Era stata dura convincere Louis, ma, alla fine, Harry era riuscito a portarlo a fare colazione in un piccolo bar accanto al parcheggio dove aveva lasciato la macchina.Avevano entrambi mangiato un cornetto alla marmellata in silenzio e ora, sempre in silenzio, stavano bevendo il loro tè.
" Perché sei venuto qui?" chiese Louis ad un certo punto, senza però alzare gli occhi dal piatto che aveva davanti.
Harry prese un respiro profondo e gli disse la verità, raccontandogli dell'investigatore privato e di quello che aveva scoperto grazie a lui.
Louis non si arrabbiò, non disse nulla, limitandosi a raccogliere con un dito le briciole del cornetto rimaste nel piattino e portandosele alla bocca.
" Ne vuoi un altro?" chiese Harry dolcemente.
Louis annuì a disagio e, quando sollevò gli occhi blu, il riccio si accorse che erano velati dalle lacrime.
Harry, allora, gli strinse istintivamente una mano e questo fece crollare definitivamente il suo vecchio compagno di band che scoppiò a piangere disperato.
Fortunatamente il bar era deserto e il proprietario troppo interessato ad una replica di partita in TV, così il riccio pagò il conto, prese Louis sottobraccio e lo condusse fuori.
Quando Harry gli fece capire di voler salire in casa con lui, Louis non rifiutò, così, dopo alcuni minuti, i due si ritrovarono nel suo piccolo bilocale.
Harry si guardò in giro con discrezione, ma il cuore gli fece un balzo nel petto nel momento in cui notò, su un basso tavolino di legno, una foto di loro due che si baciavano.
Era l'unica fotografia presente, ad eccezione di un piccolo ritratto di Jay, la madre di Louis, collocato vicino ad una striminzita pianta di ciclamino.
Il bilocale era davvero modesto, i mobili sembravano essere stati raffazzonati in qualche modo, ma era pulito e davvero ordinato, tutto in contrasto con quelle che erano state un tempo le case di Louis.
Quest'ultimo, nel frattempo, aveva smesso di piangere e, guardando Harry con un grande imbarazzo dipinto in volto, disse:
" Scusa per prima, non so cosa mi è successo, forse la stanchezza. Comunque non ti devi preoccupare per me, sto bene, me la cavo alla grande e non ho problemi "
Harry lo guardò scettico, scosse la testa e mormorò:
" Nessuno ti conosce meglio di me, Louis...stai mentendo...le cose ti vanno male, io voglio sapere il perché e non me ne andrò via finché non me l'avrai detto "
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Dieci anni dopo....
FanfictionPer un istante Niall si schiarì la voce, poi chiese a Harry: " Senti....mi ha contattato un paio d'ore fa Simon...Simon Cowell. Ha chiamato me perché sono l'unico che non l'ha mandato a cagare quando ci siamo sciolti..." " Cosa vuole?" lo interruppe...