Svolta.

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Mi reco al lavoro, sotto gli occhi indiscreti e sorpresi degli altri. Una semplice commessa di uno stupido negozio che va alle feste con i giocatori del Napoli. Non so se mi sentissi a disagio, o meno. Ma avevo altro a cui pensare. Federica, la mia collega, mi affianca mentre solo al piano di sopra.

:- Ho visto le foto.. ieri sei uscita con Dries.

:- Sono stata invitata ad una festa.

:- Wow, beata te. Come sono i giocatori?

:- Come li vedi nelle partite. E sono più socievoli.

:- E le compagne?

:- A parte qualcuna che crede di essere Miss Mondo, sono brave persone.

:- Ti stai legando a Dries, eh..

:- Non c'è niente fra noi.

:- Dicono tutti così.

:- Andiamo Fede, non sono così ingenua.

:- Cioè?

:- Non mi fidanzo con una persona in così poco tempo. Ho anche una bambina a cui pensare.

:- Se lo dici tu..

Scendiamo nuovamente al piano terra. Solito, Il solito Paolo anche oggi. Non lo sopporto già quasi più; questa storia di acconsentire a tutto ciò che dice mi sta letteralmente stancando. Si avvicina al bancone mentre io controllo dei registri.

:- Buongiorno.

:- Giorno.

:- Ti va di prendere un caffè?

Lo guardo stupita.

:- Sto lavorando.

Si avvicina il mio capo.

:- C'è qualche problema? Mi domanda, guardandomi dritto negli occhi.

:- Possiamo prenderci un caffè? Domanda Paolo.

Rispondo dicendo che sto lavorando, ma il boss sembra accettare la proposta del suo superiore.

Sbuffo. Ci rechiamo nel bar di fronte, sedendoci poi ai tavolini fuori.

:- Allora, che mi dici di te?

:- Niente di esaltante.

:- Suvvia, avrai qualcosa da dirmi. Ieri sei andata ad una festa, ho visto ..
:- Si.
:- Divertita?
:- Abbastanza dai.
:- Ho visto anche le foto di una bambina..
:- Mia figlia.
:- Non sapevo fossi mamma.
:- Si. Di Noemi.
:- È davvero stupenda, come la mamma.
:- Grazie. Dico, sorseggiando il caffè, cercando di deviare lo sguardo.
:- Guardami.
:- Cos..? Mi sorprende, questo tizio. E non nego mi intimorisse.
:- Sei la commessa più bella del negozio.
:- Grazie..
:- Hai tutto così in maniera perfetta.
Allude, squadrandomi.
Mi alzo, ringrazio, ma ora devo tornare al lavoro.
:- Io ritorno dentro. Grazie del caffè.
:- Un piacere. Risponde, con un sorriso malizioso.
Mi giro, sbuffo, e accelero il passo per tornare dentro.
Nel frattempo che controllo degli scatoloni, intravedo Yolanda.
Si avvicina, mi saluta.
:- Ciao, come stai?
Mi alzo in piedi, ricambio il saluto e rispondo. Chiacchieriamo amorevolmente, poi tocchiamo argomenti più interessanti.
:- Divertita ieri?
:- Molto, tu?
:- Anche io. Ma con Dries, ho notato un bel feeling. Domanda, con fare ammiccante.
:- Siamo solo amici.
:- Lo dissi anche io, con Pepe. Ora siamo sposati con cinque figli.
:- Voglio andarci piano.
:- Perché?
:- Perché è ancora tutto presto..
La tiro per un braccio, appartandoci nel reparto donne per continuare a conversare meglio. Lei riprende.
:- Perché dici ch'è presto?
:- Yolà, ma in fondo sarà mezzo mese che lo conosco.
:- Che centra. Si vede Che fra voi c'è feeling.
:- Non lo so. Non voglio star male per un altro ragazzo, ecco.. ho già una bambina poi.
:- Lo so, sei madre e non devi buttarti sul primo che capita. Però Dries non è come gli altri.. lo conosco.
:- Sarà.. staremo a vedere.
:- Dai dai, siete carini!
Le sorrido, imbarazzandomi.
:- Se diventi rossa un motivo ci sarà.. riprende, ridendo.
Non rispondo, ma si capisce che Dries non mi è più indifferente.
:- Provi qualcosa per lui?
:- Non lo so .. è un bravo ragazzo, però boh, mi sento molto frenata.
:- Capisco ... bah, sarà il tempo a chiarire tutto.
:- Sicuramente.
Decide di farsi un giro, io torno a lavorare.
Il cellulare vibra, era un messaggio di Dries. Ma non potevo rispondere ora, specie col capo che si aggirava nelle circostanze.
Cosicché Dries non smette di inviare, ancora, ancora.
Visualizzo dopo cinque minuti ottanta messaggi provenienti solo dalla sua chat.
:- Oi piccola, ho finito l'allenamento.
Rispondimi.
Ei tu.
Daiiii non evitarmi.
Sei arrabbiata con me, per caso?
Voglio una risposta.
Piccola ...
Sei mia..
Tutta mia.
Tutta per me.
:- Ciao Dries...
:- Finalmente.
:- Stavo lavorando, non potevo distrarmi.
:- Va bene, va bene. Ma non sviare ai miei messaggi...
:- Non so che dirti..
:- Cosa ne pensi..
:- Corri troppo..
:- Spero solo ti piacciano, almeno un po'...
:- Si, si che mi piacciono. Se soltanto tu mi dessi modo di crederci..
:- Farò del mio meglio, e lo sai.
:- ..che fai?
:- Sono in sede, pranziamo qui. Tu?
:- Tra un po' torno a casa, dalla mia bambina.
:- Bene bene. Novità dal lavoro?
:- Mi hanno costretto a prendere un caffè con Paolo, e mi ha detto che sono la commessa più bella..
:- Tu devi stargli lontana.
:- Capisci che non posso?
:- Devi staccarti da lui. Non ci riesco a pensare che un altro uomo ti stia affianco.
:- Non riesco a pensarlo neanche io. Non voglio lui.
:- Vuoi me?
:- Smettila.
:- C'ho provato. Comunque tranquilla, qualsiasi cosa succeda ci sono io.
:- Spero solo questa storia del acconsentire a tutto senza fiatare non sia esagerata..
:- Nicole, semmai succedesse qualcosa tu vieni a stare da me.
:- Spero non ce ne sia mai bisogno, Dri.
:- Tranquilla... ehm, che fai stasera?
:- Sto a casa, tu?
:- Come a casaaa! Ti va di uscire?
:- Ho la bambina.
:- La porti con te.
:- No dai, stasera salto.
:- Eddai...
:- Sto un po' con lei. Dopotutto è mia figlia.
:- Lo so, lo so. Però un po' insieme ..
:- Non lo so.
:- Se passo da te?
:- Boh..
:- Va beh, vedremo più tardi dai..
:- Ok. Ehm..oggi doppia seduta?
:- Si, uff.
:- Dai, ti fa bene.
:- Da quando ho te in testa non vedo l'ora finisca ogni seduta per vederti.
:- Dries.... Non farti grande con le parole, che arriva il momento di dimostrare.
:- Lo so.
:- Va beh... sai, oggi è passata Yolanda, abbiamo parlato un po' di te.
:- Cosa?
:- Dice che abbiamo un bel feeling, e che siamo carini.
:- Non ci voleva lei per dirlo.
:- Stupido.
:- Piccola.
:- ...
:- Ei, rispondimi.
Ei, tu.
Dico a te.
Nicole Valle.
La fidanzata di Dries Mertens.
:- Pazzo.
:- Mia.
:- Quanto ti piace esagerare con le parole?
:- Non esagero mai, sono giusto.
:- Voglio vedere se c'hai le palle di dimostrare tutto quello che dici.
:- Siiii. Cazzo ma non mi credi mai.
:- No.
:- Non siamo tutti uguali, te l'ho detto più volte.
:- Capisci che oltre me ho una bambina da tutelare, e a casa non faccio entrare il primo che passa. Lo capisci?
:- Si, ma sono giorni, settimane che parliamo. Credo tu stia capendo che con te non sto giocando..
:- Boh.
:- Va beh.. Vado a mangiare.. A dopo.
:- Ok, ciao.
..
Pov Dries.
Questa scommessa mi farà esaurire.
Un po'complicata la ragazza, però mi diverte l'idea di doverla farla cedere. Proprio perché non è come le altre che la cosa si fa interessante.
Contatto Claudio via sms, raccontando come procede tutto sommato.
Mi sembra soddisfatto, e quasi geloso, del mio legame con Nicole. Beh, lui mi ha messo nel casino. Ora deve solo aspettare io finisca.
In un mese, devo baciarla.. cercare di fidanzarsi, e portarmela a letto.
Un'impresa difficile, quasi più di Real Napoli in Champions League.
Ma ci provo. Dries Mertens non molla mai.
..
Sono sul social. Molti sono i commenti della foto con Dries, alcune fan page iniziano a domandarsi se fossi la sua ragazza. Una scrisse Beata lei.
Mi scappa una risata.
Non lo so, questa storia così strana, assurda. Io e Dries. Io, Dries e Noemi.
Io, Dries, Noemi, Roberta e Dennis.
Assurdo solo a dirlo.
Guardavo la foto, notavo quel sorriso che, non mi lascia indifferente. Inutile nascondere, ma Dries non era più qualcosa così. Prometteva amore, fedeltà. Voleva quel bacio che tenta in tutti i modi di rubarsi. Mi abbracciava e mi stringeva a se come fossi l'unica cosa rimasta.
Non erano cose da poco.
A me poi piace sognare: sono la tipica ragazza romantica con la testa tra le nuvole. Che impazzisce per un abbraccio. Per uno sguardo.
Per una stretta di mano anche innocente.
Dries stava facendo colpo su di me.
La mente diceva no, andarci piano. Ma ogni volta che si avvicinava il cuore iniziava a battere forte.
Non riuscivo a confidare questo sentimento con nessuno. Quasi me ne ne vergognassi. E non so neanche il perché. Con lui poi mi sentivo frenata, gli davo così tante volte contro che dirgli una cosa simile sembra una presa in giro.
A risvegliarmi dal mondo dei sogni, è un messaggio su IG di Paolo. O cazzo.
:- Ciao bella.
:- Salve.
:- Come va?
:- Bene, grazie.
:- Comunque mi è piaciuto prendere un caffè con te. Domani sarà la stessa cosa.
:- Domani non lavoro.
:- Perché?
:- Giorno libero.
:- A maggior ragione, possiamo conoscerci meglio.
:- Non lo so.. Ho già un impegno.
:- Con un altro?
:- Forse. Ma non solo.
:- Quanta gente frequenti?
:- Prima cosa, Non sono fatti suoi. Seconda, sto con chi voglio io.
:- Io lavoro per una grande azienda. Potresti far carriera li.. Non rovinare tutto.
:- Cioè?
:- Arrivaci da sola.
:- Cosa stai cercando di dirmi?
:- Niente, niente. Buon pomeriggio.
:- Ciao.
Quest'uomo è pazzo. Malato, maniaco.
A costo di essere licenziata, ma quest'uomo inizia a spaventarmi. Mi sentivo agitata, Paolo non è il classico uomo che accetta i no come risposta. Io non ero pronta e Non volevo niente con lui. Già non riuscivo a legare con Dries...
Fortunatamente, poco dopo mi contatta Yolanda, ci saremmo viste per un caffè in un bar del centro.
Mi preparo, preparo anche la bambina.
Una bella foto prima di uscire.
NicoleValle: Prontissima. #Noemi. #Amoremiograndissimo.
Pronti altri commenti, di altre del mondo Napoli.

Resta ancora un po'. ||Dries Mertens||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora