QUINDICESIMO CAPITOLO. SENZA LIMITI

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NdA RATING ROSSO

AMAMI COME TI AMO IO..
SENZA LIMITI...
ALLA FOLLIA...

"Sei stata veramente a fissarmi per tutto questo tempo?" scuoto la testa e accarezzo la sua guancia "No, ho dormito un pochino anche io...però per la maggior parte delle cinque ore in cui tu hai riposato..si ti ho fissato"
"Cinque ore?" rido e poi mi sporgo per sfiorargli le labbra con le mie "Cinque ore...sono le otto e mezza passate...vuoi cenare? Chiamo il servizio in camera?"
"Poi c'è quel famoso dessert?" Stephan si sposta mettendosi sulla schiena...lo guardo trattenere a stento una smorfia di dolore "Si...il dessert è pronto per te...ma prima mangiamo..." mi sporgo sopra di lui e prendo il telefono dal comodino "Se ti strusci cosi però non mi aiuti di certo..." le sue mani si posano sui miei fianchi mentre la sua bocca si appoggia delicatamente sulla curva del collo "Serve autocontrollo Stephan...molto autocontrollo" digito il numero della cucina dell'hotel e ordino una cena per due. Chiedo il loro menu speciale, dato che almeno per quanto mi riguarda ho una fame tremenda "Autocontrollo...certo" mentre continuo a parlare al telefono lui continua imperterrito a baciarmi la pelle. Il mio autocontrollo, che già è ai minimi termini dato che averlo lì nel nostro letto solo coperto da un paio di boxer non è proprio il massimo, viene messo a dura prova dai suoi baci...quando chiudo la chiamata cerco di allontanarmi ma lui mi tiene per la vita. Mi marchia la pelle ed io sospiro chiudendo gli occhi "Ti voglio...." mi muovo irrequieta mentre le mie mani si muovono sulle sue braccia..lo sento rabbrividire e sorrido "Perché rabbrividisci?"
"Per lo stesso motivo per cui lo fai tu se faccio esattamente questo" le sue mani che prima erano posate sulla mia schiena e mi tenevano incollata a lui adesso si spostano lentamente verso il basso...mi racchiudono le natiche e mi spingono leggermente verso l'alto. Istintivamente allargo le gambe e inarco la schiena aumentando il contatto e l'attrito fra i nostri bacini. Non riesco assolutamente a trattenere un brivido e lui sorride tornando a torturarmi il collo "Senti quanto è bello?" faccio cenno di si e mi struscio sopra di lui. Sento quanto è eccitato...e lui naturalmente può avvertire distintamente quanto lo sia io. Le mie mutandine molto molto piccole non nascondono nessuna mia reazione alla sua vicinanza. So di essere bagnata e già vicina a venire, solo con quel lieve contatto fra di noi "È bellissimo...lo so..." mi è mancato come l'aria sentirlo vicino. Due settimane senza avere il suo corpo sotto al mio, senza sentire le sue mani su di me, senza avere la possibilità di soddisfare le mie voglie "Raggiungiamo un compromesso..." annuisco ma in realtà sono così tanto nel mio mondo che capisco poco di quello che lui mi dice "Adesso...teniamo i pochi vestiti che indossiamo...sono sicuro di riuscire a farti venire anche solo parlandoti e strusciandomi sotto di te...dopo la cena lo facciamo come si deve..purtroppo dovrai fare l'enorme sacrificio di stare sopra..."
"Che sacrificio immane...." ridacchio e poi mi avvicino alla sua bocca "Buon compromesso..."
"Non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuto...del resto se riesco a farti venire a migliaia di chilometri di distanza...ora che siamo ad un millimetro ci metterò veramente poco...basta che ti baci qui..." le sue labbra si posano sul mio collo "...basta che ti morda leggermente la pelle..." i suoi denti mi sfiorano "...basta che ti lecchi piano..." la sua lingua mi lambisce il punto in cui sento scorrere il sangue "...basta che succhi questo preciso punto e tu ti sciogli...lo posso sentire anche così quanto sei bagnata..." punto le ginocchia ai lati delle sue gambe e muovo il bacino avanti ed indietro. Quando sento pizzicare la pelle del collo, sintomo che lui mi ha lasciato il suo marchio, sento di essere quasi arrivata al limite "Sei assolutamente senza controllo quando stiamo assieme...sei in mio potere...senti quanto è bello abbassare tutte le difese e poter essere solo Chiara...senti quanto è fottutamente perfetto?"
"Riesci a farmi capitolare sempre...devi avere proprio un qualche potere speciale che non mi permette di pensare lucidamente quando ti ho vicino"
"Puoi pensare lucidamente quando siamo lontani...puoi lavorare, fare il capo del tuo piccolo impero quando siamo distanti..ma quando siamo vicini...non serve assolutamente che tu pensi lucidamente...perché a te ci penso io..." sorrido e poi intrappolo le sue labbra in un bacio languido...ci muoviamo assieme e anche se non lo sento dentro di me posso avvertire distintamente quanto lui arrivi comunque a toccare quel punto speciale. Riesce a farlo anche solo baciandomi ed abbracciandomi...riesce a raggiungere il mio punto più profondo anche solo con la sua voce "Mi sei mancato un sacco..."
"Anche tu amore mio..." Stephan continua a torturarmi le labbra, le sento formicolare e sicuramente avrò una faccia allucinata quando andrò ad aprire la porta per ritirare la cena "Lasciati andare...."
"Ho bisogno che mi tocchi..per favore" lui ride e poi la sua mano si avvicina lentamente al mio punto più segreto, quello che da un mese a quella parte appartiene solo a lui "Non era parte del compromesso piccola...ma farò uno strappo alla regola" le sue dita scostano il tessuto nero e poi mi sfiorano piano "Non ho neanche bisogno di muovere le dita...scommettiamo che appena entro tu vieni?"
"È due settimane che ti immagino..."
"Ah lo so..e senti adesso quanto è perfetto essere di nuovo vicini" quando il suo pollice inizia a disegnare dei piccoli cerchi dentro di me mi aggrappo alle sue spalle e tremo "Ho vinto la scommessa.." mi lascio andare e sento le mie pareti interne contrarsi attorno alle sue dita "Quanto mi piace vederti perdere il controllo...basta questo a me" riapro gli occhi giusto in tempo per godermi il suo viso mentre viene. Avere il potere di farlo venire senza praticamente fare nulla è qualcosa che non si può spiegare a parole "Questo letto adesso è di nuovo perfetto.."
"Modestamente so di rendere tutto perfetto"
"Quanto sei scemo amore mio..." lo bacio mentre ridiamo e poi mi sposto leggermente "Non potevamo proprio aspettare di cenare...ora vado a recuperare il carrello...tu vai pure a sederti al tavolo...arrivo subito" mi metto seduta e poi allungo le mani per aiutarlo ad alzarsi "Ti amo..."
"Anche io..mettiti la mia maglia per aprire la porta.."
"Ma non c'è nessuno"
"Non me ne frega assolutamente nulla...metti che per caso passa qualcuno e ti vede in intimo? Non esiste proprio..." rido e poi recupero la sua maglia della Roma da terra. Quando me la infilo sento subito il suo profumo e non posso fare a meno di portarmi il tessuto al naso per inspirare il suo odore "Ecco quello che mi mancava..."
"Ora ti faccio vedere cosa mancava a me" Stephan mi prende per i fianchi e mi fa cadere in braccio a lui. Mi mette una mano dietro al collo per tenermi ferma e poi mi bacia con possesso ma anche con infinita tenerezza "Questo mi è mancato più di tutto..."
"Anche a me..." riavvicino le sue labbra alle mie e non mi stacco per almeno dieci minuti...mi è mancato tutto ma soprattutto sentirmi completa, ormai posso esserlo solo accanto a lui...

LINEA CALDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora