si devono superare le montagne, fa freddo e tira vento. Allora, forse, per trovare calore, uno si deve fare un poco più vicino, fino a restare insieme una vita intera
"Quindi rimani lì a Trigoria?" cammino per il mio ufficio cercando di non spaccare qualcosa..sono nervosa quel giorno ed il fatto che Stephan mi abbia appena detto che quella sera non tornerà all'Exedra ma rimarrà al centro sportivo della Roma non giova certo al mio umore "Si, così domattina sono già qui per l'allenamento singolo...poi sai che dopodomani c'è riposo ed il 15 pomeriggio ritorno ad allenarmi in gruppo. La squadra torna domani sera dopo l'amichevole"
"Lo so, lo so...solo che non capisco perché tu debba rimanere da solo lì..."
"Così non mi faccio tutta la strada...domattina sono già qui...e poi tu hai detto che devi lavorare..non hai quella riunione?"
"Già fatta...l'avevo spostata così da essere libera prima, tipo verso le sette...così potevamo stare assieme...con il fatto che poi torni in gruppo..insomma ci vedremo poco no? O comunque meno..e quindi...lascia perdere comunque, non ti preoccupare..troverò qualcosa da fare.."
"Chiara...posso tornare se vuoi..."
"No, lascia stare..." prendo una penna e la tiro dall'altra parte della stanza poi decido che non è abbastanza e do una manata alla scrivania "Dai non fare così..."
"Non sto facendo in alcun modo...ci vediamo domani allora...buon allenamento o quello che devi fare..." senza dargli il tempo di rispondermi chiudo la chiamata e rifiuto quella che lui mi fa poco dopo. Silenzio il cellulare e poi mi siedo sopra la scrivania. Il telefono fisso dell'ufficio mi avvisa che Sara, la mia segretaria mi sta cercando "Dimmi"
"C'è qui il tuo appuntamento delle 6...un certo Luca Valenti" alzo gli occhi al cielo ricordandomi che quella giornata non è ancora finita. Quel 12 agosto, un sabato che molti stanno passando al mare, io lo sto passando a lavorare costringendo anche i miei collaboratori a farlo. Già che non li faccia venire in ufficio di domenica è un grande privilegio "Fallo passare...e poi vai pure a casa...ci vediamo mercoledì allora" ho concesso a Sara e a tutti i miei dipendenti un generosissimo giorno di ponte lunedì 14, il 15 è ferragosto ma il 16 li voglio alle 8 precise alle loro scrivanie. Anche io pregustavo tre giorni da passare quasi sempre appiccicata a Stephan ma lui sta facendo di tutto per tornare al 100% per la ripresa degli allenamenti ed io mi ritrovo sola di sabato sera...un sabato sera che avrei voluto solo passare accanto a lui...scendo dalla scrivania e poi urlo un "avanti" quando Luca Valenti bussa con le nocche alla porta del mio ufficio "Buonasera Chiara" quello che mi si para davanti è un ragazzo di circa 30 anni, completo elegante grigio chiaro, con la camicia bianca e la cravatta blu. Un paio di scarpe eleganti nere completano il suo look da "so di essere figo vestito così"...diciamocelo se la tira parecchio ma alla fine è notevole come ragazzo e quindi non posso che essere d'accordo con chi lo mette al primo posto nella classifica degli avvocati più belli della capitale "Luca" mi alzo e gli tendo la mano. Lui mi fa un baciamano e poi tiene strette le mie dita per un attimo di troppo. Mi mette a disagio ed io odio essere a disagio. Con l'altra mano tiene una ventiquattrore di pelle nera. Mi fissa con i suoi penetranti occhi neri e poi si scosta dalla fronte il ciuffo di capelli biondo scuro "Possiamo darci del tu?" annuisco e poi torno dietro alla scrivania. Mentre lui tira fuori dalla ventiquattrore una cartellina io guardo il cellulare e poi rispondo con un messaggio vocale ai tipo 10 messaggi di Stephan "Sono a lavoro..." poi fisso Luca "Allora...come sai ho bisogno di un avvocato che rilevi il lavoro che avevo affidato allo studio Grilli...loro mi hanno consigliato il tuo studio e devo ammettere che le tue referenze sono impressionanti. Tutti parlano benissimo del tuo lavoro..."
"Bhe modestamente ci tengo a fare un buon lavoro e tutto il team di avvocati che lavora con me allo studio fondato da mio padre è all'altezza del nome che vogliamo portare avanti...se deciderai di affidarti a noi naturalmente sarai in ottime mani. E dato che sei una stilista di fama mondiale mi occuperò personalmente di tutto quello che riguarda il tuo piccolo impero" quelle due parole mi fanno tornare in mente Stephan e fisso il cellulare "A me serve qualcuno che curi la parte legale e che non si impicci di cose che non lo riguardano...non voglio consigli su come amministrare la baracca, per quello basta la mia commercialista che comunque ha capito che alla fine decido sempre io. Mi serve qualcuno che stia al suo posto e l'unica pecca che ho letto riguarda la tua...come dire?...fama di dongiovanni...non voglio cazzate simili...come vedi non sono disponibile.." gli mostro la fede e lui sorride "Il calciatore...già...peccato tu sia sposata...e riguardo alla fama di cui parlavi prima tu..dico solo quello che penso.."
"Sarebbe?" lui si alza e viene verso di me...appoggia le mani sui braccioli della mia sedia e si sporge fino a portare il suo viso a pochi millimetri dal mio "Che sei bellissima e se fossi mia moglie non ti lascerei tutta sola di sabato sera..." lo guardo e poi scuoto la testa "Non sai proprio nulla Luca..." lui ha sicuramente dei bellissimi occhi ma se lo fisso non succede nulla. Forse quella tattica serve con le ragazzette che lui si porta a letto ma non certo con me "So solo che questa scrivania servirebbe a molti scopi..." rido "Già sperimentata in numerosi modi....e posso dirti che sono stati tutti molto appaganti..." gli faccio un cenno che lui recepisce per fortuna nel modo giusto, spostandosi e dandomi modo di alzarmi in piedi "Avevo intuito che tipo fossi ma non pensavo che saresti stato così..diretto..."
"Lo sono sempre con le donne che mi interessano..."
"Che io sia felicemente sposata non ti interessa?"
"È un piccolo dettaglio...che può sempre cambiare..." ha faccia tosta e questo è un punto a suo favore ma ce ne sono 100 a suo sfavore come il fatto che odio chi mi fa pressioni...solo Stephan ha saputo rendere il suo corteggiamento non volgare pur sfoderando da subito tutte le sue armi. La tattica di Luca invece sortisce l'effetto opposto...so che lui vuole solo una cosa, così poi si vanterà di essersi scopato Chiara Ricci "Sai Luca credo che tu sia...eccessivo..."
"Ho molte cose che le ragazze con cui sono stato definiscono eccessive..." scoppio a ridere e poi incrocio le braccia davanti a me "Possiamo parlare di lavoro adesso?"
"Solo se dopo ti fai portare fuori a cena..oppure in un bar dove possiamo fare quattro chiacchiere...se ho ben capito dalla tua faccia il tuo calciatore non è disponibile questa sera...chissà che tu alla fine non accetti la mia compagnia"
"Al massimo ti concedo di portarmi in un bar...ma poi tornerò all'Hotel nel quale alloggio e tu tornerai a casa tua...magari puoi provare a chiamare una delle tue amichette..."
"Preferisco te" lui si allontana ed io gli fisso il fondoschiena fasciato dai pantaloni eleganti...Luca è veramente un bel ragazzo ma la sua vicinanza invece di smuovermi qualcosa mi crea solo un gran vuoto dentro, perché non è lui che vorrei accanto...