Instagram.

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Mattina. Oggi si torna al lavoro e alla solita vita. Noemi dalla mia vicina Patrizia, io pronta per una nuova giornata. Mi sento molto ottimista e non so il perché. Forse perché sono stata in grado di cacciare Dries dalla mia casa, segno di una forza interiore. O forse mi sto autoconvincendo che lui per me non è niente. O qualcosa simile.
Decido di prendermi un cornetto al bar di fronte Modanapoli, incontrando Federica, la mia collega di cui sono ancora tutor. Approfittiamo per scambiare due chiacchiere.
:- Com'è andata l'altra sera?
:- Tutto bene. Tu perché non c'eri?
:- Imprevisto.
:- Qualcosa di grave?
:- Mestruazioni time. Mi sentivo a pezzi.
:- Ahahaha, ti capisco.
:- Ho sentito che c'era anche Dries..
:- Casualmente.
:- Vi siete parlati?
:- Non molto.
Fede è l'unica che sa davvero tutto. Mi fido di lei.
:- Non lo perdonerai?
:- Penso proprio di no.
..
2 ore fa.
Pov Federica.
Instagram : Dries Mertens ti ha inviato un messaggio".
Il calciatore del Napoli che mi scrive. Che cos'è questo scherzo? Non voglio leggere perché ha fatto soffrire la mia amica, ma la curiosità è troppa.
:- Ciao Federica, sono Dries Mertens. É il mio profilo ufficiale.
:- ..Ciao Dries.. Perché mi hai scritto? È uno scherzo come alla mia amica?
:- No, no. Basta scherzi. Ti devo parlare ma non devi dire nulla a Nicole.
:- Parlare di cosa?
:- Di lei..
:- Non ho niente da dirti.
:- Senti, io devo riconquistarla. Ho bisogno del tuo aiuto.
:- Cosa vuoi da me?
:- State parlando ora?
:- Ma no, ci vediamo fra un po' al lavoro.
:- Quindi lavorate di mattina?
:- Doppio turno oggi.
:- Anche lei?
:- Il pomeriggio deve andare in ospedale per Noemi..
:- Sta di nuovo male?!
:- Visite di controllo. Comunque ti ho detto troppo, basta così.
:- Ma che basta così. Mi devi fare un favore.
:- Non vedo perché.
:- Perché lo sai benissimo che lei ci tiene ancora a me, Così come io per lei.
:- Che ti serve?..
:- Mi serve solo che la distrai per un'oretta. Alle undici le porterò dei fiori ma non voglio che mi veda.
:- Se hai I coglioni entri tu nel locale e tu glieli consegni.
:- Dici che devo fare così?
:- Io così farei.
:- Forse hai ragione. Stai andando al lavoro?
:- Si, e ora vado al bar e lei è lì. Non scrivermi. Evitiamo casini.
:- Va bene, grazie mille.
:- Prego.
...
Entriamo al negozio. Oggi porterò Noemi in ospedale per ulteriori accertamenti. Speriamo fili tutto liscio. Varchiamo la porta e ci sono un mucchio di scatoloni da aprire e sistemare, le nuove collezioni sono arrivate. Io e fede ci dedichiamo subito al reparto donne, che vedano le altre per i maschi. Il capo ha posato i panni della quarantenne scatenata e indossa quelli del boss autoritario nel negozio. Basta saperlo prendere per avere un dialogo, anche se, come tutti i boss, sa rompere il cazzo.
:- Cosa fai sabato? Mi domanda Federica.
:- Ehm, non so. Tu?
:- Nulla. Ti va se la sera andiamo a mangiare una pizza?
:- Ma si, è un'ottima idea!
:- Perfetto, così lo dico a...
:- A chi?
:- Al proprietario della pizzeria 50kalò, lo conosco bene, ci riserverá il miglior tavolo!
:- Ahahah, perfetto!
...
Oggi Federica mi sembra strana, sembra scendere dalle nuvole. Bah. Le mestruazioni evidentemente le faranno questo effetto. Gli scatoloni sembrano non terminare mai, ogni volta ne sbuca uno che non avevo visto. La nuova collezione è molto bella. Ma costosa, come sempre. Speriamo che arrivano dei regalini anche per noi in omaggio. Mi merito uno scatolone grande grande grande!
Verso le undici vado a prendere un caffè alla macchinetta. Un euro alquanto sprecato visto che il caffè sembra acqua sporca, ma almeno è abbastanza forte da tenermi iperattiva. La giornata è lunga e ho bisogno di energie per portarla a termine.
Sento starnazzare quasi dalla sala principale. Non volevo andarci, perché immagino già sia un calciatore e non voglio avere più niente a che fare con quel mondo.
Dal corridoio, una mia collega mi fa segno di andare.
:- È importante, vieni.
:- Sto bevendo il caffè.
:- Chiedono di te.
Resto ancora lì, Ferma, a pensare quanto poteva valerne la pena andare. Ma chiedono di me, devo andare per forza. Getto il caffè nella spazzatura, e procedo con passo abbastanza spedito. Sono più di venti calciatori, non è detto sia lui!
Me se pensate davvero che sia un Ghoulam, un Milik o chi volete voi, vi sbagliate di grosso. Dries Mertens, da solo, con un mazzo di rose in mano. So quanto costa ad un calciatore esporsi così tanto, le voci di gossip corrono. Le colleghe mi avevano spianato la strada, quasi se ogni passo fosse un avvicinamento ad un fatidico altare.
Dries era lì, fermo, che mi guardava negli occhi. Gli occhi di chi davvero vuole chiedere scusa, ma anche gli occhi di chi ti ha guardato,spogliato,e illuso solo per una scommessa. La classica questione di sguardi ora non è un concetto applicabile, gli occhi sanno giocare brutti scherzi.
Il boss guarda la scena molto sorpresa, ma non vuole che ciò rallenti il da fare. Annuncia a gran voce.
:- Tornate tutti a lavorare, voi allontanatevi da qui. Lasciate i due ragazzi da soli.
Alcuni si allontanano, ma gli occhi di tutti sono sempre pronti a spiare. Ed è vero, avrei spiato anche io allo stesso modo. Sono la persona più ficcanaso del mondo, e ne faccio un vanto.
:- A cosa devo l'onore di questa visita?
:- Non esser così apatica, togli questa maschera.
:- Che vuoi dries, devo lavorare, non mi danno soldi per tirare calci ad un pallone come fai te.
:- Questi sono per te.
:- Grazie, ma non c'era bisogno.
:- Invece si, è da tempo che non ci sentiamo..come stai?
:- Molto bene.
:- Non dire cazzate.
:- Ti sto dimenticando.
:- No che non lo stai facendo.
:- Sei qui da dieci minuti e già mi hai rotto. Ti ringrazio dei fiori, li prendo per non farti fare brutta figura, ma te ne puoi andare.
:- Davvero non ti manco? Non ti ha fatto piacere questo?
:- No dries, non mi interessa niente di ciò che fai.
:- Non puoi buttare ciò ch'è stato di noi così.
:- Tu hai mandato tutto all'aria, la colpa è solamente tua.
:- Purtroppo hai ragione ma io voglio rimediare.
:- Senti, io devo lavorare. Vattene.
:- No.
:- Non costringermi a prenderti a ceffoni,di nuovo.
:- Sbloccami dai social, intanto.
:- Esci da questo negozio.
:- Mi voglio comprare qualcosa.
:- No tu ora te ne vai.
Sentendo un tono leggermente alto, il boss torna.
:- Che sta succedendo?
:- Mi impedisce di comprare dei vestiti. Risponde Dries, guardandomi negli occhi.
:- Nicole, i vostri problemi restano fuori. Federica, vieni, accompagna Dries nel reparto maschile.
La ragazza ci raggiunge con uno sguardo un po'intimidito. Avrei veramente preso a schiaffi Dries, ma dovevo contenermi,di nuovo.
Torni dietro al bancone, fingendo un falso sorriso. La verità è che ero stanca, di tutta questa stupida situazione irrisolvibile.
..
Pov Dries.
:- Bell'idea è stata, devo dire.
:- Oh ma tu che vuoi da me, se hai fatto questo casino la colpa è tua.
:- Tu devi aiutarmi.
:- Ma come..
:- Devi aiutarmi in ogni modo possibile.
:- Non lo so, intanto  compra qualcosa,  poi  ne parliamo. 
Torno al bancone con una maglia, a caso.
:- Da quando indossi il giallo. Mi dice, e in effetti è vero, è un colore che non ho mai provato.
:- L'esperta di look sei tu, dovresti darmi una mano..
:- Fattelo dare da quella che stavi per scop**ti l'altra volta. Nicole, eh?
:- Te lo ricordi anche tu com'è finita quella serata.
:- Si, e non mi riguarda più.
:- Intanto mi hai portato a casa tua.
:- Solo per non lasciarti a marcire alla Riva Club, ma ora che ci penso dovevo farmi i cazzi miei.
:- No, ti ringrazio per ciò che hai fatto.
:- Paga e vattene.
Le do la carta di credito, inserisco i dati e imbusta la maglia.
:- Ti va di vederci oggi?
:- Ho da fare, e poi no.
:- Cosa devi fare?
:- Fatti gli affari tuoi.
:- Dai, Sbloccami su quel dannato telefono e iniziamo a parlare... Ti rispondo subito, non visualizzerò!
:- Non ti sblocco, non ti voglio parlare. Per me è una storia chiusa.
:- Non è vero.
Pago, poi sono costretto ad andare. Che tristezza. Che nostalgia.
Devo contattare Federica, non ho altre possibilità di riuscire. Verso le sei le scrivo.
:- Non ho altri modi per contattarti.
:- Ciao Dries.
:- Come sta Nicole?
:- Non lo so.
:- È in ospedale?
:- Penso di si.
:- Se sai qualcosa fammi sapere.
:- Non vedo perché.
:- Ma se lo sai..
:- Chissà quanto stai ancora mentendo.
:- No, non stavolta.
:- Ma che senso ha avuto tutto questo?
:- Non lo so, non mi chiedere perché l'ho fatto.
:- Sei stato uno stupido.
:- Lo so.. però posso rimediare.
:- Non ci giurerei.
:- Si invece. Cosa farà stasera?
:- Non lo so.
:- Chiediglielo.
:- Se sta in ospedale!
:- Ah già. Dopo parlale di me, fammi sapere.
:- Ma perché mi metti in mezzo a queste cose..
:- Perché solo tu puoi aiutarmi..
:- Mi sento importante ahahah.
:- Lo sei sicuramente per qualcuno.
:- Quanto credi nell'amore?
:- Non c'ho mai creduto.. fin quando non ho capito di provare qualcosa per lei.
:- Ti assumeresti anche la responsabilità di una bambina?
:- Se sapessi che la renderebbe felice, si.
:- Wow...
:- Convicila a sbloccarmi sui social, per favore.
:- Ma non so che dirle.
:- Qualsiasi cosa.
:- Non è facile.
:- Dai Fede, su!
:- Ti darò una mano.
:- Ti ringrazio.
:- Ma mi devi un favore.
:- Se riuscirò a tornare con Nicole, si.
..
Anche questa volta è andata bene. Noemi si sta riprendendo, la nuova terapia fa effetto e io mi sento sollevata. Torno a casa stanca morta, la giornata è stata lunga e complessa.
Messaggio con Federica, che voleva sapere della visita.
:- Tutto bene, grazie. La terapia è efficace.
:- Menomale dai. Tra un po' compie cinque mesi.
:- Eh si, come sta passando il tempo ..
:- Che fai ora?
:- Divano, tu?
:- Anche. Come stai...?
:- A cosa ti riferisci?
:- Lo sai.
:- Bene.
:- Ti ha sorpreso stamattina?
:- Un po' si.. ma non è cambiato nulla.
:- Come fai a dirlo?
:- Sono certa di ciò che dico.
:- Non si era mai esposto così tanto..
:- Fede, due rose non mi faranno mai passare ciò ch'è stato in grado di fare.
:- Dagli una chance.
:- Perché mai.
:- Lo sai anche tu che lo ami ancora.
:- Non penso proprio.
:- Si.
:- Chi te lo dice?!
:- Non puoi non provare più niente per lui. Se così fosse, non l'avresti soccorso l'altra sera.
:- Da quando si scambia la cortesia con l'amore?
:- Da quando so che tu ci tieni ancora.
:- Come sia sia, ora ci siamo lasciati. È finita.
:- Se tornasse..?
:- Non torna. È tutta scena questa.
:- Non penso di aver visto un ragazzo calciatore portare rose alla sua ragazza nel negozio. E poi le storie, le vedi?
:- No.
:- Sbloccalo.
:- Si deve fare i fatti miei?
:- Sei testarda.
:- Probabile.
:- Almeno Sbloccalo su Instagram.
:- Ma per fare che, guardare le storie depresse e FINTE che mette?
:- Sei l'unica donna che non cede a Dries.
:- No, cara. Io ho ceduto fin troppo. È lui che non ha saputo trattarmi come meritavo.
:- Fin troppo..?
:- Troppo.
:- E se ci pensi non hai un vuoto dentro? Con lui hai provato di nuovo bellissime emozioni, perché reagire così.
:- Ma stai scherzando?
:- Ní, tutti commettiamo errori nella vita. L'importante è accorgersene in tempo.
:- È troppo tardi.
.....
Pov Dries.
:- Non penso tu abbia chance.
:- Perché Fede, che ti ha detto???
:- Ch'è troppo tardi e non ti ama più.
:- Ah..solito copione.
:- Sei così sicuro di te stesso?
:- Sono sicuro che lei mi ama ancora.
:- Come fai ad esserlo?
:- Oggi mi ha guardato con il sguardo di sempre.
:- Conosci anche gli sguardi..
:- Non era uno sguardo d'odio. Certo, era nervosa, ma non mi odia.
:- Sarà. Comunque Noemi tra qualche giorno compie cinque mesi.
:- Quando??
:- Non so, inizio mese prossimo.
:- Ah bene bene. Altre notizie? Come sta?
:- Lei bene e la figlia pure.
:- Almeno.
:- Posso chiederti una cosa?
:- Dimmi.
:- Lei mi ha detto che con te ha superato un grande limite..
:- Si.
:- È quello che penso io?
:- Già.
:- Ma non ti vergogni ad aver fatto ciò che hai fatto?
:- Un po'..
:- Ora cosa intendi fare?
:- Farmi sbloccare dai social, cercare di incontrarla più spesso.. non posso fare altro.
:- Ma perché hai acconsentito?
:- Non pensavo sarebbe finita così.
:- Non so cosa tu possa fare per riprendertela.
:- Neanche io..ma fammi sbloccare!!!!!
:- Non vuole!
:- Convincila.
:- Non vuole sbloccarti.
..
:- Dries ha messo una storia.
:- Che altra cazzata è?
:- Una frase in olandese, tedesco, non so cosa sia.
:- L'hai tradotta?
:- "Sono innamorato perso di te".
:-...:(...
:- Ti dispiace?
:- Ovvio, non può non suscitarmi niente, lui..
:- E allora perché ti comporti così?
:- Come faccio a credergli dopo tutto questo? Sarebbe come consegnare l'anima al diavolo.
:- È innamorato perso di te.
:- Eh.
:- E lo sei anche tu.
:- Può darsi, ma non credo.
:- Come no!
:- Ne parliamo domani a lavoro. Buonanotte Fede.
:- A domaniii.
...
Pov Dries.
:- Hai fatto centro!
:- Dici?
:- Si.
:- Ti ha detto che mi ama?
:- No, ma si è capito che ci tiene ancora a te.
:- Che bello.
:- Cosa pensi di fare ora?
:- Continuare a venire in negozio..
:- Domani?
:- Spero.
:- Sabato sera andiamo da 50kaló.
:- Perfetto.
:- Non so se tornerete insieme...
:- Non mettermi l'ansia.
:- Lo dico per te.
:- Non preoccuparti. Se dovesse finire male, me ne farò una ragione.
:- Così sciolto la prendi?
:- .. non dopo non aver bevuto fino allo svenimento in un bar.
:- Ah ecco.
:- È andata a dormire?
:- Si.
:- Va bene. Domani che turni avete?
:- Mattina.
:- E basta?
:- Si.
:- Non a caso ho il pomeriggio libero.
:- Che coincidenza.
:- Si...vado anche io.. buonanotte.
:- Ciao Dries.

Resta ancora un po'. ||Dries Mertens||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora