Dieci anni dopo....

3. Una telefonata strana

Harry continuava a fissare il foglietto che teneva in mano, continuava a fissarlo da almeno mezz'ora, da quando cioè aveva parlato con Lottie, la sorella di Louis.

La conversazione con lei era stata strana, quasi surreale, soprattutto perché erano anni che non le parlava.

Da lei non aveva saputo molto, se non che Louis aveva tagliato i ponti con tutti, amici e parenti e che lo sentiva solo ogni tanto, non più di una volta all'anno.

Lottie era stata restia a dare il numero di cellulare di suo fratello, ma, alla fine, il legame che c'era stato fra loro aveva prevalso e Harry aveva ottenuto ciò per cui aveva telefonato.

Ora fissava insistentemente quel numero e non riusciva a trovare il coraggio per chiamare.

Alla fine prese un respiro profondo e telefonò.

Il cellulare squillò una, due, tre volte, finché una voce fin troppo nota non rispose dall'altra parte.

" Pronto "

Harry trattenne il respiro per almeno un minuto, poi trovò il coraggio di parlare.

" Ciao Louis, sono Harry "

Dall'altro capo della linea ci fu solo silenzio, silenzio e sospiri pesanti e quasi affannati.

" Ciao, è passato un secolo dall'ultima volta in cui ci siamo sentiti, come stai?"

Il tono di Louis era forzatamente allegro, troppo allegro e la sua affermazione completamente fuori luogo, dato che lui e Harry non si parlavano dal giorno in cui si erano lasciati.

" Sto bene, grazie e ti telefono perché Simon, Simon Cowell ha contattato Niall per proporre una reunion degli One Direction. Dovremmo cantare ad X-Factor alla finale.
Zayn non ha accettato, Liam è scettico e io...io non ho ancora deciso, l'unico entusiasta mi è parso Niall "

" No...no...io non accetto, ho troppi impegni di lavoro e...e la mia vita e...e non voglio più aver a che fare con il mondo dello spettacolo.
Ora...ora scusami, Harry, ma devo tornare a lavorare...ciao "

Harry non fece in tempo a ricambiare il saluto, infatti, dall'altra parte del telefono sentì il segnale della linea occupata, segno che Louis aveva riattaccato.

Osservò il cellulare e i pensieri cominciarono a vorticargli nella testa inseguendosi l'un l'altro.

Louis aveva di sicuro dei problemi, dei grossi problemi...

Non sapeva dire come avesse fatto a capirlo, ma lo sapeva e basta, lo sapeva perché aveva amato Louis per sette anni.